20 ottobre 2016

La barchetta della speranza

Piove a Piazzolla di Nola. E fuori all'ingresso della Scuola Media Goffredo Mameli, in Via Vetrai, si ripete la stessa e identica scena che va in onda (è il caso di dirlo) da 30 anni.

Una pozza. Una piscina naturale. Larga. Enorme. Piena di acqua e fango. Lo specchio d'acqua piovana impegna tutta la sede stradale antistante il cancello d'ingresso dell'Istituto Mameli, strada, per giunta, sprovvista di marciapiedi. 

Arrivano gli studenti, ci si arrangia come meglio si può. Chi la attraversa inzuppandosi, chi cerca di andare raso muro sperando che nel frattempo non arrivi un’auto distratta a generare un mini-tsunami. 

L’amministrazione locale, più volte sollecitata sia dal Dirigente Scolastico che dai genitori degli studenti, ha finora praticato l’antica arte delle promesse vane. 

Allora, ecco l’idea. Per esorcizzare la sterile abitudine di lamentarsi dei problemi e pensare che il lamento abbia assolto la nostra coscienza di cittadini. Una provocazione. Un sussulto per le menti assopite. 

Una barchetta. Rossa. La barchetta della speranza. Che naviga nelle grigie acque dell’indifferenza a richiamare l’attenzione di cittadini e amministratori al loro dovere. 
Sperando di approdare ad una soluzione in tempi rapidi. 
Stiamo parlando del nostro futuro. Stiamo parlando dei nostri figli.







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