Vi siete comprati il capocannoniere dello scorso campionato. Aveva segnato 36 gol. Lo avete preso sottraendolo brutalmente ad una vostra diretta concorrente in campionato che non a caso, proprio in quell'anno, aveva osato guadagnare la testa della classifica per alcune settimane. Ma per chi come voi va affermando che vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta, non c'è etica e quindi non c'è manco il problema.
C'è la cannibalizzazione delle altre squadre. 90 milioni e vi siete tolti lo sfizio; acquistare un buon giocatore (che 90 milioni non li vale) ma soprattutto sottrarlo per indebolire una squadra italiana. Il bulletto che scippa la merendina di mano al compagno di classe per mettere in chiaro i rapporti di forza.
Di più. Il progetto è stato chirurgico. Il bulletto è andato a scippare la merendina (questa volta di marca bosniaca a forma triangolare) anche dalle mani dell'altra diretta concorrente.
Operazioni anche mediatiche per far elaborare in fretta e furia l'onta di aver dovuto cedere il gioiellino Pogba alla perfida Albione.
Poi, una campagna acquisti sontuosa, di quelle che fanno sognare i tifosi. Un giusto mix di giocatori fine carriera, ma dalla esperienza internazionale comprovata, e giovani leve.
La stagione riparte da uno Scudetto e una Coppa Italia. È chiaro a tutti che cotanto sforzo economico è finalizzato ad un solo obiettivo: la Champions League.
La stampa poi farà il resto, creando il fenomeno Dybala (meglio di Messi e Cristiano Ronaldo!), oscurando il gioco pessimo se non inesistente espresso da questa squadra che fa della fase difensiva il suo punto di forza, proponendo un calcio che sarà anche efficace ma certamente non bello.
Arriviamo a fine stagione.
Solito Scudetto, solita Coppa Italia. Ma attenzione. Finale di Champions!
È l'anno del triplete, si sente, è nell'aria. Impossibile non vincerla, c'è l'erede di Messi, Cristiano Ronaldo in questa Juve farebbe panchina, Higuain è un attaccante letale, arrivano botte di fortuna nei sorteggi etc. etc.
Si va in campo, Cardiff, 3 Giugno 2017. Fischio d'inizio, via!
Dybala si scopre essere ancora giovane, sicuramente un ottimo giocatore, ma scompare per tutta la partita. Higuain inesistente, sbaglia palloni su palloni e non riesce mai a superare Ramos. L'organizzazione di gioco della Juve svanisce sotto un impietoso 4-1, con il "panchinaro" Ronaldo che ne segna due e si avvia a vincere meritatamente l'ennesimo Pallone d'Oro.
C'è una sola parola che descrive perfettamente la finale della Juventus: asfaltati.
Adesso, cari, nascondersi dietro la stagione dell'ennesimo Scudetto e Coppa Italia, vinti facendo i bulletti coi soldi di papà (Exor) e andando a indebolire le altre squadre italiane (perché all'estero non vi viene facile fare altrettanto) è da veri mentecatti.
Se vincere è l'unica cosa che conta (lo dite voi, eh!) allora a Cardiff avete fatto pena.
E considerando il vostro stile, possiamo serenamente affermare che quando perde la Juventus, vince il Calcio.