tag:blogger.com,1999:blog-57532885317874621802024-03-13T17:12:23.562+01:00PinellusPensieri in streaming, rigorosamente random.Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.comBlogger604125tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-87640519571436190132023-07-30T19:22:00.000+02:002023-07-30T19:22:51.493+02:00Tu non sei il tuo lavoro<p> L'altro giorno mi si è presentato un reel su Instagram in cui Vincenzo De Luca era intento nella sua attività preferita: inveire. Il video era muto ma c'erano i sottotitoli (sta cosa dei sottotitoli ormai è dilagante, evidentemente nessuno ha più l'audio attivato di default sui video). Insomma, leggendo i sottotitoli capisco che Vecienz' 'a Funtan' sta inveendo contro i test di medicina. Alzo il volume. Lo ascolto. Ogni singola parola è anche la mia. Ho paura. Io e De Luca non condividiamo nulla, anzi, la sua gestione politica è per me criminosa. Tuttavia quelle parole erano le mie. Su cosa? Sui Test di Medicina.</p><p>In sostanza Vecienziell' diceva cose sacrosante, che questi test vanno aboliti, che il numero chiuso è una corbelleria, che si è generato un indotto assurdo di centri di preparazione per questi test con prezzi da 5.000€ a salire. Roba che praticamente solo chi ha i soldi può permettersi il lusso di prepararsi durante gli ultimi anni di superiori (altra cosa assurda, stai studiando per prendere la maturità ma contemporaneamente ti prepari per i testi di medicina). E perché tutto questo?</p><p>Oggi medicina, insieme a ingegneria, è vista come l'unica facoltà che veramente può garantire un lavoro, garantire il sogno di un tenore di vita alto, garantire serenità. Nonché avere il fascino del rispetto sociale per chi cura la salute altrui. Ed è vero. E quindi ci troviamo difronte ad una richiesta altissima dei ragazzi da una parte e ad una limitazione di risorse universitarie dall'altra.</p><p>Ma perché continuiamo a parlare dell'Università in relazione al lavoro? O meglio, è giusto indirizzare e finalizzare lo studio già pensando al lavoro? Non è che stiamo trasformando il momento più importante di apprendimento dei nostri figli in un qualcosa di molto prossimo all'agenzia interinale.</p><p>Già c'è quella sciagura dell'Alternanza Scuola Lavoro ora PCTO che ha portato all'interno della scuola dell'obbligo la visione aziendalistica della vita, dove tu sei quello che hai in banca, sei l'auto che guidi, sei i vestiti che indossi. E quindi l'obiettivo non è il sapere, la conoscenza. L'obiettivo è guadagnare.</p><p>L'obiettivo è avere soldi, fare tanti soldi, spendere i soldi. Abbiamo quindi pensato bene di inculcare quest'idea nella testa dei nostri figli durante il loro periodo di crescita culturale. Le scelte dei percorsi scolastici o universitari sono nel 90% dei casi dettate e valutate per questo.</p><p>E allora cosa c'è di meglio di prospettare al proprio pargolo la via degli studi di medicina? E quindi fin dal quarto anno di superiori si inizia la preparazione dei test. Studi a scuola e studi per i test. Facciamo pure un bell'investimento facendolo andare in una scuola privata a pagamento nata proprio per questo. Preparare i ragazzi per i test di medicina. Per nulla stressante. Per nulla un carico di attese.</p><p>E se poi tutto va male, non vi preoccupate. Ci sono le varie UniCusano, Pegaso, UniMercatorum che un titolo di studio e una proclamazione non la negano a nessuno. Basta avere? Esatto! I soldi!</p><blockquote>Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, nè il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca. Sei la canticchiante e danzante merda del mondo! (Tyler Durden) </blockquote><blockquote> </blockquote>Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-2849152391249775322020-09-18T12:43:00.004+02:002020-09-18T12:54:36.694+02:00Io domenica voterò NO<p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://www.blogger.com/#"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-u6VfmNHSwQw/X2SPJTgTs9I/AAAAAAABQfw/huSLt-s1Xq8ZbN0IEUtQzWa7tAkFgEsoACLcBGAsYHQ/s320/no-referendum.jpg" /></a></div><br />Scrivo qui per comodità e per esaustività il mio pensiero sul perché voterò con convinzione NO al referendum sul taglio dei parlamentari.<br /><br /><br />La prima asserzione, cristallina e incontrovertibile è che questo taglio "lineare" della rappresentanza è solamente il climax (triste e mesto) di venti anni di populismo anti-casta all'italiana.<br />(populismo che ha generato il M5S e ha dato nuova linfa alla quasi defunta Lega Nord)<br />Un taglio lineare di 345 parlamentari, senza un'organica riorganizzazione dei meccanismi di rappresentanza democratica (Legge Elettorale, Regolamenti Parlamentari, Bicameralismo etc.) ha il solo scopo di portare l'agnello sacrificale sull'altare del qualunquismo e della propaganda populista che individua nella "Casta" (odiosa terminologia in voga nel primo decennio di questo secolo) l'origine di tutti i mali.<br />Il Parlamento (e la politica in generale) ostaggio di questa narrazione, ha votato (quasi) all'unanimità questa legge senza alcuna obiezione (chi avrebbe mai potuto spiegare un voto contrario?? Non vuoi tagliare "le poltrone"!? Allora sei Casta!!!).<br />Sono anni che cerchiamo una riforma organica della seconda parte della nostra Costituzione.<br />Purtroppo non c'è mai stata maturità politica e leadership adeguate per farlo.<br />Quindi, procediamo a piccole revisioni disorganiche per fini propagandistici (vedi la riforma del titolo V per il federalismo che ha mostrato durante il Lockdown tutta la sua caoticità).<br /><br /><br />Seconda asserzione, questo taglio lineare della rappresentanza è inutile.<br />Facciamo raffronti con altri paesi che servono a poco. Chi ha studiato un po' di meccaniche istituzionali, sa bene che ogni Stato è storia a se. Dire "eh ma in Inghilterra ne hanno di meno" non significa nulla.<br />In questo momento, tagliando il numero dei parlamentari si arriverebbe solo ad avere meno rappresentanza in parlamento, mortificando i partiti minori, dando più potere alle segreterie dei grandi partiti (pensate alle minoranze linguistiche o alle regioni più piccole e/o a statuto speciale).<br />Un taglio dei parlamentari, inoltre, non risolve il vero problema del nostro parlamento, cioè la qualità (e non la quantità) dei nostri rappresentanti (che votiamo noi, tra l'altro).<br /><br /><br />Terza asserzione, questo taglio non ci farà risparmiare soldi pubblici.<br />Le spese per mantenere su il carrozzone del Parlamento (inclusi Camera, Senato, vitalizi etc.) incide annualmente per lo 0,21% sui costi generali dello Stato. Per capirci annualmente a ciascuno di noi, la "democrazia parlamentare" costa un paio di pizze con birra.<br /><br /><br />Ci sono degli sprechi? Certo. Si può risparmiare? Certo, eticamente è corretto non sperperare soldi pubblici. Ma perché tagliarci l'uccello per far dispetto alla moglie??<br />Perché non superare questa narrazione da "magliari pezzenti" per cui un parlamentare "è un nostro dipendente" che deve essere pagato poco, deve viaggiare in tram come chiunque (guai usare le auto blu!!!) e che i nostri rappresentanti non debbano essere i migliori perché, tanto, quel lavoro lo può fare chiunque?<br /><br /><br />Ma basta! Basta! Governare è una cosa seria e richiede competenze e conoscenza della macchina statale e delle dinamiche socio-economiche! La politica richiede competenze e tempo. E queste cose hanno un costo! Ma veramente vogliamo essere rappresentati da chi parla per slogan e affronta i problemi facendosi i selfie???<br /><br /><br />Però, poi, quando andiamo in ospedale cerchiamo e pretendiamo il miglior chirurgo per noi e i nostri cari. Perché allora non facciamo lo stesso quando eleggiamo i nostri rappresentati?<br /><br /><br />La Democrazia non può essere gestita con le logiche aziendaliste secondo cui se un lavoro può essere fatto da meno persone allora possiamo licenziare qualcuno e ridurre il personale. La retorica del "Risparmio", unico e solo totem di questa maldestra legge, è un deciso passo verso il baratro in cui stiamo lentamente portando la nostra democrazia.<br />Il giorno che noi cittadini chiederemo ai nostri rappresentati non più "quanto mi costi? quanto spendi?" ma, ad esempio, "perché in Italia chi è ricco lo è sempre di più e chi è povero rimane tale??", oppure "perché ti sei astenuto nel voto contro Lukashenko?", quello sarà un gran bel giorno.<br /><br /><br />Per questo, io domenica voterò NO.Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-19668700026231490452020-04-27T18:05:00.000+02:002020-04-27T18:52:17.152+02:00Congiunti e MazziatiDomenica 26 Aprile, ore 20:20. <br />
Il discorso era iniziato abbastanza bene.<br />
“Dovremo convivere con il virus”. Esatto! Dobbiamo convivere col virus! <br />
Ed è l’unica cosa veramente certa e incontrovertibile. Il Sars-Cov-2 (detto amorevolmente il Rompi Cojoni del Secolo) è la costante del sistema. Non essendoci ancora un vaccino e soprattutto non sapendo ancora un emerito cazzo su questo virus (occhio che chi afferma invece di saper qualcosa su questo virus è un pagliaccio), la cosa veramente certa è che da qui ad un tempo indeterminato la nostra esistenza terrena dovrà necessariamente fare i conti con il Sars-Cov-2.<br />
Ma come?<br />
Eh, come? Le aspettative sul discorso del Primo Ministro italiano per illustrare la ormai leggendaria “Fase 2”, erano tutte sul quel “Come”. O almeno la mia aspettativa era questa. <br />
Le variabili del problema sono abbastanza chiare:<br />
<ul>
<li>Il virus c’è e ce lo dobbiamo tenere.</li>
<li>Un Lock Down così restrittivo come nella Fase 1 non è pensabile poterlo portare ancora così a lungo perché magari non moriremo di Covid19, ma ci ritroveremo in un inferno sociale che il 1300 era il Paradiso Terrestre.</li>
<li>Bisognerà rivedere e/o abbandonare alcuni stili di vita Pre-Pandemia.</li>
<li>Questo virus ha una percentuale di letalità altissima nelle persone anziane.</li>
<li>In Italia le regioni maggiormente colpite sono quelle del Nord. Nel resto del paese i numeri dell’epidemia sono abbastanza sotto controllo.</li>
</ul>
Date queste variabili, il candidato cerchi una soluzione organizzativa ottimale per portare il paese dalla Fase 1 alla Fase 2.<br />
<div>
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<img src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/94580630_10158254650174334_5224472779486658560_n.jpg?_nc_cat=109&_nc_sid=32a93c&_nc_oc=AQk3xmcECePERB6pfOLh8gO44K5IP5bYeLUUfWLn8-ql9edNfyox5tcwdG2zU3rENhI&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=e66d23fe4103dd3847cde43a9ff06474&oe=5ECB4AE8" /></div>
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Ooocchei. Qui ci vuole uno bravo. Uno specialista.<br />
“Salve, sono Vittorio Colao, risolvo problemi”.<br />
Oooh! Cazzo! Hanno preso Colao! Quello forte! Lo hanno messo a capo della Task Force (uanem’) per pensare ad una “soluzione organizzativa ottimale” della Fase 2. Sono tipo 48 capoccioni (i migliori!) capitanati da Colao, ai quali è stato chiesto di prestare allo Stato la propria intelligenza, chiudersi in uno stanzone (o almeno io così li immagino) con quelle lavagne enormi piene di equazioni differenziali, logaritmi e tutto il resto, a strizzarsi le meningi per analizzare tutte le complessità del Sistema e per uscire con una “soluzione organizzativa ottimale”.</div>
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<img height="225" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/94701681_10158254655324334_3341678628680237056_n.jpg?_nc_cat=111&_nc_sid=32a93c&_nc_oc=AQmVoEQfLp3R58rNffrZUOIDI0dyyubw3qca-ENyAke2Viw1-xBoRtciz-Qdqw_0ecg&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=f751f851175a57a28a3694fc28c04531&oe=5ECBFC80" width="400" /></div>
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(qui parte anche la musica epica, tipica dei film americani quando una Task Force avanza camminando con effetto rallentato, con sguardo truce ma determinato)</div>
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Adesso sarebbe il momento adatto per attaccare il pippone sulla strategia rivelatasi moooolto vincente di mandare in Parlamento una pletora di deficienti senza arte né parte (però honesti!) nel momento in cui stiamo gestendo la più grande pandemia della storia dell’umanità. Tant’è che abbiamo dovuto chiamare degli esperti e attualmente ci sono più Task Force che parlamentari.<br />
E sorvolo sull’amara constatazione di un governo che può fregiarsi di avere come Ministro degli Esteri un semi analfabeta funzionale e come Viceministro dell’Economia una che in precedenza ha gestito un CAF. Ma non è questa la sede. Torniamo a noi.<br />
Dopo il rituale sproloquio su quant’è bello e bravo questo governo, eccolo! Giuseppe Conte inizia a snocciolare la tanto attesa Fase 2. WOW!</div>
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<img src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/94566674_10158254664029334_7476857211235336192_n.jpg?_nc_cat=103&_nc_sid=32a93c&_nc_oc=AQnNZomf1tiYS4ew9z54G4xEexrrGd3qeaOoYtdukGaYHVKU5W58CTAymrlba8VVIHI&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=fb91cf924aaed9c044f1a03b4d052674&oe=5ECB648F" /></div>
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<br />
E invece.</div>
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<img src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/94878009_10158254664824334_3840290891130470400_n.jpg?_nc_cat=107&_nc_sid=32a93c&_nc_oc=AQm2XspMcfyOGfcNJSOsKKbDMQlbZ35DcoF1CPW7UDHvl3slvjLrOz5JL5f69Dc4bFk&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=d33006e058b4ebe84590c5681aeacb03&oe=5ECCCBBF" /></div>
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La Fase 2 è la Fase 1 più casa della suocera e camminata al parco. Insomma, una Fase 1 un poco meglio organizzata. E siamo ad appena 40 giorni di Lock Down.<br />
Adesso immaginate il sottoscritto davanti al televisore di domenica sera con la bocca aperta e la mascella che casca a terra cercando di dire “Macumm’è??”<br />
Iniziano ad affiorare le domande. Confuse. E l’organizzazione sanitaria? Io non ho sentito nulla. Tu hai sentito qualcosa? E i tamponi? Cazzo, ci vogliono tamponi!! La scuola?? Oh!! La Scuola!! E l’App?? L’App Immuni?? A che punto sta? Fammi sentire questo giornalista cosa chiede. Ma cosa cazzo me ne frega del campionato di Seria A!!</div>
<div>
<br />
In casa è piombato il silenzio. Frenetici messaggi con amici e parenti. Si cercano sicurezze, si fanno domande, si bestemmia. La realtà però è sotto i nostri occhi.<br />
Sarà lunga. Molto lunga. E a governare questo gigantesco problema ci sono personaggi la cui statura intellettuale e morale è pari solo a Sbirulino. Del resto, sono più di vent’anni che in questo paese non si prendono decisioni scomode, figuriamoci adesso col mare in tempesta. Abbiamo sotto gli occhi il disastro del federalismo all’italiana. Ogni regione per conto proprio. Beghe politiche per screditare questo o quello.</div>
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<img src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/94663297_10158255022739334_6597180443668250624_n.jpg?_nc_cat=106&_nc_sid=32a93c&_nc_oc=AQn6GkskfpGcBunmfdJ7BGRCnzaXqSKNTx65KDnRXYlSTWucEs76V2HEgavwSHexRFg&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=a452d9cfa2426cc5a6e17ed932d8b3a6&oe=5ECDB23F" /></div>
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<br /></div>
Nel mezzo noi, con la nostra pazienza, le nostre paure, la nostra ansia. Assistiamo inermi e non ci capiamo un cazzo. Assecondiamo misure sciocche e cerchiamo di autoconvincerci che invece siano giuste (cercando allo stesso tempo di giustificarle anche allo sguardo dei nostri figli). Ascoltiamo virologi (nuove star televisive) pontificare nel talk show di turno, quando neanche loro ci stanno capendo un cazzo. Perché la scienza non è mai esatta. La scienza è un metodo e quando è chiamata “esatta” non è perché fornisce certezze “teologiche” ma perché è in grado di quantificare le incertezze.</div>
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<img height="266" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/94882783_10158255024309334_3007898694130335744_n.jpg?_nc_cat=107&_nc_sid=32a93c&_nc_oc=AQl6Qa8v4DWrCXJ7-KovZjePNd36zBW5fbwNf5axJuK8eUHjTfkSzCHNPkmXPtKthRw&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=05f07332c4b8e9cbe1936517eb56ac3c&oe=5ECE211C" width="400" /></div>
<div style="text-align: center;">
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Sentiamo che in altri stati europei le scuole stanno riaprendo. Da noi no. Per noi la scuola è stato il primo degli inutili fastidi da eliminare. Abbiamo liquidato il tutto con “Se ne parla a Settembre”. Quasi come a dire “non ci rompete le scatole, abbiamo ben altro a cui pensare”. Come sempre lungimiranti. Noi sì che la sappiamo lunga.<br />
E insomma. Per adesso abbiamo i congiunti.<br />
Intanto, aspettiamo. Come una gravidanza. In attesa di un accadimento miracoloso.</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-13495739707694803382020-04-22T20:20:00.001+02:002020-04-22T20:20:22.490+02:00Immuni e DemocraziaLa cosa più stupida e irresponsabile da fare in questo momento è scherzare o buttarla in battute facili sulla questione privacy dell'App Immuni.<br />
<div>
<br />
Peggio ancora è fare parallelismi con i dati rilasciati sulle piattaforme di servizi online (social, b2c, mail etc.) <br />
La battutina viene facile. È vero, quotidianamente rilasciamo centinaia di informazioni ai colossi dei BigData. <br />
Queste però sono profilature marketing orientend e se chi le colleziona abusa dei miei dati posso ricorrere alle leggi del mio Stato che mi difendono. <br />
<br />
Immuni è un App governativa, alias LO STATO (quello che ci dovrebbe difendere), i cui dati non è (ancora) chiaro dove staranno, chi li gestirà e con quale perimetro. <br />
Le informazioni che collezionerà (fate bene attenzione) attengono al nostro stato di salute e con chi abbiamo avuto relazioni di vicinanza. <br />
L'architettura e la strategia di storage scelta è quella centralizzata (non distribuita). <br />
Tradotto: avremo una banca dati governativa piena zeppa di dati di tracciamento sociale e sulla salute dei cittadini. <br />
(se fossimo in un cartoon di robot anni 80 adesso ci sarebbe un lampo con tuono e una risata satanica del cattivo di turno) <br />
<br />
Ancora più dubbi arrivano da questa affermazione di Arcuri (quello che ha scelto l'App): <br />
«sarà necessario che questa applicazione si possa connettere al Sistema sanitario nazionale in modo che le autorità sanitarie possano intervenire rapidamente, e non dovrà fornire semplici avvisi agli utenti». <br />
Uhm. Se il Sistema sanitario nazionale dovrà intervenire, sarà necessario sapere "dove" e soprattutto da "chi". <br />
Ma il presidente Conte e la ministra Pisano giurano e stragiurano che l'App non invierà dati personali dell'utente. <br />
Huston, abbiamo qualche incongruenza. <br />
<br />
Ok. Il fine, mi direte, è ben più nobile del mezzo. Quest'app sembra a tutti gli effetti essere LA SOLUZIONE. <br />
Installo l'App, Taaaaaac, accendo il Bluetooth, Taaaaac e siamo agilmente in Fase2 (quasi Fase3). <br />
Vi ricordo, giusto per memoria, che questa è una Pandemia. L'App Immuni senza personale sanitario e tamponi a tappeto è utile quanto la trama in un film porno. <br />
(diceva il vecchio saggio che se tutto quello che hai è un martello, ogni problema ti sembrerà un chiodo) <br />
<br />
Ma poi, cosa potrebbe mai andare storto in un'App gestita dal Governo italiano? Perché mai avere dei dubbi? <br />
(se non si è capito sono sarcastico, e anche molto) <br />
<br />
Già in Olanda, un'App analoga ha messo in chiaro (per errore, sicuramente) i dati sensibili di circa 200 utenti. <br />
<a href="https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2020/04/20/in-olanda-falla-app-tracciamento-covid_57d6cb0f-8653-4bde-84e0-cb1db4440cab.html">https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2020/04/20/in-olanda-falla-app-tracciamento-covid_57d6cb0f-8653-4bde-84e0-cb1db4440cab.html </a><br />
<br />
Quindi, facciamo i seri. <br />
L'App ci può aiutare? Sicuramente. <br />
Ma prima di utilizzarla, noi come cittadini liberi e coscienziosi (non primati saltellanti con pollice opponibile) dovremmo pretendere alcune cosine molto semplici: <br />
<ul>
<li>Codice Open Source. </li>
<li>Decentralizzazione del dato (no alla banca dati centrali, sì allo storage solo sui device secondo il protocollo DP-3T). </li>
<li>Trasparenza massima sulle modalità di funzionamento e di tracciamento/retantion delle informazioni.</li>
</ul>
Per chi volesse approfondire vi lascio il link della lettera aperta del Nexa Center for Internet and Society del politecnico di Torino che sottoscrivo in pieno.</div>
<a href="https://nexa.polito.it/lettera-aperta-app-COVID19">https://nexa.polito.it/lettera-aperta-app-COVID19</a>Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-46258131571509468142020-03-15T13:00:00.000+01:002020-03-15T13:00:02.678+01:00L'Italia (non) digitale ai tempi del Covid19<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-34L91ESMUS8/Xm4XuGcD9TI/AAAAAAABKBU/KvQhMtbLkukwthxkiqOvWjNiIQbYuSYhQCLcBGAsYHQ/s1600/digital-gap-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="640" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-34L91ESMUS8/Xm4XuGcD9TI/AAAAAAABKBU/KvQhMtbLkukwthxkiqOvWjNiIQbYuSYhQCLcBGAsYHQ/s400/digital-gap-2.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
Qualche riflessione su questo periodo di quarantena utile,
si spera, a superare questa pandemia da Sars-cov-2 (vi ricordo che il virus si
chiama Sars-cov-2, Covid19 è la patologia).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
In questi giorni sto osservando le mie figlie e le modalità
messe in campo dalle scuole per dare una continuità didattica, considerando che
le scuole resteranno chiuse per un bel po’.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
(vi dico subito che alla gioia dei primi giorni di chiusura,
adesso le mie figlie iniziano a rimpiangere la scuola, di svolgere lezioni
regolari e soprattutto di stare con i loro amici)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ma andiamo con ordine. Vi racconto quella che è stata l’evoluzione
di questi giorni e che è abbastanza comune anche ad altre famiglie.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La prima mossa di quasi tutti i professori è stata quella di
creare un gruppo WhatsApp. Perché ormai è proprio la base per un animale
sociale del 21esimo secolo avere uno smartphone con connessione dati e
WhatsApp.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ok. Tutti dentro. </div>
<div class="MsoNormal">
Wow come siamo moderni. Possiamo fare
tutto anche senza vederci. Figo. Pronti via.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Compito assegnato. Un tema (Prof. di Italiano).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Panico.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Come lo condividiamo? Il genitore nerd (io) suggerisce la
cosa per lui ovvia. Scrivete su un Word e poi lo inviate alla Prof. via mail.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Semplice, no?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
E invece si scoprono le seguenti "zelle" (che in
napoletano sta per “lacune”):</div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<ol>
<li><span style="text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">Quasi la metà della classe ha come unico device
lo smartphone. Non esiste in casa alcun PC. (da cui il corollario che Word non
sanno manco dove stia di casa)</span></li>
<li>La maggioranza della classe ha come unico
collegamento dati quello dello smartphone (confondendo spesso WhatsApp con
Internet). La connessione quindi non è mediata da un router.</li>
<li>La quasi totalità dei ragazzi ha poca
dimestichezza con l’e-mail.</li>
<li>La quasi totalità dei ragazzi non sa che in fase
di configurazione del loro smartphone hanno dovuto necessariamente fornire o
configurare una casella di posta elettronica (!!)</li>
<li>Non da meno i professori. Completamente
impreparati a questa emergenza. Poca conoscenza degli strumenti di collaborative
workspace (WebEx, Teams, Hangouts etc.). Senza precise indicazioni sono partiti
per lo più scoordinati seguendo ognuno la propria strada guidati dalla propria
buona volontà (ammirevoli, sia chiaro).</li>
<li>Le scuole, per corollario, hanno fornito
strumenti di collaboration deboli (Edmodo, Argo etc.) senza un piano per
sopperire al divario digitale di molte (troppe) famiglie, non garantendo di
fatto il diritto allo studio.</li>
</ol>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Insomma, a mio modesto parere, stiamo pagando in questo periodo
di emergenza, scelte sbagliate fatte in anni passati a vari livelli.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
La prima scelta non proprio vincente è stata senza ombra di
dubbio puntare tutto sul Mobile First. Ricordiamo che agli inizi degli anni
2000, quando il governo italiano si concentrava sulle gare UMTS e 3G, l’Italia
aveva ancora la connessione via cavo più lenta di tutta Europa. Siamo arrivati
a colmare il gap negli ultimi anni con un piano di connessione fibra che però
vede i suoi limiti nella tecnologia FTTC.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
L’altra scelta poco lungimirante è avere lasciato che una
generazione intera (la famosa Generazione Z) sia approdata su internet avendo
come unico device di riferimento lo smartphone e i social come unica modalità
di iterazione (per assurdo sarebbe stato più semplice organizzare una diretta
Instagram per fare una lezione che far capire ai ragazzi come utilizzare
WebEx).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Alla fine di questo periodo di emergenza, l’Italia dovrebbe fare
tesoro di quanto è emerso in questi giorni e affrontare un serio piano di digitalizzazione
del paese con alcuni cardini inderogabili: </div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<ol>
<li>La c<span style="text-indent: -18pt;">onnessione a internet è una commodity alla
stregua di Luce, Acqua e Gas. Va garantito in ogni domicilio l’accesso alla
rete con un router (senza il quale anche tutta la retorica dell’IoT si va a far
benedire).</span></li>
<li>Le scuole devono per una buona volta affrontare
il nodo della digitalizzazione. Che non è solo dotarsi di una connessione
internet decente. Parliamo di dotare la scuola di strumenti di collaboration e
soprattutto di formare i docenti sull’utilizzo delle più recenti tecnologie di
eLearnig.</li>
<li>Lo smartphone non è un “replacement” del PC.
Anche qui andrebbe fatta una politica di incentivazione per l’acquisto di un PC
in ogni famiglia (così come è stato fatto per il Digitale Terrestre).</li>
<li>La digitalizzazione è un processo che va
governato. Non possiamo più permetterci di subire tale processo senza avere un
riferimento e una standardizzazione per il settore pubblico.</li>
</ol>
<br />
<div class="MsoNormal">
I momenti di emergenza possono diventare delle inaspettate
opportunità, degli acceleratori di processi innovativi. Ecco, il mio augurio è
che questo periodo possa diventare un’ottima occasione per iniziare una
digitalizzazione del paese seria e soprattutto “governata”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-83831238125357222002019-09-22T20:23:00.000+02:002019-09-22T20:29:44.626+02:00La tonda avellinese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wAw9A5Fm25g/XYe74QY6pBI/AAAAAAABHrY/jhCUUjSVV0ck4BCIXK4Xp4TBy3Oi7XELwCLcBGAsYHQ/s1600/news134214.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="394" data-original-width="700" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-wAw9A5Fm25g/XYe74QY6pBI/AAAAAAABHrY/jhCUUjSVV0ck4BCIXK4Xp4TBy3Oi7XELwCLcBGAsYHQ/s400/news134214.jpg" width="400" /></a></div>
Quell'anno un'anomala infestazione di cimici verdi aveva compromesso gran parte del raccolto. Il prezzo delle nocciole era immediatamente schizzato alle stelle. La "tonda avellinese" veniva scambiata a quasi cinque euro al chilo, con una resa del quaranta per cento, anche sei. Che enormità, pensava Lelluccio mentre puntava il tubo nel terreno aspirando quell'oro tondo in mezzo al terriccio sabbioso. Tra lui e uno spazzacamino della londra vittoriana non v'era differenza. Lelluccio era nero, ricoperto di polvere, solo le pupille, bianche e sporgenti, lo facevano distinguere dal resto della terra circostante.<br />
<br />
Una giornata a raccogliere nocciole veniva pagata cento euro, prezzo che Lelluccio riteneva onesto, anche se poi ci volevano almeno tre giorni per levarsi da tutti gli orifizi quella cazzo di polvere. Quel giorno mentre raccoglieva le nocciole nella terra di Mast'Alberto, Lelluccio mise a frutto gli insegnamenti della professoressa Licata di matematica delle scuole medie e si fece due conti. In mezza giornata avevano già riempito dodici sacconi di iuta da un quintale circa. Lelluccio aiutandosi con le dita delle sue manone, andò, non senza difficoltà, di moltiplicatore. Un sacco, cinquecento euro, ne abbiamo fatti dodici, cinque per due, dieci, riporto uno, cinque per uno cinque, più uno, sei. Seimila euro. E dovevano ancora finire.<br />
<br />
Mast'Alberto voleva finire tutto nella giornata. Pagare due giornate non ne valeva la pena. Stava anche lui in mezzo alla polvere e ai macchinari, come un mastino vigilava, gridando e con un bastone in mano, dirigeva i lavori. Appena si completava un sacco, lo portava immediatamente via, stoccato nel magazzino appena fuori la sua terra. Mai far vedere agli operai quanti sacchi sono stati fatti. Quest'anno le sue nocciole erano state già prenotate "sulla pianta" da un emissario di una multinazionale che produce una famosa crema spalmabile. Quelle nocciole miracolosamente risparmiate dalla furia di quegli insetti verdi maledetti, avevano reso Mast'Alberto un uomo felice. Dopo tanti anni di magri guadagni a fronte di spese sempre maggiori per mantenere in piedi quei sette ettari e dispari di terra vulcanica.<br />
<br />
Lelluccio con quel tubo in mano sembrava uno della ditta spurghi. Quel macchinario infernale, trainato da un trattore, era a tutti gli effetti una gigantesca aspirapolvere. Si aspiravano le nocciole cadute con tutta la terra. Un setaccio separava, la nocciola finiva in un sacco, la terra veniva sparata in aria creando una nebbia fitta che toglieva l'aria. Lelluccio aspirava con un fazzoletto sul volto legato dietro la nuca che copriva il naso e la bocca. Verso mezzogiorno Mast'Alberto concesse un quarto d'ora di pausa. Lelluccio si andò a sciacquare il viso e si accese una sigaretta. Mentre fumava appoggiato al trattore, vide Mast'Alberto allontanarsi con il suo furgone, con sopra caricati altri cinque sacchi di nocciole. Un sacco, cinquecento, cinque per cinque, venticinque. Duemilacinquecento euro.<br />
<br />
Mast'Albe' se volete noi torniamo anche domani, facciamo un servizio pulito. A quella proposta di Lelluccio, il vecchio proprietario terriero diventò paonazzo urlando che si doveva finire tutto nel giorno. Scese in velocità dal suo furgone per ribadire il concetto a tutti gli operai e la caviglia destra si piantò in quella terra sabbiosa facendo torcere la gamba in modo innaturale. Cadde con la faccia a terra, una nocciola gli si piantò in fronte procurandogli notevole dolore. Si lasciò andare alle più fantasiose bestemmie. Gli operai lo sollevarono da terra e lo rimisero in piedi. La caviglia pulsava. Il piede era come anestetizzato. A Mast'Alberto fu subito chiaro che quella era una giornata di merda.<br />
<br />
Lellù, io mi fido solo di te. Mo' mi devi aiutare. Lelluccio per quel giorno diventò il responsabile dello stoccaggio dei sacchi di nocciole nel capannone. Avanti e indietro con il furgoncino. Nel capannone lo aspettava Mast'Alberto seduto su una sedia, con la gamba poggiata su un secchio rovesciato, che teneva la contabilità dei sacchi. Lellù, a quale fila siete arrivati? Mast'Albè, ne mancano altre due e abbiamo finito.<br />
Erano quasi le sei del pomeriggio e i sacchi erano centotrentaquattro. Mast'Alberto li aveva contanti e ricontati. Secondo un suo calcolo quest'anno i sacchi potevano tranquillamente superare i centoquaranta. Questo dolce pensiero sortiva l'effetto di antidolorifico per quella caviglia che si gonfiava sempre più.<br />
<br />
E con questi siamo arrivati a centoquarantanove sacchi, mammamì. Lelluccio si rifece i suoi conti. Mammamì, ripetette a bassa voce. Mast'Albè, quest'anno è andata proprio bene, è vero? Lellù, metti a posto il furgone e fatti gli affari tuoi. Mast'Albè, ma almeno un regalino extra, ce lo volete fare? Mast'Alberto lo guardò, poi sorrise e infine scoppiò in una grossa risata. Lellù, ma tu che ti credi? Qui ci sono le spese, anni di sacrifici e tu vuoi l'extra? Ma vattenn' 'a fancul'! Stu scem' 'e guerr'! Tiè pigliet' sta cient' euro e ringrazia!<br />
Lelluccio era impietrito. Mentre Mast'Alberto lo insultava, aveva lo sguardo fisso sul finestrone del deposito alle spalle del vecchio latifondista.<br />
<br />
Quello che accadde dopo Lelluccio lo dovette spiegare centinaia di volte ai carabinieri, giornalisti, televisioni, paesani e non.<br />
Dal finestrone del deposito, Lelluccio vide un bagliore rosaceo sempre più grande, con una coda infuocata che avanzava verso di loro. Gli scienziati che lo ascoltarono, gli spiegarono che quella cosa era l'asteroide QV89 2006. Poco più di un sasso vagante nello spazio con pochissime, se non nulle, possibilità di impattare con il nostro pianeta.<br />
Invece Lelluccio vide con i suoi occhi quel QV89 2006 entrare nel capannone e centrare in pieno Mast'Alberto che, come dichiarato dall'unico testimone, cioè lui, venne polverizzato nell'impatto insieme a tutto il capannone, nocciole comprese. Lelluccio riuscì a saltare fuori per miracolo. Steso per terra guardava incredulo quell'ammasso di pietre e lamiere. Sentì del caldo lungo le gambe. Si era pisciato addosso. Ma questo non lo raccontò mai a nessuno.Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-34814958214123534252019-09-01T19:27:00.000+02:002019-09-01T19:27:14.766+02:00Settembre, quell'ombra gigante<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/CY-lM89GglmHknRefbekrj2tXtqU3aYoa3ktJjp1zOjXtyLZbl6ClEz75W5tYN1-se08GDQmH4KNgjbre-nQ3gCUHMVyF9iPOD_OErBnaumEETAjb9e5o6iheQpGWl0_PQYJOdSmHxSf6JR6jGDYqS-IMLLv2mn8sIFQ_l2McKv7yH7kHDDFY_j6MR077kw3H6zFC5SepQceaFnSiX839xNj5k9rNqHfi6oHF7T3iStOp8Z1c70m5it6y8FYPeS1F2oIaH9nFD_Kl0cBzOsgX1P2HMbtgsroFriGiiOF5rOh03Uq1T5Ql5LZe4ryYrcC4UzMrMJD_MAq60ML1sMi6nTlKE_JcJG03MjTma47U6jXfbtaMITPEAkbkF2Y3JQTutQ-S-3z-T70D8CNkdpzvwJC6GVeLj27r-2ZS-wwyayF-_Qpu6GsZy-omISvFyTraksJHhiZ51TrubG7Mzgh0lyPFV1NbqY8DC8CdwnFZHy0Ex9oV02PveHxN1yPk68ucT2nHkZdTFpJnlu5_W4LMIQUIpIWnMNSPQdz_qifubwvpM3dSvp9zo1JRg-crdaj_cJ0TED5ldXUj1CMzud8RlFNistHZkPQyaLMkUeZLYhDaj3FHkDgMrJDVQ_RQl1kJ7Cxg52ROzwzDKbN6mhKPaMLMUPJqybac28nKhQ-x44Tb0-HyWIihiMBYPkCW6gYW51CkbULfl0sHuMSGvSWY8waPkB8KlUV_eG7DYZT7Jbq9VoS=w1667-h938-no" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://lh3.googleusercontent.com/CY-lM89GglmHknRefbekrj2tXtqU3aYoa3ktJjp1zOjXtyLZbl6ClEz75W5tYN1-se08GDQmH4KNgjbre-nQ3gCUHMVyF9iPOD_OErBnaumEETAjb9e5o6iheQpGWl0_PQYJOdSmHxSf6JR6jGDYqS-IMLLv2mn8sIFQ_l2McKv7yH7kHDDFY_j6MR077kw3H6zFC5SepQceaFnSiX839xNj5k9rNqHfi6oHF7T3iStOp8Z1c70m5it6y8FYPeS1F2oIaH9nFD_Kl0cBzOsgX1P2HMbtgsroFriGiiOF5rOh03Uq1T5Ql5LZe4ryYrcC4UzMrMJD_MAq60ML1sMi6nTlKE_JcJG03MjTma47U6jXfbtaMITPEAkbkF2Y3JQTutQ-S-3z-T70D8CNkdpzvwJC6GVeLj27r-2ZS-wwyayF-_Qpu6GsZy-omISvFyTraksJHhiZ51TrubG7Mzgh0lyPFV1NbqY8DC8CdwnFZHy0Ex9oV02PveHxN1yPk68ucT2nHkZdTFpJnlu5_W4LMIQUIpIWnMNSPQdz_qifubwvpM3dSvp9zo1JRg-crdaj_cJ0TED5ldXUj1CMzud8RlFNistHZkPQyaLMkUeZLYhDaj3FHkDgMrJDVQ_RQl1kJ7Cxg52ROzwzDKbN6mhKPaMLMUPJqybac28nKhQ-x44Tb0-HyWIihiMBYPkCW6gYW51CkbULfl0sHuMSGvSWY8waPkB8KlUV_eG7DYZT7Jbq9VoS=w1667-h938-no" width="400" /></a></div>
<br />
Mi pare di averlo già scritto altrove. Per me Settembre è il vero inizio anno. Tutte quelle cose dei resoconti, tirare linee e fare somme, ecco quelle, mi vengono meglio (e naturali) a inizio Settembre che a Capodanno.<br />
<br />
Non scrivo qui sopra da tanto (troppo) tempo. Anche questa cosa l'ho già scritta in un altro post. Credo circa un anno fa. Quindi adesso mi scriverò addosso, ne ho voglia (bisogno?) e quindi lo faccio.<br />
<br />
In questo calendario "pinellus" (con anno che quindi parte da Settembre 2018 e si conclude ad Agosto 2019) sono accadute tante cose che possiamo derubricare facilmente alla voce "vita di professionista di mezza età con moglie e figlie adolescenti". Il lavoro in questo periodo della mia vita è diventato abbastanza totalizzante con molte più responsabilità e con la ferma determinazione di creare lavoro anche per altri. Diventare ricco non è nelle mie corde, sono troppo fesso. Però ho capito che il mio lavoro può creare lavoro per altri. Ed è l'atto più politicamente rivoluzionario che sto mettendo in atto in questo periodo.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<img height="225" src="https://lh3.googleusercontent.com/KNg6mKP8BHIOk4WXCD8dNLeGXbVlbLQk1ouYbqz2boLy_k2l44noPIYSnJroR7rYVQMzCTpLw_wZ1o_k7uNulnUQH2lIrMY29GkTFrutIAvN7Iz651FBy_0Hi1swJwvZ5y6tmbtear9U69YzbZTVTjEu3OY-xCBIVyewBF77AtzrSNrMQ3cMwndnfsSXIii8jspmBNLHBYC5pN3hQxFVNnIFHR7MewVolQNsiVeHnOC6pVA1cataKkSXKUgOt6GdbfEFi2pxTxNvTJS3UAYqJE25xa09F9VUL20aR-KmIRKJFJzBTjt2I7g8EjSjVbgsyavDrRYph6MYieQOo6X9IpoSa17GjSSdYQkP2YvWZJreghbjV3bK4wS7z3KuRj4OtewewmSe9kDjNjch-Pj_l6UU92TE-t-AhMb3D1MSFRy3grsxlBHJ_07C-nlKmRdwWSDhim1N_9469g1F_SKhIuGRWe8WbDSyQQUEX6pnvsbWnC63IBux-bThibLseT7nJBxUVC3DYbW5DSaTvVMOF8sqKWU6YBBFrHClIFZotnIcKY368DZWhJ8skVVzi01xpiKlFEs5hyVdc-fG2yKSp6T7pejmBQVz19cdgD8tiLBGXtK4VaQyzW_Uh5RQCUEDGBtgBg2Pq3HuK33HURBETQT6xw2gjJWlK0GPMvrT27McbVTV7rgOzXvIlCVJND1LlMR2UjsREqbqZCxoekj1tcDfuSz7-9hwfjIZ-0xiQLS9BIpF=w1667-h938-no" width="400" /></div>
<br />
Ho inoltre riflettuto che se fondassi un movimento politico con al centro le problematiche della gestione dei "Genitori Anziani quando ormai hai una tua vita", potremmo agevolmente arrivare ad un buon 45% di voti. E quest'anno del calendario "pinellus" è stato caratterizzato proprio da tanti problemi in questa sfera. Quindi un anno a contatto con la Sanità Pubblica, corsie di ospedali e sensi di colpa (quelli che vengono quando decidi di fare qualcosa per te e alle tue spalle c'è un'ombra gigante che ti sussurra in un orecchio "papà e mamma stanno da soli a casa e tu non li vai a trovare da settimane, sei una merda!").<br />
<br />
Sono quello che vota i partitini del 1,3%. Quando vedete in televisione i risultati elettorali e ad un certo punto arrivano queste cacatelle che uno dice "ma chi è lo sfigato che vota questi partitini??". Eccomi. E ci tengo anche a dire che voto questi partiti residuali anche senza convinzione, quasi col naso turato. Sì, ho le mie idee e la presunzione di avere ragione. Voto chi mi possa rappresentare.<br />
Ed ecco un altro dramma: "La solitudine di chi non sta né con il PD, né con Salvini e tanto meno con quelle merde del M5S ma viene necessariamente incasellato in uno di questi schemi".<br />
Uno dei grandi mali di questi tempi è proprio questa semplificazione nella visione della società portata ai vertici della politica.<br />
Motivo per cui ormai discutere di politica mi annoia e lo trovo squalificante.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<img height="225" src="https://lh3.googleusercontent.com/pQeNj9hyhDEfp1QRHo8seW_GSqPBw_bZrKprN3RvFa6fqn_Q6d7AYME0b044Ctb_xkOSEG5XjGGM8udIKsD5RQfEZD43EoGjQnIVtvfUVcR_Qr7-QFt6kqfc9Z1oeieTt8t1dzBghziqbCc2vtpFx3gvGlYGoUat55xLid-c5I5RhkrPnaY2Fc83C1GSpQjDP4WJu1aIfePtwz9TLwMcnNOdNKkT5-Aw-9T47drVSqW2wYgXmOmga4iKi-H9HxWBJHGhomk2tpjFJAqQQO9vdptxjllgOf7bqUpFPRQjmgqMEjBwj2XTwL7AMDp9GGLaF9EOHMo574KpyX5CCPyT_baKNgVFC1A3MQvmt-6UR4MXrAy9zVpxW57VgigTqBKSvcpGBqRm5IzLD4qZK03MWtRyg8FaACNXG6ATaU1aTA3plUD8WdE7ca2F99zr03XWvHjEPbY7k8JCUm42I8kbDHr47OcVEHfdbeDNWv4AUyHN_ganVguFaovsB0L7zWdXxDdxGpnyX43R9IcJmTAYXIiqRZvC8DR39f3OIWdGDsUNwuLRsgP_Q7bFdsdNVqebo9kbPuiINkG5Skm-u5py1cC8Q2KYATXUx2uLpE_WoccrK_Ck18Suzn-ScO9G4cZydfw5Um8LlFVFou5QHGy1D1KdF5oS7U7hoqcE6nb7BpbHpUWkMhnmKIg=w1667-h938-no" width="400" /></div>
<br />
A Barcellona ho iniziato a ripetere alle mie figlie di considerare seriamente l'ipotesi di immaginare un loro futuro in questa città.<br />
La qual cosa fa di me un vecchio disilluso che non manca mai l'occasione di ribadire quanto faccia schifo il nostro paese paragonato ad altri paesi europei. Però poi penso che se loro andassero via, a Barcellona, io e Nina rimarremmo da soli qui ad alimentare quell'ombra gigante dietro ad ogni figlio. Ma tanto io e Nina in vecchiaia abbiamo progetti Hippy, da girovaghi. Non dovremmo (e non vogliamo) essere una zavorra per le nostre figlie.<br />
<br />
Ma poi spiegatemi una cosa. Vedo che vi state (voi altri) riempendo di tatuaggi, alcuni cattivissimi, altri con frasi lapidarie, in alcuni casi si vede la mano di veri "scarpari" (un Che Guevara che pareva Alvaro Vitali). A conti fatti la vostra vita è quella che è, anzi, nella maggior parte dei casi l'effetto è quello di somigliare verosimilmente ad un parente stretto dell'organo riproduttivo maschile.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<img height="225" src="https://lh3.googleusercontent.com/ehtfoJS-mjzp2ugoLQIcBH83bQ32q_cvfT7zPOVTU3dkgZNyQwd0PEWMyQVD76nBM5_K9IsdO-SHSZUCxC9lIMB94E23hDj58htEvJgpfW8-6tsUwVqUdCvRX3ZgeB6ey_2FsOVf9T_klpk24Zp8LUYhefnwdhw-ezC3QhdxRYPw4ioVABb11qdKLrBF8o6GHt_f_mcUjYBGUK6iTphmQ5hdVSm1Rg63DTUSr-Mt5dcq1dBM18de4T9v-j_4QggHYnvee45eIsO_SpVwxcl2OownpPNyz9kIbbCKFHeEFNVg0k7ZCS2TyhQg_zD0qfwWXu_gpJIyR0Pq6S6Ya5oqeY0zPrXxX1i6JAa2JqxoiNY26hgsLxkisMA1uHxTleeHFCsah5DwszHUtbs2k1daUfcj6ECQgJ9YLz5usctxC9DLYUsmU4tDPUbx88bUq1xev8pZ0ntzfqNeyQoZc_Sd7L3Wk6tZ2iTIrz1jLDA0QF8yETS74WphqPil2JfTcSlL2Rh0ytuvxXVug4sBAon1y99Tg3GG0pyvIHLZlIzvcrptIoL-tX2VTdrLeYpb0KpRwWB8-HaoZBJImy5F3jqPeFiTej0ByVF8baWtKXk7r6OB3G7gsGfB_1hgtLRVpk0i4pcig1HATov8mfCOXhXBjbBLhTf_2yihmMSvnCZi9eP36ibR9lRyXsA=w1667-h938-no" width="400" /></div>
<br />
Io e Nina siamo quelli che mettiamo i feltrini sotto le sedie.<br />
Hanno scoperto una correlazione tra il mettere i feltrini sotto le sedie e l'essere un buon pagatore.<br />
Ci abbiamo riflettuto su questa cosa e deve aver a che fare con la propria concezione di stare al mondo. Tendenzialmente noi cerchiamo di non arrecare problemi o disturbo ad altri. Quando scendiamo in una delle splendide calette di Scopello, alle volte torniamo su portandoci appresso non solo la nostra immondizia, ma anche qualcosa abbandonata da altri.<br />
Il me stesso ventenne mi avrebbe preso a botte per quanto sono "precisino".<br />
<br />
Le responsabilità. Ecco l'altro fardello. Quello che ad un certo punto capisci che non puoi evitarlo e devi portatelo dietro la schiena. E camminare. In salita. Col caldo. E che sfaccimma!<br />
Responsabilità. E Sensi di Colpa. Quel partito di cui sopra lo potremmo chiamare così.<br />
Responsabilità e Sensi di Colpa.<br />
Il manifesto di noi quarantenni nella gerontocrazia italiana di inizio 21° secolo.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<img height="225" src="https://lh3.googleusercontent.com/1v_AZ2UU9gcPIj6J0pdtx7yTcH4pCECBZ5L9pMGyNtsGPOLsHe4LR_xT676E5aVpbCmbR9qoKj4NE_Jm9eVAeOtLgfOnCiSyo25eqX9gCv8D7CuIT2N6D9XIJUFRuepIoclO3SUBCI0ltmHNSNkbGrIdRPJLGdb3cGzdpNlsFDS0--N9UwcOQ46j1baX7DcIm-wYT2PDaSUnZEDrcMhtMk2pvELR33OWw9ddAKpumx_Vf4Y2Juow4G9rfiU6TMbd3a4ll8sVbGfjpfU-CLefE_hrjEGXBX6i_hcq_o-fr_TM9a-MfJJJ3Q-b4xdbMvUV21Y4i5I6X3SD6ynsExp7YzDS2N19uaYaDPqxg7zCxOryQ9oysCOldyFndMVtRewsGvH6OhDG4ALL553U6N7ZYQSzUsmHuCbrtqSWIuoAptxAbZz7mAiHAdu9-57UA7VKYfoj15E9ycYPFWmtjvTOahe1cisnYQnpmbQhaHa9p1u5P1j8JX4AGv24K5NJeW6ohKf_whpTA305DqRf2W1boUmd4yfNffygqm-ZK4wml5zbgsXg7jdz6XBlpL528ByWqpfPP9WiMLdXW8q-xZ7c6bgeTzoAxMTXv6wZpMPSuGd_ZtzefolB5cBT2eUPTuVxCfHHpPw-DCUVd6qFlG-5L7okgak4J9ppbB7ca_1KTT2qi0C3-2jSR4U=w1667-h938-no" width="400" /></div>
<br />
Dite la verità. Quest'ombra gigante dietro l'avete anche voi. Vi parla ogni tanto. E vi dice che siete fuori tempo, da sempre. Sempre in ritardo. Perché quando avete capito le regole del gioco, qualcuno passa e le cambia. Perché toccava a noi da venti anni. Ma ormai siamo vecchi e quindi amen. Che avremmo dovuto mettere le città a ferro e fuoco per reclamare giustizia e pretendere il nostro futuro. Ci siamo persi a riflettere noi stessi nello specchio. Bellissimi. Con quella scritta a inchiostro sull'avambraccio "Never Give Up".<br />
<br />
Massimo qualcosa lo aveva intuito, secondo me. Massimo è stato il mio professore di Sistemi Informatici alle scuole superiori. Quando ci faceva lezione e ogni tanto divagava sul mondo, ci esortava proprio a non accontentarci e a lottare, che stava cambiando il mondo (già allora, anni 90). Massimo era uno di quelli che sognava un mondo migliore. E spesso l'ho rivisto in vari incontri tra uomini sognatori. Sempre bello rivederlo e poterci parlare.<br />
Ho saputo la settimana scorsa che Massimo è morto. Dopo una lunga malattia.<br />
<br />
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<img height="225" src="https://lh3.googleusercontent.com/NhB4JRcZyigC86HmaMzq5XPktSY4VFtE3OZCSTOTBMBw0EcsNKA0TEjiycTtRnLu8PED0XYlhArFuGIHd-mqBp5vr6Mv_zC2QoD3gc0ZGt0OknHtIdP-0c5eZd9RwjvwB0aKn-YTaDLB5Z6Sc6bj6uLCuF2paJxbR_VGHikdgNdRk0kP-OLOqZKSxbVd5UNVCnA_7yXbS5K4K3hjG8Pr-ru4dKQEaZt3Os1WjBQyfNJTkCYMFI3cs1C9jgowNAupBP_NeNiyAjM6Bb6vDF5H91gBtzVUuCfJy35jSWRj-MuiiAYfn4hHLoQvyTl5wbcs-DYyNA_E6xCXcIOLpGTfYw3slP0MPYxQn-wi4NdwmBbdiYC8JjCyXBTSrastKossMgHFVf_peCdnGHLVXu_VqTNkD9ulPlfoC-dQKi8Nk55pna_n1NbhJBcIepoPZ6bawYFCQu6A_SLtRqd0lvlmP03TNpypHFGKci5d2_Vh6tOYHuKJRDhA6lRPTo2yV2VbH9uUUfuLF6nzHqEqdVkLBkW0K6qSikrnqyoqjdLOCV8RU-ZTHWh0N6m-TCJqE4nEEAkmQWEhpzO14mjkB2I0d1E4k1NOJlilwzzmcYU9I4TvowlrQ2MLa2lFryTQMX7eQ83AShkrpEHaIxB9cC7og6Se-E2iDmqgiUt4Sij1opL8-QWOsqEKgSE=w1667-h938-no" width="400" /></div>
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Adesso scusatemi, devo continuare la salita.</div>
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Potete passarmi quel fardello lì? Quello, sì. Quello enorme e pesante.</div>
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Io vado, ci si vede alla prossima sosta.</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-87384331226466679682018-12-09T20:15:00.000+01:002018-12-09T20:15:10.458+01:00L'essenziale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-sJ_gQ_e2AAo/XA1pjvRVDUI/AAAAAAABA84/UPPSQFnRjXEnslWgv27Y_pbhWPPWeeB3gCLcBGAs/s1600/01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="600" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-sJ_gQ_e2AAo/XA1pjvRVDUI/AAAAAAABA84/UPPSQFnRjXEnslWgv27Y_pbhWPPWeeB3gCLcBGAs/s400/01.jpg" width="400" /></a></div>
Piede sinistro, poi piede destro. La mezza luna rotea verso sinistra. La tacca si ferma. Ridiscendo e poi risalgo. Confermato, ho perso un altro chilo. La bilancia conferma quello che vedo già allo specchio. Sto mangiando di meno. Sto mangiando meglio. Soprattutto mangio poco la sera.<div>
<br /></div>
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L'inizio è stato anche abbastanza casuale. La Bionda che fa i compiti, scienze. Mi dice che sta studiando l'indice di massa corporea. Papà, lo vuoi fare? Certo. Altezza, peso, età. L'imbarazzo di risultare "al limite dell'obesità". Porca miseria, in effetti non è proprio un periodo di forma, ma leggere "obesità" mi ha allarmato. Da lì è partita la mia alimentazione all'insegna dell'essenziale. E devo ammettere di sentirmi anche molto meglio, nonostante il Censis nel suo rapporto annuale, ci abbia dipinti come un paese di sfigati e falliti.</div>
<blockquote class="tr_bq">
Pressure pushing down on me<br />Pressing down on you no man ask for<br />Under pressure<br />That burns a building down<br />Splits a family in two<br />Puts people on streets</blockquote>
<div>
Che poi mica ci voleva il Censis per capirlo. Basta guardarci, vecchi, impauriti, disillusi e cinici. Mi capita spesso ultimamente di discutere con persone dichiaratamente cattoliche su temi quali l'uguaglianza, solidarietà e carità. Io che sono ateo ormai sembro il nuovo San Tommaso d'Aquino al cospetto del mio interlocutore cattolico che ha difficoltà nel contenere la bava dalla bocca quando si parla dei "marocchini" (variabile metasintattica che al Sud vale come identificativo univoco per tutte le genti che vengono dal continente africano).</div>
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<br /></div>
<div>
Eppure io sono convinto che le nuove generazioni sono diverse, che il problema siamo noi, cioè il cordolo dei nati tra il 1970 e il 1990. Quelli che hanno visto passare davanti agli occhi il carrello con l'arrosto, hanno aspettato il turno, ma quando è toccato a loro il vassoio conteneva un poco di olio e un pisellino spiaccicato. Questa cosa in effetti può generare ampie rotazioni di palle.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Le nuove generazioni invece di quel vassoio non sapranno manco l'esistenza e questo mi induce a credere che questo periodo di merda in cui sto assistendo a cose veramente surreali sul piano politico ed umano, non è altro che il finale di un periodo, lungo e straordinario, iniziato a metà secolo scorso e ormai giunto al capolinea. L'essenziale, quello che ci porteremo dietro da questi tempi, è solo l'amore.</div>
<blockquote class="tr_bq">
Cause love’s such an old fashioned word<br />And love dares you to care<br />for the people<br />on the edge of the night<br />And love dares to change<br />our way of caring about ourselves<br />This is our last dance<br />This is our last dance<br />This is ourselves<br />Under Pressure<br />Under Pressure<br />Pressure</blockquote>
Sì, sono andato a vedere il film Bohemian Rhapsody, mi è piaciuto e mi sono commosso. E anche perché quando cantavano i Queen io ero giovane, comunista e del carrello con l'arrosto non mi è mai fregato, stupidamente. O forse è la mia vera forza.<br /><br />(il testo citato è "Under Pressure" dei Queen)<br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/a01QQZyl-_I/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/a01QQZyl-_I?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-29424357936827031572018-11-18T17:51:00.000+01:002018-11-18T20:03:08.739+01:00Quelli di prima<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-XVDvCeD2J7w/W_GWmcTD1TI/AAAAAAAA__E/Tk9u4bnATl88auBHfGtqFl8QOHKiJHUegCLcBGAs/s1600/Battle-of-the-Bastards.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="600" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-XVDvCeD2J7w/W_GWmcTD1TI/AAAAAAAA__E/Tk9u4bnATl88auBHfGtqFl8QOHKiJHUegCLcBGAs/s400/Battle-of-the-Bastards.png" width="400" /></a></div>
Politicamente parlando, è proprio un periodo di merda.<br />
Sono portato allo sconforto non appena inizio ad approfondire. a scorrere timeline sui social, discutere con colleghi di lavoro, clienti e amici.<br />
L'altro giorno parlando con un dirigente di un'azienda pubblica, mio cliente, che in passato si era apertamente dichiarato contro quest'avanzata populista, adesso mi dice che la sola speranza per l'Italia è Luigi Di Maio. I dirigenti pubblici, si sa, fiutano la direzione del vento prima di chiunque. Io ho abbozzato, salutato e ho abbandonato la stanza avendo nella testa una di quelle scimmiette a carica con i piatti nelle mani che suonando gridava "La sola speranza per l'Italia è Luigi Di Maio!!".<br />
<br />
Roba da farsi venire gli attacchi di panico. Come sabato scorso al banco carni del supermercato. Mentre sceglievo la tracchia per il sugo, odo un mugolio. Mi volto a sinistra e mi accorgo che la signora accanto a me è in lacrime e trema. Le chiedo se va tutto bene, domanda retorica del cazzo, è evidente che non va bene nulla. Infatti lei conferma, scuotendo il capo e iniziando a piagnucolare. Le prendo le mani e cerco di darle sostegno. Intanto chiedo aiuto al tizio della macelleria che mi dice di farla sedere su un bancale di tonno in scatola. La signora si siede e io accanto continuo a tenerle le mani. Signora, si sente male? Un calo di pressione? No, la signora mi sussurra che è un attacco di panico, di non preoccuparmi che tra poco passa e che ormai lei ci convive da più di dieci anni. In effetti dopo un paio di minuti in cui parliamo delle solite banalità e dell'importanza della respirazione diaframmatica, lei si alza dal "Tonno di Spade" (battutona) e riprende la spesa come se nulla fosse.<br />
<br />
Ho divagato. Ero arrivato agli attacchi di panico. I miei, attacchi di panico, che non arrivo alle lacrime, ma la sensazione è di impotenza e di rabbia. Rabbia soprattutto per la consapevolezza di essere nato nel peggior periodo possibile. Di aver vissuto i miei trent'anni nel pieno di una crisi che manco il dopoguerra. E che il dopo crisi si sta rivelando un incubo che alle volte rivedo la Germania degli anni trenta.<br />
<br />
Voi penserete che questo mio stato emotivo sia dovuto all'allegra armata brancaleone di quei cialtroni del Movimento 5 Stelle sommati alla Lega di Salvini. No, loro sono una conseguenza, fanno il loro lavoro di deficienti e di odiatori. E lo fanno bene. Molto bene.<br />
Il mio problema è pensare a chi li fermerà e come. Con quale arma politica si potrà terminare questo incubo.<br />
<br />
Uno dei ritornelli più gettonati e utilizzato per difendere gli attuali governanti dalle critiche è il seguente:<br />
<br />
"Ma perché cosa hanno fatto di meglio Quelli-Di-Prima??".<br />
<br />
Ed hanno proprio ragione. Perché se Quelli-Di-Prima (da adesso in poi QDP) fossero stati bravi, mica la maggioranza degli italiani era così stronza da non votarli più? Ed è proprio qui il punto. QDP stanno ancora lì. QDP sono quelli che pensano di poter offrire la soluzione al problema, quando il problema sono proprio loro. QDP non mollano. QDP invece di far avanzare i ventenni e trentenni di oggi, stanno ancora a chiedersi come sia stato mai possibile che la gente non li abbia votati.<br />
<br />
Ecco, io ormai ho preso coscienza che alla soglia dei miei quarantacinque anni, la mia generazione è stata massacrata, umiliata e che non serve più ad un cazzo. Avanti i nuovi, vi prego fatevi avanti. Io per quanto è di mia competenza vi aiuterò in tutti i modi a venire fuori, sarò la vostra levatrice.<br />
Ad un patto, però. Che vengano spazzati via QDP.<br />
Vi aspetto ragazzi, seduto su bancale di tonno all'olio d'oliva.<br />
Espira, inspira, espira, inspira...Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-58885742806884308472018-11-04T20:31:00.000+01:002018-11-04T20:31:42.757+01:00Cittadini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ug9E-ZYohBc/W99IzLMCgTI/AAAAAAAA_T8/P43hQqh_6ow5eaYVSMze6YSpGbLznGN7wCLcBGAs/s1600/Medioevo.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="221" data-original-width="665" height="132" src="https://3.bp.blogspot.com/-ug9E-ZYohBc/W99IzLMCgTI/AAAAAAAA_T8/P43hQqh_6ow5eaYVSMze6YSpGbLznGN7wCLcBGAs/s400/Medioevo.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
Non scrivo da molto tempo qui. Preso dall'ormai compulsione social, ho perso l'abitudine di raccogliere i pensieri e sistemarli in questo posto. Posto che è stato da sempre il luogo del ragionamento.<br />
I blog sono morti, dicono. In parte è vero. Quindi se stai leggendo queste righe sei un abitante del cimitero delle tecnologie, guarda lì c'è la tomba di ICQ, accanto a quella di Windows Live Messenger. E tu stai davanti all'enorme tomba dei blog.<br />In verità quello che è morto è il seguito dei blog. I lettori adesso stanno altrove e non sono manco più lettori. E allora, forse, questa cosa un poco di nicchia, può tornare utile. Tipo stanzetta appartata durante le feste.<br />
Insomma, nonostante l'hype vorrebbe di seguire i lettori, faccio spalluce e cercherò di rianimare questo cimitero.<br />
<br />
Dal mio ultimo post datato Marzo 2018 con tema profetico, ne è passata di acqua sotto i ponti. Alcuni di questi ponti non ci sono più e l'acqua in questi giorni sta spazzando via tutto. Con violenza. Tanta violenza.<br />
<br />
Da tempo, osservando le misere sorti del nostro paese, intravedo un tratto comune distintivo. La violenza. Dai rapporti sociali, sessuali, economici fino ad arrivare a quelli politici.<br />
Ad esempio la comunicazione politica, estremamente polarizzata, riporta ormai un frasario ed una estetica di pura violenza. E quando parlo di violenza non mi riferisco di certo alle sfanculate o ai "me ne frego" o alle derisioni. No. Parlo proprio di parole entrate ormai nel lessico di tutte le forze politiche.<br />
<br />
Quella che in particolare io personalmente odio e credo sia una fonte di pensiero violento è la parola "cittadino".<br />
Cittadino nell'accezione odierna definisce uno status di diritto acquisito per nascita.<br />
<br />
Cittadino ergo sum, verrebbe da dire.<br />
<br />
Una prospettiva non più partecipativa, ma di rapporto giuridico tra cittadino e Stato. Sono cittadino italiano e in quanto tale lo Stato mi deve riconoscere le mie prerogative. Chi è fuori da questo status, semplicemente non esiste.<br />
Che è poi sintetizzato nel mirabile (e violentissimo) "Prima gli italiani".<br />
<br />
Lontana è in questa prospettiva, l'idea della cittadinanza attiva, ovvero del valore e dell’importanza dell’impegno civico e della deliberazione collettiva riguardo a tutte le questioni che concernono la comunità politica, che definisce, questo sì, uno status di diritto.<div>
E badate che non sto parlando di quella buffonata di democrazia diretta messa su con un sistema bacato con consultazioni clownesche. Intendo la cura, signori miei.</div>
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La durissima opposizione sulla proposta, per me sacrosanta, dello Ius Soli, fa capire quanta violenza oggi c'è nel concetto di cittadinanza. L'odio contro gli immigrati, non cittadini, e per questo privi di ogni diritto di dimora. I bambini di Lodi, figli di non cittadini e quindi non meritevoli di sedersi alla mensa con gli altri compagni di classe figli di "cittadini italiani".</div>
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Per finire, approdiamo al Reddito di Cittadinanza. Anche qui, un diritto acquisito e non estendibile ad altri, arma politica di contrapposizione ai soldi stanziati per organizzare l'accoglienza degli "altri".<br />Aiutiamo chi fa parte della bottega. Che gli altri si freghino.<br /> </div>
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In uno scenario di sempre maggiore alienazione dalla partecipazione e dalla cura della cosa pubblica, quale sarebbe questo diritto. Chi è il cittadino?</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-17857984983916529712018-02-06T11:20:00.001+01:002018-02-06T11:20:37.031+01:00Il Cliente, fino al 4 Marzo, ha sempre ragione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-2l6knrbxbZo/WnmA2VtJ6DI/AAAAAAAAsdg/oPEwCRMFWeM9DmLmYPsiePz8HVjyR4fGQCLcBGAs/s1600/7c4f9d4ef3d839207dcdf814a6630d47.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="304" data-original-width="457" src="https://1.bp.blogspot.com/-2l6knrbxbZo/WnmA2VtJ6DI/AAAAAAAAsdg/oPEwCRMFWeM9DmLmYPsiePz8HVjyR4fGQCLcBGAs/s1600/7c4f9d4ef3d839207dcdf814a6630d47.jpg" /></a></div>
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Ancora devo capire qual è il merito di tanti nel professarsi italiani e, di più, esasperati tanto da auto giustificarsi per atti di violenza contro altre persone che non sono italiane.</div>
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Ed è tutto un comprendere, un si-ma-però, un giustificare. E nessun personaggio istituzionale che dica con fermezza che quello che è accaduto a Macerata, ma più in generale quello che sta accadendo in questo paese da qualche anno, è una deriva fascista. Esiste la parola, usiamola. Fascismo.</div>
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Stiamo rivivendo quella stagione di mollezza intellettuale, affaticamento della ragione che può </div>
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permettere a qualcuno di giustificare un ragazzo che va in strada a sparare a degli africani.</div>
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Ma cosa siamo diventati? E' mai possibile che ormai l'unica azione politica dei partiti e movimenti in Italia è di assecondare il proprio elettorato?</div>
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"La gente è esasperata", "gli italiani non ne possono più" e così si giustifica tutto e arrivano ministri di partiti sedicenti di sinistra che aprono Lager (sì, come quelli tedeschi che tanto fanno impressionare i vostri figli in film con pigiami a strisce visti e rivisti nelle scuole) sulle coste libiche.</div>
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Vogliamo dire senza più timore che la Lega è un partito fascista? Che il M5S è un magma di intolleranza e violenza incanalato verso le istituzione ma che ammicca pesantemente alla xenofobia dilagante? O dobbiamo continuare a citare Voltaire a capocchia e fregiarci di essere sinceri democratici quando qui ci sono partiti paramilitari organizzati che cavalcano quest'ondata di intolleranza e razzismo?</div>
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Dire "si però la gente è esasperata" ha la stessa valenza di quelli che "aveva la minigonna, ora si lamenta pure dello stupro?".</div>
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Il Cliente non ha sempre ragione. La politica non ha il compito di essere il genio della lampada con "ogni tuo desiderio è un ordine", abbiamo una base fondante come comunità che parte da eventi tragici e queste basi devono essere inamovibili e non negoziabili.</div>
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Gli atti fascisti sono da condannare senza alcuna esitazione. Il ragazzo di Macerata è un fascista. I partiti e i politici che inneggiano al nazionalismo, alla xenofobia e giustificano la violenza, sono fascisti.</div>
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E in quanto tali vanno denunciati, depotenziati ed eliminati.</div>
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Sempre se ne abbiamo ancora la forza (o voglia?)</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-20553093096474141842018-01-19T11:24:00.002+01:002018-01-19T11:24:54.023+01:00Scusami, Stephen<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-nubEctfGQVE/WmHG4Wlu1sI/AAAAAAAArWg/0iXqPBFld2AewzIm5ZSDjdCb4WZhUpl-QCLcBGAs/s1600/king.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="316" data-original-width="600" src="https://1.bp.blogspot.com/-nubEctfGQVE/WmHG4Wlu1sI/AAAAAAAArWg/0iXqPBFld2AewzIm5ZSDjdCb4WZhUpl-QCLcBGAs/s1600/king.png" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Faccio pubblica ammenda. Avevo sempre considerato Stephen King uno scrittore commerciale, roba di genere alla stregua dei romanzi Harmony. Poi un giorno un collega di ufficio (Dario, grazie) mi passa un ebook, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cujo">Cujo</a> dicendomi di fidarmi di lui, che è un gran libro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con quintali di scetticismo inizio la lettura e già dopo le prime trenta pagine devo ricredermi. Il libro mi prende subito, scritto sapientemente e verso la fine ho le palpitazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Va bene, forse sarà stato un caso. Allora verso fine ottobre del 2017 decido di levarmi ogni dubbio su King. Inizio la lettura di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/It_(romanzo)">It</a>. Non facile, un libro enorme (e con i miei ritmi di lettura l'ho finito a metà gennaio 2018).</div>
<div style="text-align: justify;">
Credo che sia stata una delle esperienze più emozionante e coinvolgente. Difficilmente potrò dimenticare i personaggi, le atmosfere e il paesaggio. Io i "Barren"li ho visti, ho sentito l'odore degli scarichi, il rumore del Kenduskeag, ho visto le strade di Derry e le sue case. Perché It è un libro sull'età più bella della nostra vita e sull'amicizia. Ed è stato come rivivere le mie estati dopo i dieci anni, piene di giochi, avventure e di cose mai dette ai genitori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Bill, Ben, Bev, Eddie, Richie, Stan e Mike, il "Club dei perdenti" contro la banda di Bowers. Il mio preferito, il giovane nerd Ben "Covone" Hanscom, grassoccio e segretamente innamorato di Beverly. Poi, sì, c'è It, il mostro che si ridesta ogni 27 anni e che uccide i giovani di Derry. Ma il bello di questo romanzo è che anche senza il "mostro", il tutto resta in piedi.</div>
<div style="text-align: justify;">
It è alla stregua di film come i Goonies o di Stand By Me (di cui proprio King ne è stato l'autore).</div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
Quindi scusami Stephen, e grazie per questo romanzo che è prima di tutto un atto d'amore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Adesso, avanti il prossimo libro.</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-8979355344524430362018-01-18T20:00:00.000+01:002018-01-18T20:00:15.716+01:00Lettera aperta ad un BabyGanghista<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-LdJRoQC26Mo/WmDukYZ2GoI/AAAAAAAArWA/ZvitydlUNQkJtnDTu573OPh48O1aUPwtACLcBGAs/s1600/babygang.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="600" src="https://2.bp.blogspot.com/-LdJRoQC26Mo/WmDukYZ2GoI/AAAAAAAArWA/ZvitydlUNQkJtnDTu573OPh48O1aUPwtACLcBGAs/s1600/babygang.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Caro BabyGanghista,</div>
<div style="text-align: justify;">
eh tu, sì sì, proprio tu. Come dici? Che cazzo voglio? Ti voglio scrivere una lettera aperta, una di quelle cose belle da intellettuale impegnato. Come, che ne devi fare? La leggi e poi rifletti. Ah, dici che vuoi 50 euro e il mio telefonino altrimenti mi intommi di mazzate? Mi sembra equo. Ok. Però poi mi devi ascoltare. Sì, faccio presto che già ti ho scassato la guallera, ho capito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dicevo, caro ragazzo BabyGanghista, oggi tutti parlano di te. Non lo sai, ma tu e i tuoi amici siete diventati "Baby Gang" che si legge "bebigheng", prima eravate "bande di ragazzini" poi per far vedere che il fenomeno è nuovo hanno trovato la definizione americana. Hai presente, no? Come per le "Fake News" che una volta si chiamavano "stronzate".</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque, bando alle ciance, avete esagerato! Oh! Tutti questi ragazzi accoltellati, pestati, derubati, milze spappolate, occhi tumefatti. La dovete smettere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Noi, borghesia illuminata e perbene, però, vi perdoniamo, nella nostra immensa cultura, sappiamo bene che la responsabilità è nostra. E allora vi offriamo da oggi un'alternativa. La nostra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciate questa vita di strada ed abbracciate il nostro stile di vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi offriamo di vivere così come facciamo noi. Nel rispetto delle regole democratiche, con la giustizia sociale che ci contraddistingue. Caro ragazzo, invece di fare il criminale, pensa che invece potresti diventare un onesto lavoratore, magari i primi tempi precario o con partita iva, però con la prospettiva di poter comprarti i meglio cellulari in comode rate e iscriverti ai più frequentati social network per poter seguire e commentare i personaggi pubblici di spicco (magari quelli ti rispondono pure!)</div>
<div style="text-align: justify;">
Come dici? In un giorno se ti metti alzi duemila euro? Azz!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E invece dovresti andare a scuola! Quella bella scuola statale, orgoglio di noi tutti, piena di docenti ultra contenti di fare quel lavoro e che sono i primi motivatori e sponsor del sistema scolastico.<br />Se studi tanto e prendi tanti voti alti, se leggi tanto e sei acculturato, vedrai che un posto di prestigio in questa società lo troverai sicuramente. Perché dalla nostra parte, le regole sono rispettate. Chi sbaglia paga! </div>
<div style="text-align: justify;">
Eh? Che significa che secondo te in galera ci stanno solo i puzzafame?? Ma che dici!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho capito, te ne vuoi andare e hai già perso troppo tempo col sottoscritto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Però volevo solo ultimare il ragionamento con...sì, va bene, ti do i 50 Euro e il telefonino ma tu abbassa quel coltello.<br />Senti, ma poi quando hai tempo vogliamo approfondire quel fatto dei duemila euro al giorno? No, perché mi potrebbe interessare...</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-84288837850561195482018-01-10T10:09:00.000+01:002018-01-10T10:39:22.145+01:00Record di occupati. Sicuri?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-FohI7Att18o/WlXfNucwhXI/AAAAAAAArDE/XQ7LMGef190a887lkTbarB54UnYrotbqgCLcBGAs/s1600/istat2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="600" src="https://2.bp.blogspot.com/-FohI7Att18o/WlXfNucwhXI/AAAAAAAArDE/XQ7LMGef190a887lkTbarB54UnYrotbqgCLcBGAs/s1600/istat2.png" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
È iniziata la campagna elettorale. Ed ecco puntuale arrivare la propaganda, amica intima di tutti gli schieramenti politici. È la ricerca del consenso, baby.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'Istat in questi giorni <a href="http://www.istat.it/it/archivio/208110">ha diffuso i dati dell'occupazione per Novembre 2017</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
La sintesi da titoloni è stata molto semplice "Record di occupati, mai così tanti da 40 anni", che di rimando, adottando una semplice consecutio mentale, attribuisce tale dato all'opera del governante di turno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma andando poi a <a href="http://www.istat.it/it/files/2018/01/CS_Occupati-e-disoccupati_NOVEMBRE_2017.pdf?title=Occupati+e+disoccupati+%28mensili%29+-+09%2Fgen%2F2018+-+Testo+integrale+e+nota+metodologica.pdf">vedere questi dati nel dettaglio</a>, si legge qualcosa di diverso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In totale l'occupazione è aumentata. Ma quale?</div>
<div style="text-align: justify;">
La spinta forte è tutta concentrata nei contratti determinati, ovvero precari. Si definisce, questo, un aumento non strutturale. Oggi c'è. Domani, boh.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il segmento maggiormente interessato da questo aumento di occupazione è quello degli over 50.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ricapitolando:</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono aumentati gli occupati, vero. Sono però in maggioranza precari e pure vecchi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io onestamente in questi dati non ci vedo nulla per cui esaltarsi o gioire. Tutt'altro.</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-84913533994952899202017-07-21T17:28:00.000+02:002017-07-21T17:33:15.743+02:00In attesa che si verifichi un Accadimento straordinario<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-IL0nSMDscyw/WXIcL7kY2YI/AAAAAAAAiLs/SHanKe-PlNoeVtM339X_u1T94C11DaO9wCLcBGAs/s1600/incendio-vesuvio-3-5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="225" src="https://4.bp.blogspot.com/-IL0nSMDscyw/WXIcL7kY2YI/AAAAAAAAiLs/SHanKe-PlNoeVtM339X_u1T94C11DaO9wCLcBGAs/s400/incendio-vesuvio-3-5.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Quelli erano quattro giorni di pioggia a Napoli. Li raccontò in modo superbo Nicola "Nick" Pugliese.<br />
La pioggia. Quella che da queste parti manca da circa sei mesi. Fa caldo. E ci siamo accorti che il Vesuvio aveva (aveva) degli alberi. Tanti. Li abbiamo visti in cielo, sublimati in denso fumo bianco. Ci siamo ricordati che il Vesuvio è un Parco Nazionale. Che c'era l'Oasi degli Astroni. Natura protetta. Poco e male.<br />
<br />
L'angosciante constatazione del "collasso di quelle protezioni materiali e culturali cui si affida una comunità per difendersi dalle forze che la minacciano". Emergenza, sempre e comunque. Siamo tanti, e non sappiamo (più?) come stare insieme.<br />
E questo caldo manco aiuta. Fiacca il fisico e la mente. Che viene voglia di abbandonarsi al caso.<br />
<br />
Ma perché non piove? "Deve" piovere! Un segno dal cielo. Lo sguardo verso l'alto, o puntato in uno specchio, occhi che si fissano, come quelli di Andreoli Carlo mentre si rade «perché lui sapeva bene quanto fosse attaccato alle sue pietre, a questa vita desolata e grigia del mare in ottobre»<br />
<br />
E poi, arriverà la pioggia a placare quest'angoscia, a pulire aria e terra.<br />
«E la finzione allegra del fatto collettivo si era trasformata adesso in dura constatazione di solitudine. E questo restava, della città impagabile, questo soltanto, e l’ombra d’un passato scolorito e la retorica che pretendeva di essere poesia, e nulla, e nulla, e quale città diversa avrebbe vissuto un giorno?, quale città?»Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-66904108161662186732017-07-07T23:02:00.000+02:002017-07-07T23:02:22.840+02:00Castelli di SabbiaSe andate qui <a href="https://goo.gl/maps/axj13WM6an42">https://goo.gl/maps/axj13WM6an42</a> , potrete farvi un un'idea di com'era ad <u>Aprile 2016</u> lo stato del palazzo di Rampa Nunziante a Torre Annunziata la cui parte posteriore <a href="http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/torre_annunziata_crolla_palazzo_morti-2548503.html">oggi alle 6:30 del mattino è venuta giù miseramente</a>.<br />
Di seguito alcuni screenshot presi da StreetView:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VE-FZT4n_2o/WV_1RPOPkHI/AAAAAAAAhtQ/8YJO5pOzPvwg4XVL263B3z0_cUC_CW1AACLcBGAs/s1600/TorreAnnunziata01.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="626" data-original-width="955" src="https://1.bp.blogspot.com/-VE-FZT4n_2o/WV_1RPOPkHI/AAAAAAAAhtQ/8YJO5pOzPvwg4XVL263B3z0_cUC_CW1AACLcBGAs/s640/TorreAnnunziata01.PNG" width="600" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-MZpiJ8yu1Fc/WV_1Q8vsWpI/AAAAAAAAhtM/psX58EIsOE0IutU-B-BAiHpSeBYFUekzgCLcBGAs/s1600/TorreAnnunziata02.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="958" src="https://2.bp.blogspot.com/-MZpiJ8yu1Fc/WV_1Q8vsWpI/AAAAAAAAhtM/psX58EIsOE0IutU-B-BAiHpSeBYFUekzgCLcBGAs/s640/TorreAnnunziata02.PNG" width="600" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-BOkgNYNEa7M/WV_1SpEsvTI/AAAAAAAAhtc/5e7so9c0SGg5wM_R2LbD4bp_HjV-m0spACLcBGAs/s1600/TorreAnnunziata04.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="957" src="https://4.bp.blogspot.com/-BOkgNYNEa7M/WV_1SpEsvTI/AAAAAAAAhtc/5e7so9c0SGg5wM_R2LbD4bp_HjV-m0spACLcBGAs/s640/TorreAnnunziata04.PNG" width="600" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Zfq0J771CY8/WV_1Sbt3E9I/AAAAAAAAhtY/jvPgQ_HhzxskbIZNqImX64LgMyEgmqdnwCLcBGAs/s1600/TorreAnnunziata05.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="955" src="https://4.bp.blogspot.com/-Zfq0J771CY8/WV_1Sbt3E9I/AAAAAAAAhtY/jvPgQ_HhzxskbIZNqImX64LgMyEgmqdnwCLcBGAs/s640/TorreAnnunziata05.PNG" width="600" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-XxWVQSGt0-c/WV_1Rtn2_tI/AAAAAAAAhtU/cELwbsB-RMoyhPI8EI5VpMY4ad_pNmc9gCEwYBhgL/s1600/TorreAnnunziata03.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="636" data-original-width="955" src="https://4.bp.blogspot.com/-XxWVQSGt0-c/WV_1Rtn2_tI/AAAAAAAAhtU/cELwbsB-RMoyhPI8EI5VpMY4ad_pNmc9gCEwYBhgL/s640/TorreAnnunziata03.PNG" width="600" /></a></div>
<br />Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-57301418447657380172017-07-06T09:16:00.000+02:002017-07-06T09:16:31.034+02:00Prendere sul serio<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
Oggi l’obbligo contro cui ribellarsi [...] è quello di non prendere mai nulla sul serio. Il «farsi una risata» come risposta a tutto, l’essere sempre ironici per non mostrarsi mai troppo coinvolti in nulla, perché coinvolti equivale a vulnerabili, e dunque ironia sempre, cinismo e disincanto, non devi dare mai l’impressione di credere fino in fondo a quel che dici. Soprattutto, fai vedere che ti stanno sul cazzo gli «intellettuali». Risulta molto più facile se adotti l’espediente di chiamare «intellettuali» tutti quelli che ti fanno sentire vulnerabile. Chiama «pippone» qualunque cosa scrivano o dicano.</blockquote>
(da: <a href="http://www.wumingfoundation.com/giap/2017/07/potemkin/">La corazzata Potëmkin, la rivolta e i «necrotweet» su Fantozzi</a>)<br />
<br /> Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-92187321175448867582017-07-03T15:18:00.002+02:002017-07-03T16:11:43.631+02:00Mai! Non ci avrete mai! Forse<blockquote class="tr_bq">
Abbigliamento di Filini: berrettone Sherlock Holmes con penna alla Robin Hood, poncho argentino di una sua zia ricca, scarpe da tennis con sopra galosce, carte topografiche e trombone da brigante calabrese. Fantozzi: berretto bianco alla marinara di sua figlia Mariangela, giacca penosamente normale stretta in vita da gigantesca cartucciera da mitragliatrice residuato dalla seconda guerra mondiale, fionda elastica, siero antivipera a tracolla, gabbietta con canarino da richiamo e gatto randagio da riporto subito fuggito durante le operazioni di partenza.</blockquote>
(da <a href="http://www.ilpost.it/enricosola/2017/07/03/paolo-villaggio-scrittore/">http://www.ilpost.it/enricosola/2017/07/03/paolo-villaggio-scrittore/</a>)<br />
<br />
<center>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/cFSpNYvDGAg" width="560"></iframe></center>
<center>
</center>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://giffetteria.it/archivio/fantozzi-svedesetum.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://giffetteria.it/archivio/fantozzi-svedesetum.gif" data-original-height="240" data-original-width="400" height="192" width="320" /></a></div>
<center>
</center>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://giffetteria.it/archivio/fant03.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://giffetteria.it/archivio/fant03.gif" data-original-height="238" data-original-width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://giffetteria.it/archivio/gif156.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://giffetteria.it/archivio/gif156.gif" data-original-height="200" data-original-width="350" height="182" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://giffetteria.it/archivio/gif66.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://giffetteria.it/archivio/gif66.gif" data-original-height="320" data-original-width="360" height="284" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://giffetteria.it/archivio/fantozzifrancobolli.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://giffetteria.it/archivio/fantozzifrancobolli.gif" data-original-height="217" data-original-width="400" height="173" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://giffetteria.it/archivio/fantozziservili.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://giffetteria.it/archivio/fantozziservili.gif" data-original-height="274" data-original-width="500" height="175" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/9d/Villaggio_-_politica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="461" data-original-width="800" height="184" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/9d/Villaggio_-_politica.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<b>Paolo Villaggio</b> (Genova, 30 dicembre 1932 – Roma, 3 luglio 2017), <a href="http://www.teche.rai.it/2017/07/paolo-villaggio-tribuna-politica-1987/">che era serio</a>.Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-24097646084815770452017-07-02T08:27:00.000+02:002017-07-02T08:27:31.815+02:00La Messa Laica di Vasco Rossi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Ty2zCEiZS60/WViQuP04i4I/AAAAAAAAhfA/QJEiaFoN96c6IH80o9YVJ_-GV7hZ0rpYACLcBGAs/s1600/vasco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="1200" height="174" src="https://3.bp.blogspot.com/-Ty2zCEiZS60/WViQuP04i4I/AAAAAAAAhfA/QJEiaFoN96c6IH80o9YVJ_-GV7hZ0rpYACLcBGAs/s400/vasco.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Che bello Vasco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi ricorda sempre la mia stupenda adolescenza, mentre tutti ascoltavano la sua musica che di solito era in combo con U2 o Eros Ramazzotti, io e i miei amici scoprivamo roba tipo i Faith No More, Anthrax, King Diamond, NOFX, Tankard, Helloween. </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Vasco cantava Brava Giulia mentre io passavo le serate al Tien'A'Ment ad ascoltare dal vivo Contropotere, The Fuzztones, Randagi e a iniziare timidamente ad esibirmi live.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vasco Rossi ha scritto (poche) bellissime canzoni. Come tanti altri artisti. Quello che invece ho da sempre mal digerito è la sua "Chiesa". Suo malgrado, Vasco Rossi ad un certo punto si veste da santone. Andare ad un suo concerto diventa come per un musulmano andare a La Mecca. Questa cosa lo ha reso ai miei occhi insopportabile, un'omologazione da cui stare lontani.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
La ribellione borghese anni 90 in Italia passa per Vasco. L'atto più rivoluzionario che si possa immaginare nella provincia italiana è ascoltare "il Blasco", fumarsi una canna, farsi un tatuaggio e disimpegnarsi dalla politica perché è tutto una merda. Più omologati degli omologati. Ecco, forse più che il Signor Rossi, non sopporto i suoi fan, specie quelli più accaniti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
"Come? Non ti piace Vasco Rossi??" quasi come fosse impossibile o da eresiarca non gradire l'eroe di Zocca.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vagli a spiegare che sì, alcune canzoni sono proprio belle, le ascolto con piacere ma che però c'è proprio tanto di meglio e che a me pure gli U2 non hanno mai detto nulla.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Forse è quella stessa malattia di cui parlava Nanni Moretti in Caro Diario "Io credo nelle persone. Però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre d'accordo e a mio agio con una minoranza."</div>
<div style="text-align: justify;">
Quella minoranza che ieri sera se n'è fregata dell'ennesima messa laica officiata da Vasco Rossi ma che se capita in radio "Liberi Liberi" l'ascolta con piacere.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi c'è <a href="http://www.lercio.it/vasco-rossi-sbatte-lalluce-contro-uno-spigolo-e-incide-il-suo-nuovo-singolo-aah/">Lercio che vince tutto con un gran titolo</a>.</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-51988330577006280472017-06-25T12:57:00.001+02:002017-06-25T12:57:19.206+02:00La Post Ideologia veramente ci ha liberati?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-IQ5ePlXZmE8/WU7Ns9kkMWI/AAAAAAAAhKg/50vbUMPHAdwTif_LRBnolPn-WJ3tIQIRQCLcBGAs/s1600/pisa.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="1199" height="177" src="https://4.bp.blogspot.com/-IQ5ePlXZmE8/WU7Ns9kkMWI/AAAAAAAAhKg/50vbUMPHAdwTif_LRBnolPn-WJ3tIQIRQCLcBGAs/s400/pisa.PNG" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il tempo delle ideologie è finito. <a href="http://www.beppegrillo.it/2013/01/il_m5s_non_e_di_destra_ne_di_sinistra.html">Lo ha detto Beppe</a>, sarà così.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Ma allora cosa resta? Il cittadino, pare. Resta un uomo con diritti e doveri, immerso in un meccanismo meramente economico.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
La dittatura dell'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Homo_oeconomicus">homo oeconomicus</a>, un mero contabile dei propri benefici. Potrebbe essere anche una strategia vincente. Potrebbe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, barattare i concetti di "giustizia sociale" e di "uguaglianza dei popoli" con quelli di onestà, legalità e dei costi della politica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le "autoblù" come nuovo nemico del popolo. I partiti politici e i "politici" come unico ostacolo alla felicità. Eliminiamo i "politici", dicono, con la democrazia diretta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma per cosa? Per quale fine?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il dubbio personale è quello di una riduzione ad una prospettive meramente contabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se "il problema", in questo scenario post ideologico, è diventato la gestione economica e politica dello Stato, allora diventa legittima la domanda "Perché pagare così tanto la democrazia parlamentare?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma è proprio questo il problema?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed ecco all'orizzonte un nuovo soggetto "post-ideologico". Il CittadinoContabile. Esperto e studioso di voci di spesa della pubblica amministrazione. Tutto è uno spreco e tutto può essere gestito diversamente in base al tipo di problema. "Quei soldi" potrebbero essere destinati a chi è indigente. Un trasferimento economico. Lo Stato è la più grande industria del paese. La povertà, in questa visione, è quindi causata dalla corruzione dei politici e dagli sprechi della pubblica amministrazione, in alcuni casi la colpa è di chi viene nel nostro paese a cercar fortuna (complice il lassismo dei politici che non mettono le esigenze del cittadino avanti a tutto).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il meccanismo economico alla base del sistema, è fuori discussione. È dato. Riflessioni sui rapporti sociali e sull'etica dei singoli, inesistenti. Potremmo vivere felici in questa placenta del libero mercato di merci e uomini e della finanza creativa. Il CittadinoContabile non ha aspirazioni se non quella della realizzazione del proprio benessere, possibilmente senza rotture di cazzo. </div>
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<br /></div>
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Finalmente siamo liberi dalle ideologie. Possiamo affrontare la nostra vita come ci pare. Basta utopie o sogni di miglioramento. La felicità si realizza nell'istante. L'unico ostacolo è la democrazia rappresentativa.<br />In questo scenario post ideologico la comunità è superata. Stiamo insieme per mera convenienza economica. La sopravvivenza non è più un problema.</div>
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Ma siamo veramente liberi?</div>
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Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-43743290680065711072017-06-12T10:36:00.000+02:002017-06-12T10:36:18.930+02:00M5S non è locale<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-EmaI_bqJfBs/WT5MeIlCaJI/AAAAAAAAg-U/CdiFkYzfd9YpXt99PbmPSbxIwSpLlw9SACLcB/s1600/Diba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="699" data-original-width="960" height="233" src="https://2.bp.blogspot.com/-EmaI_bqJfBs/WT5MeIlCaJI/AAAAAAAAg-U/CdiFkYzfd9YpXt99PbmPSbxIwSpLlw9SACLcB/s320/Diba.jpg" width="320" /></a></div>
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Sono elezioni amministrative. Ripetiamocelo. Sono elezioni amministrative. Conoscete vero le dinamiche? Specie nei piccoli comuni lontani dai centri metropolitani.</div>
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Volendo proprio fare un'analisi, senza perdere di vista quanto detto sopra, possiamo dire che l'unico soggetto politico ad uscirne con le ossa rotte è proprio il M5S. In generale si attesta su un 10%, siamo ai livelli dei partiti ambientalisti.</div>
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Guai però a fare facili analogie con una tornata elettorale nazionale.</div>
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Anzi, il risultato amministrativo a sfavore del M5S, ci racconta della strutturazione a Eta-Beta del movimento. Testa grande, tutta collocata nelle stanze della Casaleggio&Associati, corpo piccolo e non radicato. Il partito "liquido", come molti fanatici vanno ripetendo con vanto, conti alla mano ha fatto acqua da tutte le parti alla prova della "radicazione" territoriale.</div>
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Il M5S è essenzialmente un partito di opinione che riesce a catalizzare consenso a livello nazionale o nei grandi centri metropolitani dove le dinamiche di voto diventano pari a quelle "impersonali" di una tornata legislativa.</div>
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Il grande ritorno del CentroDestra vecchia maniera (FI+Lega+Destra), che ha avuto ottimi risultati ovunque con un Silvio Berlusconi che prende voti a prescindere. Il vero voto di fede ormai è quello per lui e il suo partito.</div>
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Legge elettorale. Da non sottovalutare. Con un sistema maggioritario (quello adottato per le elezioni amministrative), in Italia si torna a ragionare per coalizioni, c'è un vincitore certo e non ci sono listini bloccati.</div>
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Poi c'è lui. Federico Pizzarotti. Che nonostante tutto e tutti, da sindaco uscente, è stato il candidato più votato a Parma e andrà al ballottaggio con il candidato del PD. Una conferma per il suo operato da sindaco e soprattutto una bella lezione per Grillo e Casaleggio (Jr.) che hanno allontanato l'unico amministratore pentastellato ad aver fatto bene. A conferma che questo movimento sarà anche "liquido" ma è abbastanza impermeabile all'intelligenza e al carattere.</div>
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(p.s. la foto del post è stata fornita dal caro Italo Mattone)</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-44959192326815644172017-06-08T21:16:00.000+02:002017-06-08T21:16:01.502+02:003° Principio della Dinamica e la Lorenzin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-IZjcZ8i5tX0/WTlJu7UT8aI/AAAAAAAAgzM/gEUioQSdOgsXGPjQV9xO4c1qnPCm1lw1wCLcB/s1600/impulso.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="83" data-original-width="384" src="https://4.bp.blogspot.com/-IZjcZ8i5tX0/WTlJu7UT8aI/AAAAAAAAgzM/gEUioQSdOgsXGPjQV9xO4c1qnPCm1lw1wCLcB/s1600/impulso.gif" /></a></div>
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Newton avrebbe osservato il tutto senza sorprendersi. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale ma contraria. E' la natura. Basta osservarla.</div>
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<a href="http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2017/06/07/news/via_libera_al_decreto_per_l_obbligo_di_vaccini_a_scuola-167471540/">Dodici vaccini obbligatori</a> per poter accedere alla scuola pubblica. E' legge. Uguale, ma contraria.</div>
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Un'ondata di vaccinismo rabbioso in risposta ad una stupidità collettiva.</div>
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Azione stupida, reazione stupida. Se poi la reazione ha la paternità del ministro Lorenzin, c'è quasi un sigillo di garanzia.</div>
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La <a href="http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/dati_Ita.asp">copertura vaccinale</a> è un problema serio, ottenerla per decreto e non con fiducia, cultura scientifica e buonsenso dei genitori, non risolverà il problema di fondo.</div>
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Di più. Ci fa riflettere sul reale stato del nostro senso di comunità e della caduta di fiducia nelle istituzioni (che il Decreto Lorenzin di certo non aiuterà a ritrovare)</div>
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p.s.</div>
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Quelli che oggi hanno generato questa ondata di sospetto e paura sulle vaccinazioni, vedrete, saranno gli stessi che in fila fuori le ASL per vaccinare i propri figli causa scoppio di un'epidemia seria, grideranno contro lo Stato che non garantisce dosi vaccinali per tutti. </div>
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Ed è lì che dovrebbe apparire Thor con il suo tremendo martello.</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-32787624294237229382017-06-06T09:39:00.004+02:002017-06-06T09:39:32.544+02:00Maledetta mano sinistra<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-vfcri6DWuqY/WTZawgMGQ5I/AAAAAAAAgsU/847Q1DvUERMFz_6bG3xV8mK1Om2-sqrogCLcB/s1600/tumblr_or3c2otAlH1qz6f9yo1_1280.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-vfcri6DWuqY/WTZawgMGQ5I/AAAAAAAAgsU/847Q1DvUERMFz_6bG3xV8mK1Om2-sqrogCLcB/s1600/tumblr_or3c2otAlH1qz6f9yo1_1280.jpg" width="600" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
(via: <a href="http://thisisnthappiness.com/post/161477840919/mifl">thisisnthappiness.com</a>)</div>
<br />Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-26538332272817995102017-06-04T17:07:00.000+02:002017-06-04T17:08:39.218+02:00Non fu vera gloria, ma una loffa.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Y9TLKmK2ajQ/WTQhaAD-YJI/AAAAAAAAgm8/yd8bqH11pfAukHCsckdVkJIJB_k7czM8gCLcB/s1600/%2524_57.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-Y9TLKmK2ajQ/WTQhaAD-YJI/AAAAAAAAgm8/yd8bqH11pfAukHCsckdVkJIJB_k7czM8gCLcB/s200/%2524_57.jpg" width="200" /></a></div>
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Vi siete comprati il capocannoniere dello scorso campionato. Aveva segnato 36 gol. Lo avete preso sottraendolo brutalmente ad una vostra diretta concorrente in campionato che non a caso, proprio in quell'anno, aveva osato guadagnare la testa della classifica per alcune settimane. Ma per chi come voi va affermando che vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta, non c'è etica e quindi non c'è manco il problema. </div>
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C'è la cannibalizzazione delle altre squadre. 90 milioni e vi siete tolti lo sfizio; acquistare un buon giocatore (che 90 milioni non li vale) ma soprattutto sottrarlo per indebolire una squadra italiana. Il bulletto che scippa la merendina di mano al compagno di classe per mettere in chiaro i rapporti di forza.</div>
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Di più. Il progetto è stato chirurgico. Il bulletto è andato a scippare la merendina (questa volta di marca bosniaca a forma triangolare) anche dalle mani dell'altra diretta concorrente.</div>
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Operazioni anche mediatiche per far elaborare in fretta e furia l'onta di aver dovuto cedere il gioiellino Pogba alla perfida Albione.</div>
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Poi, una campagna acquisti sontuosa, di quelle che fanno sognare i tifosi. Un giusto mix di giocatori fine carriera, ma dalla esperienza internazionale comprovata, e giovani leve.</div>
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La stagione riparte da uno Scudetto e una Coppa Italia. È chiaro a tutti che cotanto sforzo economico è finalizzato ad un solo obiettivo: la Champions League.</div>
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La stampa poi farà il resto, creando il fenomeno Dybala (meglio di Messi e Cristiano Ronaldo!), oscurando il gioco pessimo se non inesistente espresso da questa squadra che fa della fase difensiva il suo punto di forza, proponendo un calcio che sarà anche efficace ma certamente non bello.</div>
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Arriviamo a fine stagione.</div>
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Solito Scudetto, solita Coppa Italia. Ma attenzione. Finale di Champions!</div>
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È l'anno del triplete, si sente, è nell'aria. Impossibile non vincerla, c'è l'erede di Messi, Cristiano Ronaldo in questa Juve farebbe panchina, Higuain è un attaccante letale, arrivano botte di fortuna nei sorteggi etc. etc.</div>
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Si va in campo, Cardiff, 3 Giugno 2017. Fischio d'inizio, via!</div>
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Dybala si scopre essere ancora giovane, sicuramente un ottimo giocatore, ma scompare per tutta la partita. Higuain inesistente, sbaglia palloni su palloni e non riesce mai a superare Ramos. L'organizzazione di gioco della Juve svanisce sotto un impietoso 4-1, con il "panchinaro" Ronaldo che ne segna due e si avvia a vincere meritatamente l'ennesimo Pallone d'Oro.</div>
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C'è una sola parola che descrive perfettamente la finale della Juventus: asfaltati.</div>
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Adesso, cari, nascondersi dietro la stagione dell'ennesimo Scudetto e Coppa Italia, vinti facendo i bulletti coi soldi di papà (Exor) e andando a indebolire le altre squadre italiane (perché all'estero non vi viene facile fare altrettanto) è da veri mentecatti.</div>
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Se vincere è l'unica cosa che conta (lo dite voi, eh!) allora a Cardiff avete fatto pena.</div>
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E considerando il vostro stile, possiamo serenamente affermare che quando perde la Juventus, vince il Calcio.</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5753288531787462180.post-24723760457739997882017-06-02T22:19:00.001+02:002017-06-02T22:19:42.338+02:002 Giugno 1946<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-vhifVthQcWA/WTHH8yNOSbI/AAAAAAAAgic/Ya8lRA6bY2Yg4LP8a-sR0tm8XF3p3q1IwCLcB/s1600/Scheda_elettorale_referendum_2_giugno_1946.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="283" data-original-width="429" height="131" src="https://2.bp.blogspot.com/-vhifVthQcWA/WTHH8yNOSbI/AAAAAAAAgic/Ya8lRA6bY2Yg4LP8a-sR0tm8XF3p3q1IwCLcB/s200/Scheda_elettorale_referendum_2_giugno_1946.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il 2 Giugno 1946, a Napoli e provincia votò l'84% degli aventi diritto (prima elezione in Italia a cui parteciparono anche le donne).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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L'esito fu il seguente:</div>
<div style="text-align: justify;">
77,67% per la Monarchia</div>
<div style="text-align: justify;">
22,33% per la Repubblica</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La Monarchia che il grande popolo napoletano scelse non era certo quella Borbonica (adesso tanto cara ai più) ma era quella dei piemontesi sabaudi, quella che oggi in tanti additano come unica causa dei nostri mali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Buona festa della Repubblica (e meno male).</div>
<div style="text-align: justify;">
(fonte <a href="http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=P&lev0=0&levsut0=0&lev1=23&levsut1=1&lev2=51&levsut2=2&ne1=23&ne2=51&es0=S&es1=S&es2=N&ms=S">Viminale</a>)</div>
Pinellushttp://www.blogger.com/profile/09856044250930826974noreply@blogger.com0