12 dicembre 2013

Poco da perdere

Questo post mi è rimasto in canna (o come diciamo a Napoli, 'ncann') da domenica scorsa. Mi dispiaceva non fargli vedere la luce.


Diario di bordo, Domenica 8 Dicembre 2013

"Mi scusi, mi saprebbe dire dov'è la sede del PD?"
Nola stamattina è piena di sole anche se il freddo ha presso possesso delle mie mani.
Il vecchietto con la coppola mi indica la strada in un vicolo angusto del centro storico. Ho lasciato l'auto in un parcheggio vicino la villa comunale. Strategico. Meglio camminare a piedi che incastrarsi con l'auto tra i vicoli nolani. (vecchio adagio nolano)
Cammino a passo svelto. In lontananza intravedo una folla di gente rumorosa e festante. Cazzo, penso, tutta questa gente per le Primarie del PD? Hanno fatto il botto!
Man mano che mi avvicino, capisco. Altro che Primarie. Altro che PD.
Tutta quella gente è per celebrare la Festa dei Gigli che ha finalmente ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità (sic!) da parte dell'Unesco.

Entro in questo muro umano festante e godereccio cercando di farmi largo. Mi vengono offerte graffe, dolcetti e spumante. In testa mi risuona inspiegabilmente una strofa di "Zappatore", quelle che recita: "uommene scicche e femmene pittate".
No, grazie. Gentilissimi ma ho fretta. Supero la calca con difficoltà e dopo cento metri ecco la sede del PD di Nola. Grigia. Piccola. Triste. Sì, non c'è dubbio. E' la sede del PD.

Ci sono quattro persone in fila in attesa di votare. Mi accodo diligentemente. Vicino al banco del segretario di seggio riconosco un consigliere comunale di Piazzolla (in quota PD). Mi riconosce anche lui e mi stringe la mano. Poi scompare.
Arriva un vecchietto che vuole votare ma non ha la scheda elettorale. "Vi ricordate almeno il numero di seggio?" "Eeeh! No!".

Arriva il mio turno. Scheda elettorale, carta d'identità e due euro. Metto la croce sulla scheda, la infilo nell'urna. Saluto i volontari del seggio. Buona domenica. Scappo a casa dalle mie donne.
Per poco non resto intrappolato con l'auto nei festeggiamenti nolani (maledetti voi e 'sti Gigli!).

Tornando a casa ci penso. Di nuovo. Perché questa volta sono andato? Perché?
Perché il PD è stato una merda. E' indubbio.
Ma il PD è un Partito. Non un essere umano. I Partiti sono fatti di persone. E le persone dentro un Partito non sono sempre le stesse (o meglio, non dovrebbero mai essere sempre le stesse).
Il PD che ho odiato, quello che mi ha fatto odiare la sinistra, era il PD di Veltroni, D'Alema, Rutelli, Bindi et similia.
Adesso in questo Partito sono arrivate nuove istanze (condivisibili) portate da nuove persone.
Il PD ha scelto di rinnovarsi nell'unico modo conosciuto dai paesi occidentali. Democraticamente.
(pensateci, quale altro partito in Italia rinnova la sua classe dirigente tramite congresso e voto popolare?)

Ho sentito molto vicine al mio pensiero le idee di Pippo Civati e di Fabrizio Barca. Ho immaginato una nuova sinistra con un PD che potesse guidare un cambiamento.
Il PD non è il mio partito. Sono però compagni di viaggio. In molti casi ce li troviamo seduti accanto.
Ecco. Io oggi ho votato per scegliere il miglior compagno di viaggio.
Abbiamo tutto da guadagnarci, ormai poco da perdere.

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