(l'Italia vista dai vignettisti nel mondo su Internazionale)
28 febbraio 2013
27 febbraio 2013
Geek vs Hipster (e tu?)
Una infografica spiega le differenze tra un Geek e un Hipster. Io mi potrei definire un Geekester. E tu?
(la versione completa la trovate qui)
(via http://www.webappers.com)
(la versione completa la trovate qui)
(via http://www.webappers.com)
26 febbraio 2013
The Day After (Random)
1. Le società di sondaggi non ne hanno beccata una. Erano tutti concordi di un M5S al massimo sul 20%. Oggi il M5S è il primo partito italiano. Si consiglia la pratica dell'Ippica.
2. I due schieramenti che hanno proposto una ricetta di lacrime e sangue e non hanno dato ricette populiste (PD/SEL e Monti), ne sono usciti con le ossa rotte. Ne discende che in questo paese alla maggioranza degli italiani non è applicabile la categoria europea dello "Schulden".
3. Il PD è il vero sconfitto. Non c'è un risultato intermedio che possa andare bene. Il PD si era proposto come forza di governo. Non ci è riuscito. Adesso tutti bravi a dire "Però se ci fosse stato Renzi...". "Si nonnm tenev quattr' pall er' nu Flipper".
4. Dal punto 3 e dall'enorme rimonta del PDL di Berlusconi, ne discende che il centro-sinistra deve seriamente fare una analisi dei propri errori e limiti. In un anno sono riusciti (quelli del PD) a far dimenticare agli italiani 5 anni di governo del PDL, ignorare il fenomeno Grillo, far rinascere Berlusconi, dargli nuovamente la conduzione del gioco e farsi infinocchiare. C'è qualcosa che non va.
5. Sui social network in queste ore sta andando in onda l'indignazione degli elettori di centro-sinistra con frasi tipo "Voglio emigrare" "Che schifo di paese!". Ecco, proprio questa spocchia di superiorità è il motivo stesso per cui sono 20 anni che lo prendiamo nel culo. C'è da prendere atto che ieri dalle urne è uscito che la maggioranza degli italiani hanno votato per Berlusconi e Grillo. Due fenomeni di populismo. Magari, dico magari, un poco poco il PD non riesce più ad emozionare??
6. Flop Monti. E con lui diciamo addio anche a tutti i sepolcri a traino di Fini, Binetti, Cesa, Buttiglione e soci. Amen.
7. Ieri sera in televisione mi ha fatto molto male rivedere davanti ai microfoni i vari Gasparri, La Russa, Cicchitto. Tutti ringalluzziti e con la faccia di quelli miracolati che hanno visto la Madonna. La notizia della rielezione di Scilipoti e Razzi poi ha dato un ulteriore botta alla mia gastrite. Ho provato con dosi massicce di Gaviscon senza esiti confortanti.
8. Ingroia, Di Pietro, De Magistris hanno fatto una figura arancione. Un poco più scuro, però. Ingroia ha dato la colpa al PD del risultato elettorale. Ok. Grazie. Avanti il prossimo.
9. Adesso abbiamo da un lato il PDL che ci vuole restituire l'IMU e il M5S che ci vuole dare un reddito garantito di 1000Euro mensili. Attendiamo fiduciosi che qualcuno faccia proprio lo slogan "Cchiù Pilu pi Tutti".
10. Osserverò con estrema curiosità e interesse l'azione parlamentare del M5S. Adesso gli slogan non contano più. Vediamo cosa saranno in grado di fare. Complimenti al MoVimento che ha dimostrato e ricordato a tutti che la politica è passione e partecipazione. Che gli elettori vanno guardati negli occhi e toccati di persona. I Talk Show servono a poco o nulla (messaggio subliminale per il PD).
Buona fortuna a noi, ne abbiamo veramente bisogno.
2. I due schieramenti che hanno proposto una ricetta di lacrime e sangue e non hanno dato ricette populiste (PD/SEL e Monti), ne sono usciti con le ossa rotte. Ne discende che in questo paese alla maggioranza degli italiani non è applicabile la categoria europea dello "Schulden".
3. Il PD è il vero sconfitto. Non c'è un risultato intermedio che possa andare bene. Il PD si era proposto come forza di governo. Non ci è riuscito. Adesso tutti bravi a dire "Però se ci fosse stato Renzi...". "Si nonnm tenev quattr' pall er' nu Flipper".
4. Dal punto 3 e dall'enorme rimonta del PDL di Berlusconi, ne discende che il centro-sinistra deve seriamente fare una analisi dei propri errori e limiti. In un anno sono riusciti (quelli del PD) a far dimenticare agli italiani 5 anni di governo del PDL, ignorare il fenomeno Grillo, far rinascere Berlusconi, dargli nuovamente la conduzione del gioco e farsi infinocchiare. C'è qualcosa che non va.
5. Sui social network in queste ore sta andando in onda l'indignazione degli elettori di centro-sinistra con frasi tipo "Voglio emigrare" "Che schifo di paese!". Ecco, proprio questa spocchia di superiorità è il motivo stesso per cui sono 20 anni che lo prendiamo nel culo. C'è da prendere atto che ieri dalle urne è uscito che la maggioranza degli italiani hanno votato per Berlusconi e Grillo. Due fenomeni di populismo. Magari, dico magari, un poco poco il PD non riesce più ad emozionare??
6. Flop Monti. E con lui diciamo addio anche a tutti i sepolcri a traino di Fini, Binetti, Cesa, Buttiglione e soci. Amen.
7. Ieri sera in televisione mi ha fatto molto male rivedere davanti ai microfoni i vari Gasparri, La Russa, Cicchitto. Tutti ringalluzziti e con la faccia di quelli miracolati che hanno visto la Madonna. La notizia della rielezione di Scilipoti e Razzi poi ha dato un ulteriore botta alla mia gastrite. Ho provato con dosi massicce di Gaviscon senza esiti confortanti.
8. Ingroia, Di Pietro, De Magistris hanno fatto una figura arancione. Un poco più scuro, però. Ingroia ha dato la colpa al PD del risultato elettorale. Ok. Grazie. Avanti il prossimo.
9. Adesso abbiamo da un lato il PDL che ci vuole restituire l'IMU e il M5S che ci vuole dare un reddito garantito di 1000Euro mensili. Attendiamo fiduciosi che qualcuno faccia proprio lo slogan "Cchiù Pilu pi Tutti".
10. Osserverò con estrema curiosità e interesse l'azione parlamentare del M5S. Adesso gli slogan non contano più. Vediamo cosa saranno in grado di fare. Complimenti al MoVimento che ha dimostrato e ricordato a tutti che la politica è passione e partecipazione. Che gli elettori vanno guardati negli occhi e toccati di persona. I Talk Show servono a poco o nulla (messaggio subliminale per il PD).
Buona fortuna a noi, ne abbiamo veramente bisogno.
25 febbraio 2013
23 febbraio 2013
Io Voto
Che campagna elettorale brutta.
Brutta assai.
Tanto brutta da poter serenamente considerare le Primarie del Centro Sinistra come il momento più bello, civile e alto che la politica italiana abbia avuto da decenni.
Dopo è cominciata la campagna elettorale.
Lasciatemelo dire. Tutto è stato rovinato dalla presenza di quel vecchio trombone di Silvio Berlusconi e dalla "SUA" orrenda legge elettorale.
Mi rincuora solo il fatto che considerando l'età del puzzone (76 anni) questa dovrebbe essere l'ultima tornata elettorale con questa legge elettorale e con lui tra i piedi. Amen. Una prece.
Il Sud.
Questa sarà ricordata come la campagna elettorale dove il grande assente è stato il Sud.
Da nessuno, al netto di Vendola che è parte in causa essendo pugliese, è stata portata avanti la Questione Meridionale che c'è, esiste ancora ed è "il problema" da cui ripartire.
L'impressione che ho avuto è stata della coperta corta.
Tutti i candidati hanno preferito non trattare il problema Nord/Sud per non perdere consensi dalle due parti.
Chi vive al Sud, sa bene che se non si mette mano a far ripartire la giostra, possiamo anche dichiarare fallimento.
Ci pensavo ieri mentre andavo a lavoro.
Se oggi avessi 18 anni, voterei Grillo.
Lo farei con tutta la rabbia di una generazione a cui si sta rubando il futuro.
Però io domani non voterò solo per me.
Il mio voto dovrebbe valere molto di più.
Io domani voterò anche a nome di due nanerottole di 8 e 6 anni.
La rabbia non porta mai lontani.
Io l'ho letto il programma del M5S, anche due volte.
Ma dove credete di arrivare con quel programma?
Grillo urla.
Con rabbia. Urla.
Quando non urla, parla con sufficienza o ci mette la battutina.
Grillo parla di Fracking, Wimax, Debito Pubblico, Biowashball, usicre dall'Euro e Pannolini Lavabili con la stessa competenza con cui il mio barista la mattina parla di fuori gioco e calcio mercato.
"Arrendetevi, a casa!!". Eh, bravo. E poi? Eh, Grillo?? Dopo cosa viene?
Dopo cosa c'è? Ma tanto lui non risponde. Urla.
Lunedì avremo in parlamento una pattuglia corposa del MoVimento (se non lo scrivi così, con la V maiuscola, si incazzano...) con un programma abbastanza confuso se non nella prima parte. Quella contro la partitocrazia.
Ecco, volendo trovare il legante tra Beppe Grillo (capo esaltato), il MoVimento (cittadini attivi e rispettabili) e i Grillini (assimilabili agli ultrà allo stadio), questo è l'odio contro i partiti e i politici.
Mi va anche bene. Come cani da guardia mi andate anche bene.
Ma con l'odio non si governa. La rabbia non porta mai lontani.
Questo è un paese diviso. Nord, Sud, Destra, Sinistra, Ricchi, Poveri.
Non posso non vedere in questo momento un disperato bisogno di "sintesi".
Il bisogno di un governo che possa trovare la quadra e rimettere in moto il nostro futuro.
Futuro che non è solo economia o pulizia del sistema partitico.
Ci sono temi come Diritti alle coppie omosessuali, Immigrazione, Emergenza Ambientale, Eutanasia, Procreazione assistita, Laicità dello Stato, Agenda Digitale che sono importanti. Hanno a che fare con la nostra quotidianità di cittadini.
Su questi temi pochi partiti hanno idee chiare.
Abbiamo bisogno di lasciarci alle spalle questi bruttissimi ultimi 20 anni.
20 anni che hanno prodotto due fenomeni speculari: Berlusconi e Grillo.
Abbiamo bisogno di un governo che possa gettare le basi per un nuovo corso.
La scelta è tra "scassare" alla cieca senza sapere cosa ricostruire dopo o invece ristrutturare mantenendo le solide fondamenta costituzionali.
Io domani voto e voterò magari non tanto convinto.
Ma darò il mio voto all'unico coalizione che ha scelto democraticamente il proprio candidato con delle primarie. Il cui programma ha molti punti in comune con le mie priorità.
Voterò per il ticket Vendola/Bersani.
Non mi fa impazzire il candidato Premier. Ma a questo giro mi accontento.
E vorrei chiudere con questa riflessione di Giovanni De Mauro:
[...] La politica dovrebbe parlare anche ai cuori delle persone, ma sono anni che non ci riesce più. Ancora una volta saremo in molti ad andare a votare solo con la testa. Sarebbe pericoloso, però, scegliere chi ci governerà dando retta a chi grida più forte per farci votare con la pancia.
Brutta assai.
Tanto brutta da poter serenamente considerare le Primarie del Centro Sinistra come il momento più bello, civile e alto che la politica italiana abbia avuto da decenni.
Dopo è cominciata la campagna elettorale.
Lasciatemelo dire. Tutto è stato rovinato dalla presenza di quel vecchio trombone di Silvio Berlusconi e dalla "SUA" orrenda legge elettorale.
Mi rincuora solo il fatto che considerando l'età del puzzone (76 anni) questa dovrebbe essere l'ultima tornata elettorale con questa legge elettorale e con lui tra i piedi. Amen. Una prece.
Il Sud.
Questa sarà ricordata come la campagna elettorale dove il grande assente è stato il Sud.
Da nessuno, al netto di Vendola che è parte in causa essendo pugliese, è stata portata avanti la Questione Meridionale che c'è, esiste ancora ed è "il problema" da cui ripartire.
L'impressione che ho avuto è stata della coperta corta.
Tutti i candidati hanno preferito non trattare il problema Nord/Sud per non perdere consensi dalle due parti.
Chi vive al Sud, sa bene che se non si mette mano a far ripartire la giostra, possiamo anche dichiarare fallimento.
Ci pensavo ieri mentre andavo a lavoro.
Se oggi avessi 18 anni, voterei Grillo.
Lo farei con tutta la rabbia di una generazione a cui si sta rubando il futuro.
Però io domani non voterò solo per me.
Il mio voto dovrebbe valere molto di più.
Io domani voterò anche a nome di due nanerottole di 8 e 6 anni.
La rabbia non porta mai lontani.
Io l'ho letto il programma del M5S, anche due volte.
Ma dove credete di arrivare con quel programma?
Grillo urla.
Con rabbia. Urla.
Quando non urla, parla con sufficienza o ci mette la battutina.
Grillo parla di Fracking, Wimax, Debito Pubblico, Biowashball, usicre dall'Euro e Pannolini Lavabili con la stessa competenza con cui il mio barista la mattina parla di fuori gioco e calcio mercato.
"Arrendetevi, a casa!!". Eh, bravo. E poi? Eh, Grillo?? Dopo cosa viene?
Dopo cosa c'è? Ma tanto lui non risponde. Urla.
Lunedì avremo in parlamento una pattuglia corposa del MoVimento (se non lo scrivi così, con la V maiuscola, si incazzano...) con un programma abbastanza confuso se non nella prima parte. Quella contro la partitocrazia.
Ecco, volendo trovare il legante tra Beppe Grillo (capo esaltato), il MoVimento (cittadini attivi e rispettabili) e i Grillini (assimilabili agli ultrà allo stadio), questo è l'odio contro i partiti e i politici.
Mi va anche bene. Come cani da guardia mi andate anche bene.
Ma con l'odio non si governa. La rabbia non porta mai lontani.
Questo è un paese diviso. Nord, Sud, Destra, Sinistra, Ricchi, Poveri.
Non posso non vedere in questo momento un disperato bisogno di "sintesi".
Il bisogno di un governo che possa trovare la quadra e rimettere in moto il nostro futuro.
Futuro che non è solo economia o pulizia del sistema partitico.
Ci sono temi come Diritti alle coppie omosessuali, Immigrazione, Emergenza Ambientale, Eutanasia, Procreazione assistita, Laicità dello Stato, Agenda Digitale che sono importanti. Hanno a che fare con la nostra quotidianità di cittadini.
Su questi temi pochi partiti hanno idee chiare.
Abbiamo bisogno di lasciarci alle spalle questi bruttissimi ultimi 20 anni.
20 anni che hanno prodotto due fenomeni speculari: Berlusconi e Grillo.
Abbiamo bisogno di un governo che possa gettare le basi per un nuovo corso.
La scelta è tra "scassare" alla cieca senza sapere cosa ricostruire dopo o invece ristrutturare mantenendo le solide fondamenta costituzionali.
Io domani voto e voterò magari non tanto convinto.
Ma darò il mio voto all'unico coalizione che ha scelto democraticamente il proprio candidato con delle primarie. Il cui programma ha molti punti in comune con le mie priorità.
Voterò per il ticket Vendola/Bersani.
Non mi fa impazzire il candidato Premier. Ma a questo giro mi accontento.
E vorrei chiudere con questa riflessione di Giovanni De Mauro:
[...] La politica dovrebbe parlare anche ai cuori delle persone, ma sono anni che non ci riesce più. Ancora una volta saremo in molti ad andare a votare solo con la testa. Sarebbe pericoloso, però, scegliere chi ci governerà dando retta a chi grida più forte per farci votare con la pancia.
21 febbraio 2013
Don't understand the Italian elections?
The Guardian ha preparato una utile infografica per capire i possibili scenari post elettorali in Italia.
Sign
Parte 1. In treno stamattina mi siedo (miracolo!). Accanto a me un signore anziano. Difronte una ragazza e un ragazzo. A occhio, due universitari. I tre stanno discutendo. Il tempo di sistemarmi e cacciare il mio libro e capto "Grillo!", "Fanno schifo, se ne devono andare tutti". Ok. Parlano di politica. Tendo un poco l'orecchio. Sorpresa. La ragazza vuole votare Bersani. I due, signore anziano e ragazzo, la stanno convincendo che l'unico vero voto utile è quello al M5S. Sto per intervenire. Poi sento la ragazza: "Vabbè, io già ero indecisa, a questo punto non voto proprio".
Mestamente abbasso lo sguardo e mi lascio avvolgere da Vikas Swarup.
Parte 2. In auto. Con mio padre. Parliamo di Oscar Giannino e della delusione per la figura di merda sulla questione dei suoi millantati titoli accademici. Ad un tratto papà mi dice: "Ho deciso. Voterò M5S alla Camera e Ingroia al Senato". "Pà, sei sicuro?". "Sì, ho votato per anni a sinistra. Fanno tutti schifo. Bisogna cambiare". Cerco un argomento forte. "Pà, ma tu hai capito chi è il candidato Premier per il M5S?". Mi risponde di no, ma se ne frega. "Bisogna cambiare".
Parte 3. Pulman per Rione Trieste. Signore anziano con cappello a falda parla con l'autista: "E chi vuoi votare? C'è solo Berlusconi. Ha detto che ci restituisce pure l'IMU...". "Nooo! Io voto a Grillo! Se n'anna ije tutt' quant'"
Parte 4. Domenica mattina mi telefona mia madre. Come sto, bene, e tu. "Sono proprio contenta che Mengoni abbia vinto San Remo". "??!! Mà? Tu conosci Mengoni?"
Mestamente abbasso lo sguardo e mi lascio avvolgere da Vikas Swarup.
Parte 2. In auto. Con mio padre. Parliamo di Oscar Giannino e della delusione per la figura di merda sulla questione dei suoi millantati titoli accademici. Ad un tratto papà mi dice: "Ho deciso. Voterò M5S alla Camera e Ingroia al Senato". "Pà, sei sicuro?". "Sì, ho votato per anni a sinistra. Fanno tutti schifo. Bisogna cambiare". Cerco un argomento forte. "Pà, ma tu hai capito chi è il candidato Premier per il M5S?". Mi risponde di no, ma se ne frega. "Bisogna cambiare".
Parte 3. Pulman per Rione Trieste. Signore anziano con cappello a falda parla con l'autista: "E chi vuoi votare? C'è solo Berlusconi. Ha detto che ci restituisce pure l'IMU...". "Nooo! Io voto a Grillo! Se n'anna ije tutt' quant'"
Parte 4. Domenica mattina mi telefona mia madre. Come sto, bene, e tu. "Sono proprio contenta che Mengoni abbia vinto San Remo". "??!! Mà? Tu conosci Mengoni?"
20 febbraio 2013
#ifihadglass
Google ci fa vedere un pezzetto di futuro prossimo. Si chiama Google Glass. Ed è una figata.
(#ifihadglass farei rosicare tutti i miei amici nerd)
(#ifihadglass farei rosicare tutti i miei amici nerd)
Richiamo d'amore e IMU
19 febbraio 2013
Eravamo lì. In fila.
Poi alle volte ho come l'impressione che la colpa è della mia generazione. Quelli nati tra il 1970 e il 1980. Quelli che oggi dovrebbero gravitare intorno ai 40 anni. Quelli che oggi dovrebbero avere un ruolo attivo nella costruzione del futuro di questo paese.
Ci siamo fatti fare fessi. Rubare il nostro turno. Eravamo lì. In fila. Toccava a noi.
Qualcuno ha picchiettato con le dita sulle nostre spalle.
Noi, ingenui, ci siamo voltati dietro. Chi è?. Nessuno.
Quando poi ci siamo rigirati davanti, avevamo perso il turno. Quelli che stavano davanti a noi ci avevano fatto fessi. Approfittando della nostra buona fede, si erano rimessi in fila per un altro giro e adesso erano nuovamente davanti a noi.
Ci hanno fatto fessi quando la mia generazione continuava fieramente a dire che la politica era una cosa sporca e che non ci interessava; quando ci siamo fatti abbuffare di THC, Skunk, anfetamine, alcol e altre merdate assunte al solo scopo di intorpidire la mente; quando ci hanno raccontato che prima o poi sarebbe toccata anche a noi e li abbiamo pure votati, poi noi sempre in fila e loro sempre al loro posto.
Ci hanno fatto fessi i nostri genitori, quelli che dovevano cambiare il mondo nel '68, quando ci hanno eccessivamente protetti dalla vita fino a rinnegare i loro principi pur di evitarci sofferenze; quando ci hanno parcheggiato nelle università con la promessa di un lavoro e poi ci siamo ritrovati con i contratti interinali e un futuro tutto da inventare; quando ci siamo convinti che la nostra vita doveva attendere tempi migliori per avere una casa nostra, una famiglia, dei figli.
Qualcuno continua a picchiettare con le dita sulle nostre spalle.
Adesso è arrivato il momento di non girarci. Mai più. E' il nostro turno. Tocca a noi.
E se saltiamo anche questo turno, meglio uscire dalla fila. Dietro di noi c'è già chi preme per il proprio turno.
Ci siamo fatti fare fessi. Rubare il nostro turno. Eravamo lì. In fila. Toccava a noi.
Qualcuno ha picchiettato con le dita sulle nostre spalle.
Noi, ingenui, ci siamo voltati dietro. Chi è?. Nessuno.
Quando poi ci siamo rigirati davanti, avevamo perso il turno. Quelli che stavano davanti a noi ci avevano fatto fessi. Approfittando della nostra buona fede, si erano rimessi in fila per un altro giro e adesso erano nuovamente davanti a noi.
Ci hanno fatto fessi quando la mia generazione continuava fieramente a dire che la politica era una cosa sporca e che non ci interessava; quando ci siamo fatti abbuffare di THC, Skunk, anfetamine, alcol e altre merdate assunte al solo scopo di intorpidire la mente; quando ci hanno raccontato che prima o poi sarebbe toccata anche a noi e li abbiamo pure votati, poi noi sempre in fila e loro sempre al loro posto.
Ci hanno fatto fessi i nostri genitori, quelli che dovevano cambiare il mondo nel '68, quando ci hanno eccessivamente protetti dalla vita fino a rinnegare i loro principi pur di evitarci sofferenze; quando ci hanno parcheggiato nelle università con la promessa di un lavoro e poi ci siamo ritrovati con i contratti interinali e un futuro tutto da inventare; quando ci siamo convinti che la nostra vita doveva attendere tempi migliori per avere una casa nostra, una famiglia, dei figli.
Qualcuno continua a picchiettare con le dita sulle nostre spalle.
Adesso è arrivato il momento di non girarci. Mai più. E' il nostro turno. Tocca a noi.
E se saltiamo anche questo turno, meglio uscire dalla fila. Dietro di noi c'è già chi preme per il proprio turno.
13 febbraio 2013
12 febbraio 2013
20 milioni di brani
Da ieri in Italia è attivo Spotify, il servizio svedese di musica in streaming.
Lo sto già provando. Impressionante.
(per saperne di più, andate qui)
11 febbraio 2013
MI-A-O
Prendere la coda in mano/e farlo roteare/come fosse un mestolone da polenta/fargli intravedere il topo/poi nasconderlo/imboscarlo/digerirlo/sottraendogli diletto/detto fatto/sono cose da non fare al gatto!
10 febbraio 2013
Happy Birthday, Pinellus.it
Zitto, zitto. Piano, piano. Pinellus.it compie il suo primo anno di vita.
Mi è sempre piaciuto immaginare questo posto come quelle locande ospitali dove chiunque può fermarsi per ristorarsi e scambiare due chiacchiere in serenità. E in questo primo anno di persone ne sono passate veramente tante. E qualcuno ci ha anche dedicato un articolo. Auguri a noi. E adesso, musica!!
9 febbraio 2013
10 motivi per non votare Berlusconi (2013)
Veramente. Diventa difficile comprendere il fenomeno. Però, a quanto pare, anche a questo giro il Sig. Silvio Berlusconi prenderà un notevole numero di voti.
E io su questa cosa, giuro, divento matto. Ma come? Ancora Berlusconi? Ma santiddio!
Non potete fare così! Anche perché poi comincia a vacillare la mia incrollabile fede per il "One man, one vote".
Se proprio non vi aggrada l'idea del centro sinistra, avete valide alternative a destra, da Monti a Giannino passando per la Meloni. Ma Berlusconi, vi prego, no!
Facciamo una cosa. Io adesso elenco una serie di motivi per cui io non rivoterei mai Berlusconi. Voi poi, se ne avete voglia, mi direte i vostri a favore.
La regola è una sola. Pragmatismo. Quindi sgombriamo subito il campo dal "pericolo comunista", mignotte, processi, toghe-rosse e altre fesserie simili. Stiamo ai fatti.
E io su questa cosa, giuro, divento matto. Ma come? Ancora Berlusconi? Ma santiddio!
Non potete fare così! Anche perché poi comincia a vacillare la mia incrollabile fede per il "One man, one vote".
Se proprio non vi aggrada l'idea del centro sinistra, avete valide alternative a destra, da Monti a Giannino passando per la Meloni. Ma Berlusconi, vi prego, no!
Facciamo una cosa. Io adesso elenco una serie di motivi per cui io non rivoterei mai Berlusconi. Voi poi, se ne avete voglia, mi direte i vostri a favore.
La regola è una sola. Pragmatismo. Quindi sgombriamo subito il campo dal "pericolo comunista", mignotte, processi, toghe-rosse e altre fesserie simili. Stiamo ai fatti.
- "La" Domanda Propedeutica: (attenzione, eh, questa è difficile..) Chi ha governato in Italia negli ultimi 5 anni? Sì, bravi, risposta esatta. Negli ultimi 5 anni l'Italia è stata amministrata da Berlusconi&Soci. Adesso. Fate uno sforzo di memoria. Dal 2008 ad oggi la vostra vita ha avuto dei miglioramenti sensibili dovuti all'azione del governo in carica?
- Riforme Liberiste: Oh! Manco una! Eppure avevano i numeri sia al Senato che in Parlamento e il tempo per agire. E invece? Nulla! Un governo liberale che non riesce a fare una sola riforma liberale, neppure quelle a costo zero come abolire gli ordini professionali. Salvo, poi, approvare leggi corporative e costose.
- Riforme Istituzionali: Nel 1994 Berlusconi annunciò la riforma della giustizia. Ad oggi non se ne sa ancora nulla. Nel 2008 aveva promesso col sangue la riforma costituzionale per l'elezione diretta del Premier, riduzione dei parlamentari e abolizione delle Province. Nulla (anzi, sotto il suo governo sono state istituite nuove Province). L'attuale Legge Elettorale denominata "Porcellum" è opera del governo Berlusconi. Unica riforma realizzata degna di nota: Scuola e Università.
- Federalismo: La più grande riforma annunciata, collante delle coalizione, panacea di tutti i mali del nostro paese. Niente. Nulla. Al netto del federalismo fiscale che è comunque una riforma monca e ancora non del tutto attuata (e per fortuna che c'era la Lega Nord al governo!)
- Grandi Opere: Si era inventato addirittura le Leggi Obbiettivo per portare a termine alcune opere "strategiche" tra le quali la Salerno-Reggio. Anche in questo caso tocca constatare il nulla. Anzi! Nel 2008, appena insediato, il nuovo Governo rilancia il progetto del Ponte sullo Stretto (progetto che era stato accantonato dal governo precedente). Si stanziano nuovi soldi pubblici per un'opera che da più parti è ritenuta non solo inutile ma anche pericolosa. Ebbene. Alla fine tocca al Governo Monti accantonare nuovamente il progetto e pagare 330 milioni di euro di penale. Grazie, Silvio!
- Fisco e Tasse: Era il vero grande cavallo di battaglia sin dal primo contratto con gli italiani stipulato nel 2001. Meno tasse per tutti! Così diceva ogni volta che chiedeva il voto agli italiani. A questo giro, e cioè dal 2008 in poi, la promessa era di scendere sotto il 40% della pressione fiscale. Negli ultimi 5 anni invece la pressione fiscale è aumentata (42,6%), così come l'IVA e le accise sui carburanti.
- Spesa Pubblica: Anche su questo tema, sul quale il nostro ex-Primo Ministro aveva più volte dichiarato di voler intervenire con drastiche riduzioni e ottimizzazioni, non c'è da registrare alcun miglioramento. Anzi, c'è da registrare negli ultimi 5 anni un aumento esponenziale della spesa pubblica.
- Politica Estera: Più che rapporti diplomatici, veri e propri rapporti 'personali di amicizia'. Alleanza con Gheddafi e poi guerra a Gheddafi. Poi: Putin (Russia), Milo Djukanovic (Montenegro), Boyko Borisov (Bulgaria), Aleksandr Lukašenko (Bielorussia), Nursultan Nazarbayev (Kazakistan). Insomma, il meglio che c'è sulla scena internazionale. I partner europei praticamente snobbati.
- Compagni di Viaggio: Bossi, Calderoli, Tremonti, Rotondi, Fitto, Gelmini, Brunetta, Brambilla, Bondi, Sacconi, Matteoli, Gasparri, La Russa, Scajola, Frattini, Giovanardi, Cicchitto, più una interminabile coda di nani e ballerine che hanno formato in questi utlimi 5 anni la corte del Premier. Nessuno dei nomi sopra citati si è distinto per qualcosa di particolarmente memorabile.
- Età: Attualmente Berlusconi ha 76 anni.
Siete ancora convinti che Berlusconi sia l'uomo giusto per governare l'Italia nei prossimi 5 anni?
8 febbraio 2013
6 febbraio 2013
4 febbraio 2013
Renato P. piangerà tanto.
Sony ha annunciato la decisione di porre fine all'agonia del supporto MiniDisc e di staccare la spina a uno dei più fallimentari tentativi di standard per supporti musicali (insieme al DAT e al DCC di Philips).
Così a Marzo di quest'anno cesserà la linea di produzione dei lettori MD (continuerà invece la produzione dei supporti).
p.s. il titolo del post lo capiranno solo pochi amici :-)
(via ArsTechnica)
Così a Marzo di quest'anno cesserà la linea di produzione dei lettori MD (continuerà invece la produzione dei supporti).
p.s. il titolo del post lo capiranno solo pochi amici :-)
(via ArsTechnica)
3 febbraio 2013
Lactobacillus Vesuvius
Se pensate che da queste parti la cose non cambiano mai e che tutto è fermo, vi sbagliate.
Da queste parti c'è gran fermento. Ci si muove. Fermenti Vivi!
Da queste parti c'è gran fermento. Ci si muove. Fermenti Vivi!
- Parallelo41
Bel progetto editoriale tutto made in Naples con l'obbiettivo di dire le cose scomode che gli organi ufficiali non diranno mai. Un compendio per capire le dinamiche metropolitane di questo vasto territorio all'ombra del Vesuvio. Tra le firme mi piace ricordare quello che ho soprannominato il Tridente Rosa: Ilaria Puglia, Barbara Tafuri e Silvia Pepe. In giro non troverete di meglio. Da seguire. - PanicoDemocratico
Il blog di Francesco Nicodemo ha fatto il salto della maturità. Adesso è ospitato sulla piattaforma del Gruppo L'Espresso. Il tema dello stream è la politica in generale e in particolare le vicende del PD. Lo si può amare o odiare, ma sicuramente Francesco scrive con passione. - Blogger a Napoli
Una mia piccola idea di aggregare in un solo posto i blogger napoletani scovati da Alessandro Chetta del Corriere del Mezzogiorno. Per creare questo piccolo quotidiano tutto napoletano, ho utilizzato Paper.li e tutti i feed Rss dei vari blog. Seguitelo, ogni giorno vi stupirà. - Sachiel and everything after
Lui è Enrico Amendola, scrive di musica, scrive di vita. Soprattutto scrive bene e con la rara qualità di emozionare. Un posto tranquillo dove potersi rilassare nei tenui profumi e colori dell'autunno.
Il difficile mestiere
[...]
Imperia, scuola elementare. La bimba, sei anni, graffia e punta la matita contro i compagni. La maestra la fa sedere vicino alla cattedra. I genitori minacciano un esposto alla Procura: così la danneggiano psicologicamente. «Li ho chiamati, ragionando è stata trovata una soluzione. Abbiamo fatto dei gruppi, che a turno girano nella classe». In questo modo Franca Rambaldi, a capo dell'ufficio scolastico provinciale, è riuscita a calmare le acque.
[...]
Interessante articolo di Riccardo Bruno sul Corriere della Sera sul difficile rapporto che c'è oggi tra genitori e insegnanti. La conclusione dell'articolo è da sottoscrivere in pieno. La soluzione è sempre la partecipazione.
2 febbraio 2013
Abbassarsi per il contatto
L'ho capito da quando son diventato papà.
Ti devi abbassare.
Se vuoi stabilire un contatto con questi nanerottoli di pochi anni, è inutile che stai lì come un bacchettone a guardarli dall'alto verso il basso.
Abbassati. Metti i tuoi occhi alla loro stessa altezza.
Sentirai che improvvisamente non c'è più diffidenza. Adesso puoi stabilire un contatto.
Stendetevi a terra. Fatevi scalare. A cavalcioni, sulla panza o come vi pare.
Bisogna entrare nel loro mondo.
Guardare il mondo dall'altezza dei vostri figli è un esercizio importante.
Spesso invece vedo genitori che si abbassano nel momento meno opportuno.
Quello del rimprovero.
Cercano gli occhi del figlio. No. In quel momento è la cosa più sbagliata.
Nel momento del rimprovero bisogna far capire lo sbaglio e mettere in chiaro le gerarchie.
Si rimprovera stando alti, mani ai fianchi e guardando il monello dall'alto verso il basso.
Però quando si gioca, si gioca a terra.
Si gioca abbassandosi.
I vostri occhi nei loro occhi.
Ti devi abbassare.
Se vuoi stabilire un contatto con questi nanerottoli di pochi anni, è inutile che stai lì come un bacchettone a guardarli dall'alto verso il basso.
Abbassati. Metti i tuoi occhi alla loro stessa altezza.
Sentirai che improvvisamente non c'è più diffidenza. Adesso puoi stabilire un contatto.
Stendetevi a terra. Fatevi scalare. A cavalcioni, sulla panza o come vi pare.
Bisogna entrare nel loro mondo.
Guardare il mondo dall'altezza dei vostri figli è un esercizio importante.
Spesso invece vedo genitori che si abbassano nel momento meno opportuno.
Quello del rimprovero.
Cercano gli occhi del figlio. No. In quel momento è la cosa più sbagliata.
Nel momento del rimprovero bisogna far capire lo sbaglio e mettere in chiaro le gerarchie.
Si rimprovera stando alti, mani ai fianchi e guardando il monello dall'alto verso il basso.
Però quando si gioca, si gioca a terra.
Si gioca abbassandosi.
I vostri occhi nei loro occhi.
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