Quando ti ho detto che era la seconda cosa più bella della vita non volevo sminuire il tuo matrimonio.
Tutt'altro. Il matrimonio, se credi veramente all'unione di due persone, è stupendo.
Io poi lo vedo proprio come "cura", promettersi a vicenda di avere cura l'uno dell'altra. Sì, io ci sarò, sarò sempre al tuo fianco. Invecchieremo insieme.
La manutenzione degli affetti. Aveva proprio ragione Pascale (bellissimo libro, leggilo). Siamo tutti bravi ad inaugurare, poco a manutenere (questa invece è di Longanesi)
Il matrimonio è una festa, poi però arriva la vita, quella vera. Il tempo scorre e c'è bisogno di curare e manutenere quell'amore. Ogni giorno.
E la prima? Qual'è la cosa più bella della vita? Te lo dirò poi. Ve la dirò il giorno del vostro matrimonio.
Poi sono venuto ad abbracciarvi, auguri, viva gli sposi!
Ogni promessa è debito. E tu giustamente hai preteso la riscossione.
Ecco, una cosa volevo dirvi e non l'ho detta. E' la "mia" visione dei fatti, frutto della mia piccolissima porzione di esperienza. Quindi vale quanto un'alga di plancton nell'oceano.
La nascita di un figlio. Ve l'ho detto quasi sotto voce. Avevate già capito. Intuito.
La cosa più bella della vita. Eccola. Per me.
Ma non l'ho detto per mettermi in posizione di supremazia.
L'ho solo provato sulla mia pelle. L'emozione e la gioia di poter guardare, avere tra le braccia, chiamare con un nome quell'amore promesso. L'amore che si materializza. Non più una parola, non più un sentire. Ma carne, ossa, respiri, occhi, labbra.
Io la chiamo "la vera svolta della vita". Perché irreversibile. Perché il giorno dopo non sei più lo stesso. Non dico che diventi migliore. Sei un altro. E non si torna indietro. Ed è bello. Bellissimo.
Dal matrimonio puoi sempre fuggire. Da un figlio, risulta più difficile.
Poi, va beh, dopo la nascita cominciano gioie (tante) e dolori (tantissimi). Ma questa è un'altra storia, è la vita (quella vera).
E forse non ve l'ho detto, ma vi auguro tanta buona vita. Insieme.
A prescindere se accadrà o meno. Viva gli sposi!