18 settembre 2020

Io domenica voterò NO


Scrivo qui per comodità e per esaustività il mio pensiero sul perché voterò con convinzione NO al referendum sul taglio dei parlamentari.


La prima asserzione, cristallina e incontrovertibile è che questo taglio "lineare" della rappresentanza è solamente il climax (triste e mesto) di venti anni di populismo anti-casta all'italiana.
(populismo che ha generato il M5S e ha dato nuova linfa alla quasi defunta Lega Nord)
Un taglio lineare di 345 parlamentari, senza un'organica riorganizzazione dei meccanismi di rappresentanza democratica (Legge Elettorale, Regolamenti Parlamentari, Bicameralismo etc.) ha il solo scopo di portare l'agnello sacrificale sull'altare del qualunquismo e della propaganda populista che individua nella "Casta" (odiosa terminologia in voga nel primo decennio di questo secolo) l'origine di tutti i mali.
Il Parlamento (e la politica in generale) ostaggio di questa narrazione, ha votato (quasi) all'unanimità questa legge senza alcuna obiezione (chi avrebbe mai potuto spiegare un voto contrario?? Non vuoi tagliare "le poltrone"!? Allora sei Casta!!!).
Sono anni che cerchiamo una riforma organica della seconda parte della nostra Costituzione.
Purtroppo non c'è mai stata maturità politica e leadership adeguate per farlo.
Quindi, procediamo a piccole revisioni disorganiche per fini propagandistici (vedi la riforma del titolo V per il federalismo che ha mostrato durante il Lockdown tutta la sua caoticità).


Seconda asserzione, questo taglio lineare della rappresentanza è inutile.
Facciamo raffronti con altri paesi che servono a poco. Chi ha studiato un po' di meccaniche istituzionali, sa bene che ogni Stato è storia a se. Dire "eh ma in Inghilterra ne hanno di meno" non significa nulla.
In questo momento, tagliando il numero dei parlamentari si arriverebbe solo ad avere meno rappresentanza in parlamento, mortificando i partiti minori, dando più potere alle segreterie dei grandi partiti (pensate alle minoranze linguistiche o alle regioni più piccole e/o a statuto speciale).
Un taglio dei parlamentari, inoltre, non risolve il vero problema del nostro parlamento, cioè la qualità (e non la quantità) dei nostri rappresentanti (che votiamo noi, tra l'altro).


Terza asserzione, questo taglio non ci farà risparmiare soldi pubblici.
Le spese per mantenere su il carrozzone del Parlamento (inclusi Camera, Senato, vitalizi etc.) incide annualmente per lo 0,21% sui costi generali dello Stato. Per capirci annualmente a ciascuno di noi, la "democrazia parlamentare" costa un paio di pizze con birra.


Ci sono degli sprechi? Certo. Si può risparmiare? Certo, eticamente è corretto non sperperare soldi pubblici. Ma perché tagliarci l'uccello per far dispetto alla moglie??
Perché non superare questa narrazione da "magliari pezzenti" per cui un parlamentare "è un nostro dipendente" che deve essere pagato poco, deve viaggiare in tram come chiunque (guai usare le auto blu!!!) e che i nostri rappresentanti non debbano essere i migliori perché, tanto, quel lavoro lo può fare chiunque?


Ma basta! Basta! Governare è una cosa seria e richiede competenze e conoscenza della macchina statale e delle dinamiche socio-economiche! La politica richiede competenze e tempo. E queste cose hanno un costo! Ma veramente vogliamo essere rappresentati da chi parla per slogan e affronta i problemi facendosi i selfie???


Però, poi, quando andiamo in ospedale cerchiamo e pretendiamo il miglior chirurgo per noi e i nostri cari. Perché allora non facciamo lo stesso quando eleggiamo i nostri rappresentati?


La Democrazia non può essere gestita con le logiche aziendaliste secondo cui se un lavoro può essere fatto da meno persone allora possiamo licenziare qualcuno e ridurre il personale. La retorica del "Risparmio", unico e solo totem di questa maldestra legge, è un deciso passo verso il baratro in cui stiamo lentamente portando la nostra democrazia.
Il giorno che noi cittadini chiederemo ai nostri rappresentati non più "quanto mi costi? quanto spendi?" ma, ad esempio, "perché in Italia chi è ricco lo è sempre di più e chi è povero rimane tale??", oppure "perché ti sei astenuto nel voto contro Lukashenko?", quello sarà un gran bel giorno.


Per questo, io domenica voterò NO.