25 giugno 2017

La Post Ideologia veramente ci ha liberati?


Il tempo delle ideologie è finito. Lo ha detto Beppe, sarà così.
Ma allora cosa resta? Il cittadino, pare. Resta un uomo con diritti e doveri, immerso in un meccanismo meramente economico.
La dittatura dell'homo oeconomicus, un mero contabile dei propri benefici. Potrebbe essere anche una strategia vincente. Potrebbe.

Quindi, barattare i concetti di "giustizia sociale" e di "uguaglianza dei popoli" con quelli di onestà, legalità e dei costi della politica.
Le "autoblù" come nuovo nemico del popolo. I partiti politici e i "politici" come unico ostacolo alla felicità. Eliminiamo i "politici", dicono, con la democrazia diretta.
Ma per cosa? Per quale fine?

Il dubbio personale è quello di una riduzione ad una prospettive meramente contabile.
Se "il problema", in questo scenario post ideologico, è diventato la gestione economica e politica dello Stato, allora diventa legittima la domanda "Perché pagare così tanto la democrazia parlamentare?"
Ma è proprio questo il problema?

Ed ecco all'orizzonte un nuovo soggetto "post-ideologico". Il CittadinoContabile. Esperto e studioso di voci di spesa della pubblica amministrazione. Tutto è uno spreco e tutto può essere gestito diversamente in base al tipo di problema. "Quei soldi" potrebbero essere destinati a chi è indigente. Un trasferimento economico. Lo Stato è la più grande industria del paese. La povertà, in questa visione, è quindi causata dalla corruzione dei politici e dagli sprechi della pubblica amministrazione, in alcuni casi la colpa è di chi viene nel nostro paese a cercar fortuna (complice il lassismo dei politici che non mettono le esigenze del cittadino avanti a tutto).

Il meccanismo economico alla base del sistema, è fuori discussione. È dato. Riflessioni sui rapporti sociali e sull'etica dei singoli, inesistenti. Potremmo vivere felici in questa placenta del libero mercato di merci e uomini e della finanza creativa. Il CittadinoContabile non ha aspirazioni se non quella della realizzazione del proprio benessere, possibilmente senza rotture di cazzo. 

Finalmente siamo liberi dalle ideologie. Possiamo affrontare la nostra vita come ci pare. Basta utopie o sogni di miglioramento. La felicità si realizza nell'istante. L'unico ostacolo è la democrazia rappresentativa.
In questo scenario post ideologico la comunità è superata. Stiamo insieme per mera convenienza economica. La sopravvivenza non è più un problema.
Ma siamo veramente liberi?


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