29 giugno 2012

Rca e i farabutti napoletani

Ieri è stata presentata la convenzione stipulata tra il Comune di Napoli ed una società assicuratrice per abbassare le tariffe assicurative agli automobilisti napoletani.
Alcune considerazioni:


- Premettendo che questi aumenti tariffari sulla RCA (che è obbligatoria!!) su base territoriale sono per definizione anticostituzionali, bisogna dare atto alla giunta napoletana di aver preso a cuore un problema che a livello parlamentare (tranne alcuni casi sporadici) sembra non fregare a nessuno.

- Detto questo, francamente questa convenzione è un fiacco palliativo. Perché? Perché se leggete bene l'accordo si parla di "automobilisti virtuosi". Cioè? Cioè automobilisti senza sinistri. Bene, bravi. E chi ha avuto la sventura di essersi procurato un sinistro?

- Questa convenzione prevede come requisito di accesso il non aver alcun sinistro da 5 anni. Ma non finisce qui. Per avere questo benedetto sconto è necessario installare sul veicolo la "scatola nera", come dire: "Ok, non hai sinistri da 5 anni, però sei sempre un napoletano, e io per non farmi fregare ti traccio".
Parliamoci chiaro, questa "scatola nera" è una limitazione alla propria libertà!

- Domanda: mettiamo che quest'anno usufruisco di questo sconto. Nell'anno mi capita di finire con la mia auto nello sportello di un altro automobilista (perché può accadere e la RCA serve proprio a questo). Cosa succede?
Succede che il mio attestato di rischio si macchia (panico!) e divento agli occhi delle compagnie assicuratrici un lurido farabutto imbroglione.
L'anno successivo avrò non solo aumenti paurosi, ma anche difficoltà a trovare compagnie disposte ad assicurarmi (sempre perché napoletano...)

- Dal punto precedente scaturisce un'altra considerazione. E' ormai diffusa dalle nostre parti la pratica in caso di sinistro di non comunicare nulla alle rispettive assicurazioni ma di cercare un accordo "extra-assicurativo".
L'ormai classico "Non facciamo la lettera, cerchiamo un accordo". Il motivo? Sempre il terrore di avere un sinistro sull'attestato di rischio che significherebbe pagare a Napoli cifre fuori la grazia di Dio.
Quindi accade che a Napoli paghiamo un premio per la RCA in quanto obbligatoria, ma se ci accade un sinistro non usufruiamo della copertura assicurativa per non dover poi vedere aumentare il premio.
Care compagnie assicurative, rendetevi conto che a questo punto la RCA è diventata un "pizzo"!

- Altra anomalia per gli automobilisti napoletani. Se ti assicuri con il sistema "Bonus/Malus" e nell'anno non hai dichiarato alcun sinistro, per magia la tua polizza aumenta sempre (mistero...).

- Quindi, questa convenzione è sicuramente un piccolo passo, ma francamente non risolve il problema e come sempre si ha l'impressione di assistere all'ennesimo spettacolo populista e mediatico di Giggino I Re di Napoli.

- E veniamo al punto nodale. Le società assicuratrici partono dall'assunto che se un automobilista è napoletano (sic!) e dichiara un sinistro, sicuramente si tratta di una truffa.
Questa atteggiamento è anticostituzionale e solo una classe politica mediocre se non collusa con questo sistema, può consentire il perpetrarsi di una palese discriminazione verso onesti cittadini italiani.



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