16 novembre 2015

Parigi e l'UE che non c'è.

Dov'eri e cosa stavi facendo. Le due domande che ci faremo tra qualche anno.
Così come ricordiamo ancora dove eravamo e cosa stavamo facendo la mattina dell'11 Settembre 2001.
Io la sera del 13 Novembre 2015 stavo ripristinando un pc (quello di mia suocera).
Ore 22:14 sul mio stream twitter cominciano ad arrivare notizie non buone da Parigi.
Dopo un'ora, quando ancora la situazione non era chiarissima e per le strade di Parigi si continuava a sparare, nella trend list di twitter cominciava a fare capolino "Oriana Fallaci".

Ore 00:10 Hollande parla in tv e annuncia la chiusura delle frontiere.
Ore 11:00 del giorno dopo Hollande a reti unificate annuncia alla nazione che l'attacco terroristico è opera dell'ISIS e che la Francia non avrà alcuna pietà.
Stasera, ore 21:41, France Press annuncia che aerei francesi stanno bombardando Raqa, roccaforte dell'ISIS in territorio siriano.

C'è qualcosa che manca in questa sequenza di accadimenti (a parte la ragione).
L'UE. Manca l'Unione Europea.
Uno dei più importanti paesi dell'UE viene duramente attaccato dal terrorismo jihadista e la sua prima risposta è la chiusura a riccio. Unilaterale. La seconda risposta è una dichiarazione di guerra della Francia all'ISIS anch'essa unilaterale. La terza risposta della Francia sono dei bombardamenti in Siria.
Nel giorno in cui il terrorismo colpisce nel cuore dell'Europa, l'unica voce che si sente forte e chiara è quella francese. L'Unione Europea dimostra di essere unita solo nel nome.

E non è la prima volta. 27 Settembre 2015. La Francia annuncia una sua personale iniziativa di bombardamenti in Siria orientale (sotto controllo dello Stato Islamico) giustificandola come necessaria per la sicurezza nazionale francese. Gli altri paesi dell'UE storcono il naso. In particolare l'Italia impegnata a trovare con la Russia di Putin una soluzione in Siria che vede un ritorno "morbido" di Assad.
Addirittura il nostro Primo Ministro rinfaccia ad Hollande il "capolavoro" francese in Libia.

Insomma. Sulla questione mediorientale l'Unione Europea è coesa quanto un foglio attaccato al muro con uno sputo, la politica estera francese ha più di qualche lacuna e non è esente da clamorose cazzate.

Stamattina Facebook mi chiede di cambiare la mia immagine profilo con i colori francesi per "sostenere la Francia e i cittadini di Parigi". Mi devo schierare. Con chi stai?
No. Io non mi schiero. Ho pietà e provo dolore per i morti di Parigi. Maledico chi in nome di un fanatismo religioso semina morte e terrore.
Ma ho più di un dubbio sull'operato in politica estera del governo francese.
Stasera la Francia ha bombardato un territorio siriano senza interpellare l'ONU e il famoso Consiglio di Sicurezza, senza interpellare l'UE ma soprattutto senza interpellare il governo di Damasco che fino a prova contraria ha sovranità in Siria.
Non nel mio nome. La mia empatia col popolo francese non può arrivare fino ad avallare scelte autonome e unilaterali di un governo che io non ho votato e che per giunta si fa beffa dell'Unione Europea. 

Con chi stai? Con la ragione. Ogni santa volta che vengono riesumate le parole di Oriana Fallaci , parole contro tutto il mondo islamico, parole di odio e di intolleranza senza distinzione alcuna, mi vengono in mente i cani che mangiano il proprio vomito.


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