10 dicembre 2012

Il Ritorno dei Morti Viventi

Se la notizia dell'ormai certa ricandidatura di Silvio Berlusconi alle prossime elezioni politiche la leggi come l'ennesima dimostrazione di folklore italiano, ci puoi anche fare due risate su.
Così come la stampa estera che si sta sganasciando dalle risate. Ma quello non dovrebbe interessarci. Si facessero i cazzi loro che qua tutti abbiamo le nostre magagne.
L'errore però è di considerare il ritorno di Berlusconi come un reflusso gastrico (di cui in queste settimane il sottoscritto è vittima e che sta cercando di combattere a botta di Gaviscon).
No, se la analizziamo bene, questa cosa non è un fastidio temporaneo, una boutade da commentare con sarcasmo e superiorità.
Qua la cosa è seria. Il signor Silvio Berlusconi non è un fesso. E' dal 1994 che non lo è. E quando 18 anni fa decise di entrare in politica lo fece sulla scorta di attenti sondaggi e analisi.
Sapete cosa significa allora? Significa che anche questa volta Silvio prenderà vagonate di voti.
Come da chi? Ma dai Morti Viventi!
I Morti Viventi sono tra noi. Voi non lo sapete. Non ve lo diranno mai di esserlo. Ma accanto a voi, al bar, vicino casa, nella metro, in fila alla posta c'è un Morto Vivente che aspetta solo il segreto dell'urna per poter votare il suo Grande Capo. Non è facile distinguerli.
Sono Morti Viventi quelli che attendono speranzosi un nuovo condono edilizio, un nuovo condono o scudo fiscale. Sono quelli che pensano che evadere le tasse sia giusto e non deprecabile. Sono quelli che la Mafia e la Camorra non esistono, anzi sono opportunità imprenditoriali. Sono i sostenitori del federalismo per il nord e del clientelismo al sud.
Però questi Morti Viventi hanno un punto debole per essere riconosciuti.
Basta dirgli "Presidente siamo con teeee" e loro per riflesso pavloviano ti risponderanno "Meno male che Silvio c'è!!"



3 commenti: