17 novembre 2013

Leggi l'Espresso e poi muori


Guardi la copertina dell'Espresso in edicola.Sfondo nero, scritta cubitale in bianco. "Bevi Napoli e poi Muori". Argh!!! PorcoBueMaledetto, pensi. Cosa avranno mai scoperto? Amore, da domani la doccia ce la facciamo con le bottiglie di acqua Lete! I denti ce li laviamo con l'Evian e il bidet lo riempiamo di Levissima. Intanto io leggo l'articolo:
Ma ci sono minacce anche negli acquedotti cittadini: esce acqua pericolosa dal 57 per cento dei rubinetti esaminati nel centro di Napoli e dal 16 per cento a Bagnoli. Come è possibile che pure la rete idrica pubblica sia inquinata? Gli americani esaminano le 14 sorgenti che alimentano le città, tutte in ottime condizioni. Le tubature però sono vecchie, con manutenzione e controlli carenti. E scoprono che l’acqua dei pozzi clandestini riesce a entrare nelle condotte urbane, soprattutto in provincia: c’è “un’altaincidenza di pozzi privati senza autorizzazione connessi ad acquedotti”, con “una scarsa prevenzione per evitare il riflusso”.
Tutto l'articolo è un continuo di allarmi e smentite. "Esce acqua pericolsa" significa con sostanze non gradite ai parametri USA ma nella norma europea.
Alla fine si scopre che tutto lo studio eseguito 4 anni fa dagli americani non ha prodotto nulla di nuovo. Che il metodo utilizzato è basato molto sulla "vanvera" e che alla fine a Gricignano gli americani ci sono, vivono (e lottano insieme a noi?).
Che l'acqua dei rubinetti a Napoli è buona, meno quella prelevata dai pozzi di irrigazione privati (che notoriamente attingono alla falda acquifera di superficie). Che le nostre verdure sono ottime e gli americani le hanno fatte analizzare in Germania (sic!). Che la qualità dell'aria è generalmente buona.
In sintesi lo "scoop" dell'Espresso è un esempio gigante di giornalismo pessimo se non in cattiva fede.
Un maldestro tentativo di legare uno studio ambientale senza alcuna novità con il movimento della Terra dei Fuochi portando l'attenzione sull'acqua pubblica di Napoli
Un titolo da apocalisse. Poi ti ritrovi con un topolino partorito da una montagna. Montagna che puzza un poco di premeditazione e che potrebbe essere una testa di ponte per chi vorrebbe tanto mettere le mani sull'unico acquedotto di una grande metropoli non ancora privatizzato.
Gli americani la nostra acqua la bevono, eccome!! Leggete qui, 21 Maggio 2013:
Where does my water come from and how is it treated?
SATCOM is provided drinking water by NATO from the Town of Giugliano, which purchases water from the West Campania Aqueduct. The West Campania Aqueduct collects ground and surface water from springs and wells in the Cassino area northwest of Naples and provides initial disinfection using chlorine dioxide. Naval Facilities Engineering Command (NAVFAC) Naples Public Works Department further treats the water and adds chlorine disinfectant to ensure that SATCOM’s tap water meets all FGS requirements throughout the water distribution system. 
Annual Water Quality Report or Drinking Water Quality Report. U.S. NAVAL SUPPORT ACTIVITY NAPLES SATCOM LAGO PATRIA 2012 DRINKING WATER CONSUMER CONFIDENCE REPORT



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