28 settembre 2014

A-b-normal

Mica sempre ci imbrocchi. E' un lavoraccio. Educare ed essere genitore.
Ci provi, fai di tutto per dare esempi, strumenti e consigli per accompagnare la crescita di questi nanerottoli che in poco tempo te li ritrovi con le tette accennate (se son donne) o con la peluria sotto il naso (se son maschi). Poi potresti anche avere entrambe le casistiche, ma questo è un altro discorso.
Insomma, dicevo, è difficile. E nessuno ha la ricetta magica.
Poi però alle volte capita qualcosa. Quelle combinazioni strane.
Tipo che stai seduto in una sala di un cinema, insieme a moglie e figlie.
Ultimo film di Daniele Ciprì, La Buca.
In una scena del film c'è un fotografo strabico, abbastanza somigliante a Marty Feldman.
Alla fine della scena, Ciprì conferma questa somiglianza con una piccola citazione.
Viene inquadrato per qualche secondo un barattolo con dentro un cervello con un etichetta riportante la scritta "Abnormal".
Ecco, in quel momento la primogenita riccioluta seduta accanto a me, si volta e mi dice a bassa voce:
"Come Igor in Frankenstein Junior!"
Ecco. In questi rari momenti, hai un poco, ma dico un poco, la conferma che forse la strada è quella giusta.

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