30 marzo 2012

La Bomba del TPL in Campania

C'è una bomba che sta per saltare in aria in Campania: la bomba del TPL.
Un ordigno confezionato in anni di cattiva gestione ed innescato dall'incapacità di questa Giunta Regionale capitanata da Vetrella e Polese.
Ho letto questo post molto bello di Daniele Puglia sul TPL in Campania dal titolo azzeccatissimo.
Da qui qualche riflessione per capire se il problema, serio, può essere liquidato con la solita canzoncina che la Giunta Caldoro dal 2010 ci sta cantando: "non ci sono soldi causa i tagli ai trasferimenti statali".
O se ci possiamo accontentare delle parole di Vetrella che dopo mesi di silenzio ha pubblicato un articolo che sostanzialmente ci dice che invece i soldi ci sono ma vengono divorati dai troppi debiti.
Sulla questione spero di poter essere oggettivo. Sono un pendolare (faccio outing!) e da 7 mesi a questa parte ho le gonadi in vorticoso movimento rotatorio.
Partiamo.


Tutto ha inizio con l'ineffabile Vetrella che annuncia un mega buco di bilancio di Sepsa, MetrocampaniaNE e Circumvesuviana. Tutta colpa della gestione precedente. Adesso cambia la musica, parola d'ordine: risparmiare.
Come? Idea! Accorpiamo le tre sorelle del "ferro" in una sola azienda: EAV-FERRO (uà, mi pare JeegRobot!!).
Ok, capisco, in effetti in questo modo alcune diseconomia verrebbero annullate.
Prima però ecco il solito valzer di nomine secondo il collaudato metodo dello spoil-system. Chi sale e chi scende. Maestro d'orchestra il Prof. Nello Polese. Cambio degli Amministratori Unici con nomi nuovi.
Ma attenzione! Sempre gli stessi manager! Chi ha fiutato prima il "wind of change" sale, gli altri scendono di un gradino. Ma tutti ancora in pista, puntellati dai Sindacati che in tutti questi anni di mala gestione non hanno denunciato nulla, indaffarati com'erano a gestire assunzioni, parametri, concorsi interni e altre meschinità di piccolo cabotaggio.
Il caro Vetrella dopo aver sventolato quasi inorridito il passivo di 500 milioni di euro (cinquecentomilionidieuro) del Gruppo EAV, si guardato bene dall'indicare nel management delle 3 sorelle l'artefice del mega-buco.
Tutti confermati, magari riallocati, spostati, rigenerati e ovviamente tutti con lo stipendio da "manager".
Quindi, ricapitolando, abbiamo un passivo di 500 milioni di euro ma nessun responsabile.

Ma mica finisce qui!?
Sempre il nostro Vetrella porta in consiglio regionale una legge che sancisce i subappalti nel TPL a soggetti privati.
Possiamo stare qui a discutere quanto volete di quanto bene possa fare la concorrenza, che così si riesce a risparmiare e bla, bla,bla.
A me questa legge suona come il Requiem al TPL in Campania eseguito dalla Giunta Caldoro.

Siamo passati a velocità supersonica dalla "Grandeur di Cascetta" alla "Arrangiatevi di Vetrella"
Gli effetti di questa politica di indifferenza sul TPL da parte dell'attuale Giunta sono sotto gli occhi di tutti i pendolari della Regione Campania.
La fusione EAV-Ferro che secondo Polese dovrebbe essere la panacea di tutti i mali doveva partire dal 1 Gennaio 2012. Ad oggi tutto tace.
Circumvesuviana, Sepsa, EAV Bus e MCNE non hanno più un soldo e tanto meno credito verso i fornitori per poter effettuare le manutenzioni necessarie a garantire la continuità del servizio nonché la sua sicurezza.
E' un disastro. Credetemi, è un disastro.

Il TPL in Campania deve avere la stessa attenzione, centralità e trattamento che la Sanità ha avuto dalla Giunta Caldoro.
Con anche le stesse strategie e metriche di valutazione del management.
(siamo tutti bravi a gestire un'azienda pubblica in tempi di vacche grasse ma è quando le risorse scarseggiano che si vede il valore e la bravura di un manager).

In ultimo, lasciatemelo dire, dopo due anni di gestione (anzi di non-gestione) e con la mega-fusione EAV-FERRO ancora in alto mare (e che forse mai approderà ad un punto), con il servizio pubblico di trasporto allo sfascio e i cittadini sfiniti, direi che è giunto il momento di chiedere all'assessore Vetrella e al professor Polese un passo indietro.

1 commento:

  1. piné, siamo morti già da tempo. Portiamo a fondo con noi aziende che hanno lavorato per decenni nell'indotto in tutta onestà e produttività. E ci pregiamo di avere poltronisti che chiamare 'manager' é molto azzardato, fomentanti portaborse e clientelismo. Amma murì. mommò.

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