5 giugno 2015

De Luca, una vittoria deludente.

Dal 2008 ad oggi il peggior risultato del PD in Campania, sia in termini assoluti che percentuali, è stato quello di domenica scorsa. Ho messo un poco di dati in fila. 
Ho preso a campione due cicli completi di Politiche/Europee/Regionali dove poter rilevare dati territoriali regionali.
Ovviamente sono offerte politiche differenti ed eterogenee (cliccate sull'imagine per ingrandire), ma essendo una serie storica, questi numeri raccontano comunque dello stato di salute del consenso di un partito in Campania.


Nel 2015 il PD presenta un candidato scialbo, vecchio (non anagraficamente ma di contenuti) e inviso da molti. 
Il risultato è stato una vittoria (scontata, considerando che l'avversario principale era il governatore uscente il quale non aveva certo i risultati dalla sua parte), ma una vittoria deludente. 

La sensazione è che sia stato più Renzi il traino che le mirabili imprese e l'appeal dello Sceriffo di Salierne.
De Luca contro cinque anni di governo Caldoro avrebbe dovuto stravincere. Invece abbiamo il risultato più deludente in Campania dalla nascita del Partito Democratico.

Qui la tabella utilizzata per l'analisi:


(a questo link sono disponibili i dati nel formato Google Doc)

3 giugno 2015

Non mi mancherete. (di Rafa Benitez)

E dunque io sarei il chiattone, il panzone,
quello a cui piace il vino.
Anzi, com'era quella cosa? Pall' 'e sivo?
Bravi, continuate. Continuate pure.

Quando son salito sul jet privato,
da Capodichino, direzione Madrid,
mi son sentito leggero, e solo per un attimo
avrei voluto affacciarmi dal finestrino
per sputarvi in testa, non a tutti. S'intende.

E dunque io sarei 'o 'nzallanuto
che non capisce il calcio italiano.
"Il-calcio-italiano", manco fosse una specialità.
Il vostro calcio puzza di merda.
Come gli organismi in putrefazione.

Pareggi, difese a cinque se non a otto.
Stadi decadenti e tifosi che si sparano
Cialtroni a commentare negli studi televisivi
Un presidente di federazione mortificante solo a vedersi.

Che magnifica terra Napoli, dall'alto.
Quante cose straordinarie da vedere e da vivere.
Le mie figlie sbalordite per il San Carlo, Pompei
il Golfo, il Vesuvio. Un vero paradiso.
Finché non conosci il peggio.

Il Napoletano supponente e giornalista,
e qui tocchi veramente il fondo.
Tutti a seguire il sandalo, nessuno mi ha capito.
Mediocri siete, mediocri rimarrete.

Com'era la cantilena?
'O chiattone se n'adda ij. Eccovi serviti.
Me ne sarei andato comunque, anche gratis.
Anche solo per non rivedere Massimo Mauro.
Farabutto e in mala fede.

Avete pure il coraggio di dirmi
che la stagione è stata fallimentare.
A me che avevo chiesto Mascherano
E mi son ritrovato un David Lopez.

La mortificazione di insegnare calcio
a delle capre. Inler, Britos, Jorginho, Gargano.
A Liverpool pulirebbero le scarpe ai giocatori.
Quelli veri. Ho fatto miracoli. Ho cercato la quadra.

Non mi mancherete. No, per nulla.
Non mi mancherà Aurelio e le sue promesse vane.
Non mi mancherà il tifo "contro" del San Paolo.
Specialmente non mi mancherà Castelvolturno.

Pensavo, sbagliando, di poter fare bene.
Di avviare un progetto vincente.
Mi son scontrato con tutti i limiti di una città,
di Aurelio e di mediocri giocatori.
Forse mi sono sopravvalutato.
Forse vi ho sopravvalutati.

Adesso sto per entrare al Santiago Bernabeu,
la storia del calcio. Quello che conta.
Florentino Perez mi presenta, flash, applausi.
Io mi commuovo, non mi trattengo. Piango.

Piango perché mi sono liberato. Libero.
Piango perché l'incubo è finito.
Sono a casa mia. Dove sono Rafa.
Rafa e basta. E se perdo non sarò "El gordo".

Sono il nuovo allenatore del Real Madrid.
I Galacticos. Più trofei che posti a sedere.
Il chiattone vi saluta, adagiando la mano sinistra
nell'incavo del gomito destro. Toh!!!
('afancul...questo l'ho imparato bene)

1 giugno 2015

Regionali Campania 2015 - Power View

Ho collezionato un poco di dati per cominciare a fare qualche riflessione.
Utilizzando Excel 2013 con PowerPivot e PowerView (due strumenti eccezionali della nuova suite Power BI di Microsoft) ho fatto alcune analisi del voto in Campania.

In generale c'è un arretramento di consensi nei due schieramenti principali dovuti sia all'aumento dell'astensione (uno cittadino su due non è andato a votare) sia all'ottimo risultato del M5S.

La prima analisi è per Area. Raggruppando i dati per Area politica e raffrontando il 2015 con la precedente tornata elettorale del 2010.
(clicca l'immagine per ingrandire)


C'è un dato strepitoso. Il M5S in cinque anni (nel 2010 si presentò Roberto Fico) aumenta di ben 913%. Ed è l'unico dato veramente di rilievo in uno scenario di generale arretramento di consenso. Il PD può esultare a metà. Porta De Luca in Regione ma lascia per la strada 164.400 voti.
Il Centro Destra sembra lo schieramento maggiormente eroso dall'astensionismo e dal M5S.
La Sinistra galleggia e non incide.



L'analisi di contribuzione dei vari candidati fa emergere un ruolo importante delle liste De Luca Presidente e Caldoro Presidente (certificando il fatto che nelle elezioni regionali prende molto peso il candidato rispetto al partito).

Direi che "non fu tutta gloria". Io il dato lo leggo in modo abbastanza anti-politico.
Ci sono due driver in estrema ascesa. Il primo è l'astensionismo al 50% che è la vera sconfitta per tutti i candidati. Significa non essere riusciti (nessuno dei 5 candidati) ad offrire risposte e motivazioni per metà dei cittadini della Campania. Il secondo sono i 373mila voti del M5S che nascono come forma di protesta contro il finto dualismo destra/sinistra.

All'orizzonte, purtroppo, non si scorge alcuna nuova classe dirigente in grado di proteggere e sostenere le istanze del Sud d'Italia.