24 gennaio 2017

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Ho incontrato per strada un extracomunitario, africano. Si chiama Azekel. Mi ha fatto vedere la sua patente nuova di zecca, avuta grazie ad una legge approvata di notte dal Parlamento in seduta plenaria.
Sulla patente, una card con chip, c'è la sua foto con sotto scritto "Patente Premium". Mi ha spiegato che con questa patente lui può guidare anche un F16, prelevare soldi da tutti i bancomat e ha 30 punti che non scalano mai.
Bene, gli dico, e l'auto? Ce l'hai l'auto?

Azekel mi dice di seguirlo. Mi porta in un Hotel a quattro stelle dove risiede con altri suoi connazionali, venuti qui in Italia alcuni per noia altri per una sorta di interrail. Stanno tutti a bordo di una piscina in costume e occhiali da sole sorseggiando martini. L'Hotel qualche mese prima era occupato dai terremotati, poi la polizia li ha sgombrati per far posto ad Azekel e i suoi amici. Vengo portato in un garage, mi mostrano una Hummer nuova di zecca, acquistata a rate mettendo insieme i 35 Euro che tutti loro ricevono quotidianamente grazie ad un'altra legge approvata durante la notte di Capodanno del 2013.

Guardo il mio cellulare. Mi segnala una rete WiFi, chiedo a Azekel se posso connettermi. Lui mi guarda infastidito, quella rete WiFi, mi spiega, è la loro e gli viene fornita gratuitamente grazie ad una legge che i parlamentari hanno approvato il 15 Agosto 2011.
Ottengo la WPE per connettermi. Controllo la mail aziendale. C'è una comunicazione del mio datore di lavoro. Mi dice che sono licenziato e che da oggi il mio lavoro passa di diritto a Azekel Hassan, in virtù di una nuova legge approvata pochi minuti fa dal Parlamento che dà il diritto agli extracomunitari di rubare il lavoro e le donne agli italiani.

Rileggo più volte la mail. Sudo freddo. Poi alzo lo sguardo verso Azekel ma lui non c'è più. Mi guardo attorno e in lontananza vedo l'Hummer sgommare, Azekel al volante con accanto mia moglie che sorride estasiata.

Adesso, se mi hai seguito fin qui, hai due scelte.
Credere a tutta questa storia, indignarti e mandarla a tutti i tuoi contatti (anche whatsapp!), oppure esercitare la tua capacità critica, quella decisa da una legge approvata in gran segreto dal padreterno quando sei nato.


5 gennaio 2017

Da dove ricominciamo?


Partiamo da un dato.
8.000 Euro/anno (ottomilaeuro)
E' quanto lo Stato spende mediamente per ogni singolo cittadino italiano in età scolare per assicurargli un'istruzione.
Quindi, prendendo a riferimento un percorso scolastico "tipo" di 16 anni, abbiamo la considerevole somma di 128.000 Euro.
Lo Stato investe su ognuno dei nostri figli centoventottomilaeuro per renderli cittadini istruiti, liberi e consapevoli.
Non male, eh?

Oggi è morto Tullio De Mauro. Un gigante dei nostri tempi.
Tra le mille cose fatte e scritte, De Mauro ha da sempre denunciato l’analfabetismo di ritorno (detto anche funzionale).
In pratica, dice De Mauro, meno di un terzo della popolazione italiana avrebbe i livelli di comprensione della scrittura e del calcolo necessari per orientarsi nella vita di una società moderna.
Sintetizzando, in Italia è vero che abbiamo un tasso di alfabetizzazione del 99,2% ma di queste persone che sono andate a scuola, solo il 30% quando legge un testo scritto lo comprende e/o sa applicare la matematica studiata ai casi reali della vita (per non parlare dell’informatica e di internet).

La post-verità (post-truth). Questa parola l’avrete sicuramente già letta o sentita.
Da qualche tempo i politici non parlano d'altro.
Sarebbero le famose notizie "bufala" messe in circolo ad arte per danneggiare una parte politica o una persona o più banalmente per fare soldi grazie ai click.
In questo caso "post" è da intendersi come "oltre", il superamento della comprensione della realtà.
La capacità critica, il porsi semplici domande, un semplice dubbio prima di aderire ad una affermazione o ad una verità proposta, tutto spazzato via.
Su internet, in special modo sui social network, la verità è diventata un concetto astratto.

Adesso viene il bello. Tiriamo le fila.
Cittadini 100% alfabetizzati non in grado di comprendere che una notizia riportata da siti quali "IlFattoQuotidaino" o la "GazzettaDellaSera" non è vera, di più, si indignano e la condividono a loro volta.
Cittadini in possesso del diritto al voto che condividono sulla propria bacheca di Facebook deliranti proclami sulla privacy perché “Se la GUARDIA DI FINANZA consiglia di pubblicarlo sulla propria pagina, un motivo ci sarà…” (i puntini sospensivi, porco giuda, quanto li odio!)
Ma la meraviglia sapete qual è?
Per avere questo risultato, abbiamo investito come comunità (noi tutti) 128.000 Euro per ognuno di questi campioni.

Da dove ricominciamo?