1 giugno 2015

Regionali Campania 2015 - Power View

Ho collezionato un poco di dati per cominciare a fare qualche riflessione.
Utilizzando Excel 2013 con PowerPivot e PowerView (due strumenti eccezionali della nuova suite Power BI di Microsoft) ho fatto alcune analisi del voto in Campania.

In generale c'è un arretramento di consensi nei due schieramenti principali dovuti sia all'aumento dell'astensione (uno cittadino su due non è andato a votare) sia all'ottimo risultato del M5S.

La prima analisi è per Area. Raggruppando i dati per Area politica e raffrontando il 2015 con la precedente tornata elettorale del 2010.
(clicca l'immagine per ingrandire)


C'è un dato strepitoso. Il M5S in cinque anni (nel 2010 si presentò Roberto Fico) aumenta di ben 913%. Ed è l'unico dato veramente di rilievo in uno scenario di generale arretramento di consenso. Il PD può esultare a metà. Porta De Luca in Regione ma lascia per la strada 164.400 voti.
Il Centro Destra sembra lo schieramento maggiormente eroso dall'astensionismo e dal M5S.
La Sinistra galleggia e non incide.



L'analisi di contribuzione dei vari candidati fa emergere un ruolo importante delle liste De Luca Presidente e Caldoro Presidente (certificando il fatto che nelle elezioni regionali prende molto peso il candidato rispetto al partito).

Direi che "non fu tutta gloria". Io il dato lo leggo in modo abbastanza anti-politico.
Ci sono due driver in estrema ascesa. Il primo è l'astensionismo al 50% che è la vera sconfitta per tutti i candidati. Significa non essere riusciti (nessuno dei 5 candidati) ad offrire risposte e motivazioni per metà dei cittadini della Campania. Il secondo sono i 373mila voti del M5S che nascono come forma di protesta contro il finto dualismo destra/sinistra.

All'orizzonte, purtroppo, non si scorge alcuna nuova classe dirigente in grado di proteggere e sostenere le istanze del Sud d'Italia.


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