2 luglio 2013

San Caldoro e il Beato Vetrella

C'è un fantasma che si aggira per la Campania. Il fantasma di Stefano Caldoro.
I più fortunati lo hanno visto aggirarsi di notte nelle stanze della sede in Via Santa Lucia con una calcolatrice in mano e il patto di stabilità tatuato sul petto a sangue.
Altri, invocano disperatamente la sua apparizione alle fermate dei mezzi pubblici.
Pare che i pendolari stiano organizzando dei gruppi di preghiera ad hoc per invocare il suo avvento e chiedere lumi sul destino del TPL in Campania.

Alcuni cittadini dell'area vesuviana hanno testimoniato di averlo visto camminare sui binari della Circumvesuviana con in mano un cartello recante la scritta "Vendesi". I testimoni giurano di aver avvertito nell'aria un fortissimo odore di garofano rosso.

Gli abitanti della provincia a nord di Napoli, hanno dichiarato di aver visto con i propri occhi Caldoro apparire dal nulla accompagnato dal Beato Vetrella, portarsi sui binari della MCNE e, con la sola imposizione delle tre dita della mano destra, fermare gli unici due treni in dotazioni .

Un utente della linea Cumana-Circumflegrea ha giurato di aver intravisto, dopo ben due ore di attesa sotto il sole, la sagoma di Caldoro apparire sul muro della stazione di Montesanto che esortava gli astanti, muovendo indice e medio della mano destra a mo' di passo di gambe, a trovare più sicure alternative per tornare a casa.

Considerando che i pendolari della regione Campania non sanno più a che Santo votarsi, si è deciso di comune accordo e considerando i fatti prodigiosi accaduti in questi mesi, di inoltrare al Sant'Uffizio la pratica di santità per San Caldoro e il Beato Vetrella.
La speranza è che una volta santificati, li si possa riprodurre in santa effige e riporli in apposita teca con tutti gli onori degli altari. Fermi, immobili.
Aspettando che vengano tempi migliori per il vituperato trasporto pubblico campano.
Amen.

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