13 dicembre 2014

De Cum Servàre

Premessa. Errare è umano. Certo. Ma un buon corollario, oltre al già noto sul perserverare, potrebbe essere "ma dipende da quanto mi rompi i maroni".
Premessa due. Siamo nel 2014 avanti cristo, mandiamo sonde sulle comete, abbiamo srotolato e mappato tutto il DNA e siamo in piena prima Era Digitale. Gli amanuensi non sono tollerati.

Interno casa. Sera. Di ritorno dal lavoro dopo una giornata passata a risolvere problemi. E non mi chiamo manco Wolf. Apro la porta ed entro. Nel mentre mi esibisco nel classico gesto dello sfilamento della mia borsa a tracolla, da sotto al gomito con lo sguardo, avverto una presenza anomala sul muretto d'ingresso.
Una busta bianca. Grande. Quasi quadrata. Zoom immediato 400x sul logo stampigliato sull'angolo alto a sinistra.
Una "E".
"Porcocazzo!". Sì, è proprio una "E". Anzi, è proprio quella "E".
Il terrore provato è pari all'arrivo della Santa Inquisizione di Tomás de Torquemada, dei sette flagelli d'Egitto.
Istintivamente, serro le natiche con una spasmo immediato dei muscoli, allungo la mano tremante sul muretto d'ingresso e, sollevata la busta bianca, ho la certezza.
Equitalia.
Mentre farfuglio una serie di bestemmie sottovoce, con la mente cerco di andare a ritroso nel tempo. Come quando da piccolo, improvvisamente, nei momenti di pace e calma, mia madre urlava "Gianlucaaaa!!!!" e io cercavo di ricordare quale guaio avessi fatto e occultato, per capire se scappare o meno.
Faccio un veloce ripasso. Canone Rai. Pagato, e anche sempre (che mi danno pure del cojone). Bollette quasi tutte domiciliate proprio per evitare disguidi. Tasi, Tares, Tarsu e Taccivostra le ho pagate fino all'ultimo centesimo. Multe? Cazzo! Vuoi vedere che è una multa?

Apro il plico e la prima cosa che mi salta subito agli occhi è un numero. In grassetto. Ho quasi un mancamento. Cinquecentoventotto.
Le natiche adesso sono saldate. I pensieri vanno veloci. Cosa ho fatto? Calma. Leggiamo.
Duemiladieci. Mancata riscossione. E' il Comune di Napoli. Sì, è proprio una multa.
Ma com'è possibile? Ho sempre pagato tutto. Leggiamo bene.
Mancata riscossione di una multa del 2010 dell'importo di 135 Euro (che con penali e spese varie è arrivata alla considerevole cifra di 528 Euro)
Rileggo per ben quattro volte. Oh! Io questa multa l'ho pagata!!

Flashback:Ottobre 2010. Nina a Ostuni per lavoro. Io a casa ad accudire le due pargole rispettivamente di cinque e tre anni. La mattina le accompagno a scuola. E' tardissimo. Scelgo di andare a lavoro direttamente con l'auto. L'ufficio è al centro di Napoli. Quel giorno è attivo il divieto di circolazione per tutte le auto non EuroIV o non a gas. Divieto che è stato completamente rimosso dalla mia mente. All'altezza del Maschio Angioino, un vigile urbano mi ferma per un promemoria e, nonostante le mie suppliche, mi appioppa un verbale di 135 Euro (e dire che io di solito viaggio solo con i treni).

La multa il giorno dopo viene pagata.


Ma certo! L'ho pagata! E adesso questi cosa vogliono?
La mia unica speranza ha un solo nome. "Nina!!". Le chiedo con sguardo supplichevole se abbiamo da qualche parte conservate le ricevute dei pagamenti.
Nina ci pensa, poi, senza dire nulla, scompare in camera da letto. La sento rovistare.
Riappare dopo poco tempo, avvolta in una luce abbagliante, si odono canti angelici, mentre sorridendo viene verso di me sventolando la ricevuta di un bollettino postale.
Con estrema attenzione confrontiamo il numero del verbale sul bollettino con quello riportato sulla cartella esattoriale di Equitalia. Coincidono. A limone!
"Siiiii!!!!" Se avessi avuto un DJ personale in quel momento gli avrei chiesto di passare "We Are the Champions" dei Queen.
Avverto un graduale rilassamento dei glutei.

Il lieto fine di questa storia consiste in una mezza giornata persa da Nina per andare in un ufficio dei Vigili Urbani di Napoli a contestare la riscossione.
In questo ufficio Nina ha avuto modo di verificare che il nostro non era l'unico caso. Anzi.
Che questi errori di errata trascrizione dei pagamenti di multe da parte dei Vigili Urbani di Napoli, sono all'ordine del giorno. E sapete perché? Perché nel 2014 questi signori le trascrizioni le fanno ancora a mano.

Detto questo, cari lettori, il mio consiglio, dal profondo del mio cuore, è il seguente:
Non buttate mai nessuna ricevuta di pagamento. MAI!!


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