2 luglio 2017

La Messa Laica di Vasco Rossi

Che bello Vasco.
Mi ricorda sempre la mia stupenda adolescenza, mentre tutti ascoltavano la sua musica che di solito era in combo con U2 o Eros Ramazzotti, io e i miei amici scoprivamo roba tipo i Faith No More, Anthrax, King Diamond, NOFX, Tankard, Helloween.  
Vasco cantava Brava Giulia mentre io passavo le serate al Tien'A'Ment ad ascoltare dal vivo Contropotere, The Fuzztones, Randagi e a iniziare timidamente ad esibirmi live.

Vasco Rossi ha scritto (poche) bellissime canzoni. Come tanti altri artisti. Quello che invece ho da sempre mal digerito è la sua "Chiesa". Suo malgrado, Vasco Rossi ad un certo punto si veste da santone. Andare ad un suo concerto diventa come per un musulmano andare a La Mecca. Questa cosa lo ha reso ai miei occhi insopportabile, un'omologazione da cui stare lontani.

La ribellione borghese anni 90 in Italia passa per Vasco. L'atto più rivoluzionario che si possa immaginare nella provincia italiana è ascoltare "il Blasco", fumarsi una canna, farsi un tatuaggio e disimpegnarsi dalla politica perché è tutto una merda. Più omologati degli omologati. Ecco, forse più che il Signor Rossi, non sopporto i suoi fan, specie quelli più accaniti.

"Come? Non ti piace Vasco Rossi??" quasi come fosse impossibile o da eresiarca non gradire l'eroe di Zocca.
Vagli a spiegare che sì, alcune canzoni sono proprio belle, le ascolto con piacere ma che però c'è proprio tanto di meglio e che a me pure gli U2 non hanno mai detto nulla.

Forse è quella stessa malattia di cui parlava Nanni Moretti in Caro Diario "Io credo nelle persone. Però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre d'accordo e a mio agio con una minoranza."
Quella minoranza che ieri sera se n'è fregata dell'ennesima messa laica officiata da Vasco Rossi ma che se capita in radio "Liberi Liberi" l'ascolta con piacere.



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