18 maggio 2017

Big Babol


Da piccolo, alle scuole elementari, girava la leggenda della morte del bambino che cantava la canzone "Carletto" con Corrado, vittima di una Big Babol fatta a palloncino che gli era scoppiata in faccia ostruendo fatalmente bocca e naso, lasciando il povero ragazzino morire per asfissia.

Ricordo che in classe appena qualcuno si metteva a fare i palloncini con la gomma da masticare, partiva l'invettiva "Fai la fine di Carletto!".

(a dire il vero c'era anche l'altra leggenda sulle Big Babol, quella che per fabbricare queste gomme da masticare venissero utilizzate le interiora dei topi)

Chi mi legge sorriderà per la tenerezza e l'incoscienza, tipica dei bambini, di non chiedersi come possa una semplice gomma da masticare provocare morte per asfissia o come possa l'intestino di un ratto diventare masticabile.

Le Big Babol erano molto in voga agli inizi degli anni 80. I genitori le provavano tutte pur di far desistere i propri pargoli dall'acquistare questo prodotto.

Oggi abbiamo Blue Whale.
Con la differenza che a credere (e far circolare) notizie la cui veridicità è quanto meno dubbia, ci sono degli adulti, un programma TV (le Iene) la cui credibilità è pari allo zero e una mai sopita psicosi da «Internet cattivo».

Il problema dei suicidi adolescenziali da depressione è altra cosa, è serio e va fatta opera di prevenzione, prima di tutto nelle famiglie.
Internet e i Social Media sono solo una Big Babol.


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