19 febbraio 2013

Eravamo lì. In fila.

Poi alle volte ho come l'impressione che la colpa è della mia generazione. Quelli nati tra il 1970 e il 1980. Quelli che oggi dovrebbero gravitare intorno ai 40 anni. Quelli che oggi dovrebbero avere un ruolo attivo nella costruzione del futuro di questo paese.
Ci siamo fatti fare fessi. Rubare il nostro turno. Eravamo lì. In fila. Toccava a noi.
Qualcuno ha picchiettato con le dita sulle nostre spalle.
Noi, ingenui, ci siamo voltati dietro. Chi è?. Nessuno.
Quando poi ci siamo rigirati davanti, avevamo perso il turno. Quelli che stavano davanti a noi ci avevano fatto fessi. Approfittando della nostra buona fede, si erano rimessi in fila per un altro giro e adesso erano nuovamente davanti a noi.
Ci hanno fatto fessi quando la mia generazione continuava fieramente a dire che la politica era una cosa sporca e che non ci interessava; quando ci siamo fatti abbuffare di THC, Skunk, anfetamine, alcol e altre merdate assunte al solo scopo di intorpidire la mente; quando ci hanno raccontato che prima o poi sarebbe toccata anche a noi e li abbiamo pure votati, poi noi sempre in fila e loro sempre al loro posto.
Ci hanno fatto fessi i nostri genitori, quelli che dovevano cambiare il mondo nel '68, quando ci hanno eccessivamente protetti dalla vita fino a rinnegare i loro principi pur di evitarci sofferenze; quando ci hanno parcheggiato nelle università con la promessa di un lavoro e poi ci siamo ritrovati con i contratti interinali e un futuro tutto da inventare; quando ci siamo convinti che la nostra vita doveva attendere tempi migliori per avere una casa nostra, una famiglia, dei figli.
Qualcuno continua a picchiettare con le dita sulle nostre spalle.
Adesso è arrivato il momento di non girarci. Mai più. E' il nostro turno. Tocca a noi.
E se saltiamo anche questo turno, meglio uscire dalla fila. Dietro di noi c'è già chi preme per il proprio turno.

0 commenti:

Posta un commento