Impossibile! Verrebbe da gridare. Sarà sicuramente colpa dell'insegnante, del metodo di studio, dei parametri valutativi, del clima, dell'età. Sì insomma, la prima cosa che un genitore è portato a fare è di difendere il proprio pargolo. Oh, mio figlio è perfetto!
Però un buon genitore dovrebbe applicare parametri di valutazione oggettivi, analizzare la situazione col proprio figlio cercando insieme soluzioni. Senza trovare scuse.
Diversamente, difendendo a spada tratta l'operato del proprio figlio, significherebbe far del male al ragazzo e raccontarsi un sacco di bugie.
Questa settimana è uscita su IlSole24Ore l'annuale analisi sulla Qualità della Vita delle province italiane che stila una classifica in base a dei parametri statistici.
In questa classifica Napoli risulta al penultimo posto, prima di Taranto. E negli anni passati è stata addirittura ultima.
Apriti cielo. Impossibile!
Ma come? Napoli penultima? Bolzano e Siena, prime!?
Ed ecco rispuntare fuori un'intervista fatta a Erri De Luca nel 2010 a seguito della pubblicazione della stessa classifica che al tempo ci vedeva inesorabilmente ultimi.
E tutti a citare lo scrittore e a fare quadrato per difendere la città partenopea.
Cito dal sommo (e alquanto ispirato) poeta:
[...] Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. [...]
Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. [...]
Ecco, proprio di tutto abbiamo bisogno a Napoli, meno che questo specchiarsi nelle nostre bellezze e tradizioni (che per inciso sono tutte cose di cui godiamo non per merito nostro, ma per merito della natura o di chi è vissuto prima di noi).
Comportiamoci come i bravi genitori.
Ammettiamo le carenze di Napoli. Diciamoci tutti che questa città così com'è non va bene.
Applicando parametri di valutazione oggettivi non serve manco la classifica de IlSole24Ore per dirci che la nostra città ha enormi problemi da risolvere.
Il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali, serve a poco se la refezione nelle scuole è partita a fine Novembre, se non esistono spazi verdi a misura di bambino, se abbiamo un tasso di criminalità altissimo coniugato ad un altrettanto alto tasso di disoccupazione.
Così come l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza diventano una grama consolazione se poi devo fare i conti con carenze di offerte culturali, trasporti pubblici pessimi e rete viaria a groviera.
Grazie, Erri. Ti siamo grati per il momento poetico.
Però a viverci a Napoli siamo noi, non tu. E noi di questa Napoli così com'è non ci accontentiamo.
I problemi si risolvono quando li si riconosce come tali.
E noi, non siamo bugiardi.
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