Adesso l'errore più marchiano e imperdonabile sarebbe di correre appresso all'elettorato del M5S.
E i segnali non sono per nulla incoraggianti.
Bersani, ad esempio, in merito ai punti programmatici di un ipotetico governo di scopo:
[...]
Ciascuno di questi punti si tradurrà in un specifico disegno di legge, che giorno dopo giorno
farò pubblicare in rete già da giovedì mattina. Questo mi offrirà la gradevole opportunità di rilanciare anche qualche vecchia idea, come la creazione di un ministero per lo Sviluppo Sostenibile, visto che
l’economia verde deve essere il cuore del nuovo governo che ho in testa
[...] (
fonte)
Il grassetto è mio. Cioè, adesso siamo arrivati a quel punto in cui il
pugile suonato, seduto nel suo angolo, ripete a pappardella le parole dei secondi guardandoli con aria sperduta. In attesa del prossimo round.
L'aria sperduta di chi non ha capito. Di chi si trova davanti a qualcosa di incomprensibile.
I Blog, i MeetUp, VaffanculoDay, il
Non Statuto (leggetelo, un capolavoro...). Sono convinto che nella direzione del PD, dove al massimo ci saranno un paio di loro che hanno capito come funziona Twitter, si staranno tutti domandando chi sono questi del M5S.
E allora adesso tutti che si buttano su internet. Perbacco, ha funzionato per Grillo.
Adesso Internet-Anche-Noi!
Si rincorre.
Lo percepisci dal cambio delle parole d'ordine, che adesso sono diventate "
dimezzare il numero dei parlamentari, abbattere gli stipendi al livello di quelli dei sindaci, varare leggi che regolino la vita dei partiti e non solo per i finanziamenti, che inaspriscano drasticamente le norme anti-corruzione e che regolino finalmente i conflitti di interessi.". Parole di Bersani. Peccato che adesso sembrino dettate da Grillo.
No, questa cosa sa ancora più di sconfitta. Ma non sconfitta elettorale. Quella prima o poi si rimargina.
Qui parliamo di
sconfitta culturale!
Il pericolo che intravedo (e che dovremmo evitare) è di farsi dettare non tanto l'agenda politica ma anche quella culturale dal Blog di
Papa Beppe I e dal suo
Camerlengo Gianroberto.
Ho paura che quella che una volta veniva indicata (con accezione negativa e positiva)
egemonia culturale della sinistra, sia ormai solo un lontano ricordo.
Siamo arrivati al punto in cui la Sinistra (includo tutti: PD, SEL, Rifondazioni, Rivoluzione Civile etc. etc.) viene percepita solo come
un'oligarchia sclerotizzata il cui unico obbiettivo è la
sopravvivenza dell'organizzazione e non più la
rappresentazione e attuazione di idee.
La Sinistra da anni non fa più sognare.
E fa male constatare che la rappresentazione di quelle idee oggi sono altrove.
L'ambientalismo di cui adesso Bersani si riscopre seguace, sono anni che è stato abbandonato dalla sinistra con un certo fastidio e raccolto da Grillo. Il M5S oggi in Italia rappresenta l'avanguardia dell'ambientalismo.
Sulla tecnologia, agenda digitale, digital divide idem! Sulla
Tav, scavalcati di netto.
Per non parlare della
questione morale.
« La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico. »
No, chi ha detto queste parole non è né Bersani né tanto meno Grillo.
Era
Enrico Berlinguer, nel 1981.
Oggi invece tocca sentire la questione morale proposta dalle urla di Papa Beppe I che manda a fare in culo tutti (pensate solo un momento se quelle parole di Berlinguer venissero proclamate oggi da uno a scelta della direzione del PD...)
Insomma. Qui il problema è di ritrovare una nuova identità, nuove idee.
Ma il pericolo che intravedo è ricercare queste cose andando a pescare nel pentolone dei MeetUp del M5S.
Badate bene. Quelli del MoVimento sono tutte
persone eccezionali che meritano rispetto e stima. Gente che ha deciso di impegnarsi in prima persona, che vedi la domenica mattina sotto un gazebo a raccogliere firme o a volantinare. Anzi, fa male constatare che queste persone non hanno trovato nei partiti di sinistra una casa.
Quelli che a me preoccupano sono
gli elettori di Grillo. Per capirci, quelli che passano una giornata intera dietro ad un monitor ad indignarsi per tutto, che hanno innalzato Fabio Volo a massimo filosofo, Vasco Rossi a guru, Striscia La Notizia a Pubblico Ministero.
Quelli che ogni volta che parli di politica ti tirano in ballo
"Le Auto Blu", che attribuiscono tutta la colpa dei propri fallimenti al
"magna-magna generale".
Ecco. Se la sinistra si mette a traino di questi signori, possiamo anche chiudere baracca e burattini e attendere
le invasioni barbariche.
Vogliamo ritrovare una nostra identità? Vogliamo essere nuovamente
"progresso"?
Vogliamo smetterla di essere la brutta copia di un partito conservatore?
Rivediamo tutto, ma tutto, tutto!
Senza inseguire questi invasati con la bava alla bocca.
Riprendiamoci temi abbandonati che sono la nostra stessa ragione di esistenza: Lavoro, Ambiente, Giustizia, Equità. Portiamo la Sinistra finalmente nel nuovo millennio.
Portiamo una visione sistemica della società che parte dai temi etici (fine vita, coppie di fatto etc.) a quelli economici, allo scontro generazionale fino ad una visione chiara delle riforme istituzionali.
Ribadiamo con forza e con un buon esempio che la democrazia è una pratica bellissima, a volte macchinosa, ma necessaria. Che
i Partiti Politici non sono il male. Che ad esempio un parlamentare se lavora onestamente merita sia uno stipendio adeguato che un vitalizio. Che le auto blu non sono il problema, il problema semmai è l'uso improprio. E' una operazione culturale.
Bisogna parlare al paese senza paura di essere a questo giro minoritari.
Rimettiamoci in discussione, abbiamo storia ed energia da fare invidia.
Il tempo ci restituirà dignità e l'autorevolezza di aver fermato sulle Alpi l'avanzata dei Barbari.