3 aprile 2013

'O sparagno nun è maje guadagno

Mentre noi qui ci stiamo scannando sui centesimi, dall'altra parte dell'Oceano Atlantico il tema di discussione è il seguente:

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Schuman sostiene una posizione dichiaratamente minoritaria: bisognerebbe aumentare ulteriormente gli stipendi dei parlamentari. Schuman spiega che i politici che fanno il loro mestiere seriamente sono oberati di lavoro, molti di loro si candidano pur non avendo idea di cosa li aspetti, e una volta eletti sono circondati da personale inesperto e non abbastanza qualificato in un ambiente avvelenato, continuamente sotto pressione. Senza contare che così facendo le persone più capaci e talentuose sono attratte dai molti altri lavori più appaganti e meglio remunerati. La maggior parte dei parlamentari finisce così per fare poco, nel migliore dei casi; per fare gli interessi delle lobby e delle corporazioni, nel peggiore. A fare le spese di questa situazione, secondo Schuman, prima ancora dei politici, sono gli americani stessi. «Otteniamo in relazione a quello che paghiamo, e non c’è dubbio che non stiamo pagando abbastanza per far sì che siano i migliori a ricoprire quel lavoro».
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«Se vogliamo che i nostri rappresentanti lavorino per noi, dobbiamo pagarli a sufficienza perché siano concentrati sui problemi delle persone e non su altro. Dovremmo assicurarci che abbiano assistenti sufficientemente competenti ed esperti per fare le loro ricerche e tirare le loro conclusioni. Al momento non stiamo pagando per avere un lavoro di qualità, e si vede».

(via Il Post)




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