Sebastiano Vassalli ha scritto un romanzo che è un piccolo capolavoro.
Il titolo è "La chimera". Leggetelo. (ISBN 9788806172749)
Il romanzo è ambientato nella provincia di Novara nell'anno 1600.
Tra le tante cose, Vassalli ci racconta che in quel periodo in Italia fioriva il commercio di reliquie sacre appartenenti a santi o presunti tali.
Esistevano dei veri e propri "cercatori/procacciatori" di questi resti mortali. In particolare a Roma, dove lungo l'Appia, si cercavano le catacombe delle prime comunità cristiane per trafugare teschi, ossa, denti e qualsiasi cosa potesse diventare una reliquia sacra da poter rivendere alle chiese di tutta la penisola.
Era credenza diffusa, infatti, che queste reliquie avessero poteri miracolosi e che la loro sola presenza avrebbe protetto le comunità contadine dai flagelli dell'epoca come la peste, la febbre delle risaie e anche i Lanzichenecchi che in quel periodo girovagavano nella penisola italiana.
Tra i più famosi cercatori di reliquie dell'epoca, Vassalli ci segnala il Monsignor Cavagna da Novara che, grazie ad un'instancabile spola tra il novarese e la Roma papale, riuscì a riempire mezzo Piemonte di reliquie di santi e martiri.
La cosa divertente di questa storia è che questo florido commercio, portò anche ad alcune storture. E quando la Chiesa romana cercò di far chiarezza su questo traffico "miracoloso" cominciando a fare un inventario di queste reliquie, saltarono fuori: santi o martiri con cinquantadue denti o sei tibie o con due teste e così via.
Il risultato fu la confisca di questi reperti e il Cavagna sbattuto nelle lerce e buie carceri pontificie.
[...] Quelle [altre] Reliquie invece si conservavano religiosamente nelle chiese, si esponevano ai fedeli e a nessuno mai era passato per la testa di metterle in discussione: vere o false che fossero, autentico era il culto che gli veniva dedicato. Perché allora – si chiesero molti abitanti di Novara – soltanto a loro doveva essere proibito di venerare le Reliquie del Cavagna, accolte a furor di popolo nella loro città, per quel solo motivo, che non erano autentiche? Perché la loro credulità, davanti a Dio, valeva meno di altre credulità? Perché li avevano imbrogliati? [...]
Sono passati quattrocento anni e spicci da questa storia.
Nel frattempo abbiamo avuto Newton, Galilei, Bacon, Maxwell, Popper, Einstein per citare i più importanti.
La scienza ci ha liberato da tante credenze, ha allungato la nostra vita e l'ha migliorata. Ha spiegato e dimostrato tante cose. Con la ragione e la razionalità.
Ma può accadere anche ai giorni nostri che un ciarlatano, senza alcuna preparazione scientifica, riesca a far credere, facendo leva sulla disperazione e la credulità delle persone, di aver trovato una cura miracolosa a base di cellule staminali.
Mercoledì 23 Aprile si è conclusa l'inchiesta della Procura di Torino su Stamina. Venti indagati per truffa e associazione a delinquere.
Davide Vannoni, il ciarlatano in questione, si è candidato per le elezioni europee (sic!).
E adesso che cala il sipario su questa brutta vicenda, ripassiamoci un poco di storia.