9 giugno 2012

L'erotismo grammaticale

Seduto nel treno, leggo il mio libro. Tra qualche minuto si parte.
Sulle pagine aperte si allunga un'ombra che oscura la poca luce.
Una ragazza si accomoda proprio nel posto davanti al mio. Faccia a faccia.
Alzo lo sguardo di sottecchi per vedere chi è.
Carina, è carina. Curata, truccata il giusto. Le mani? Si, ok.
Cos'è sta musica caraibica? Lei fruga nella sua borsa.
Sfodera un iPhone, la musica caraibica adesso si sente chiara e forte.
Classico gesto di swipe per sbloccare (da cui si tradisce un certo atteggiarsi).

- Pronto? Ciao!! Si, sono ancora alla stazione. Tu?
- .........
- Ah, no io sto qui nel treno. Aspetto che parti.
- .........
- No! Non tu. Aspetto che parti. Il treno!

Ho mestamente abbassato lo sguardo sul mio libro e non l'ho più rialzato per tutto il viaggio.

4 commenti:

  1. Come mi manca il treno da Sant'Antimo... :)

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    1. I mezzi pubblici sono un serbatoio inesauribile di racconti e aneddoti. Poi quelli della provincia di Napoli, di più. :-)

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    2. Sì, ma se invece la grammatica l'avesse conosciuta?? non ho capito....grrrrrrr!!!

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    3. :-) Sempre interesse platonico!

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