17 febbraio 2014

Bruno Giordano Bruno


Ovvero di quando il neo vicino di casa venne a casa mia per chiedermi consiglio sull'acquisto di un notebook (e quann'maje...).
"Ho saputo che aggiusti i computer".
"No. Non aggiusto i computer".
La dura battaglia, persa in partenza, nel far comprendere il proprio lavoro.

Comunque. Colsi così l'occasione per scambiare due chiacchiere, dargli il benvenuto al Cantone e offrirgli un caffè.
In casa Pinellus il caffè è sacro e non manca mai.
Così ci sedemmo al tavolo del salone e cominciammo a chiacchierare. Di dove sei, cosa fai, come ti trovi a Piazzolla di Nola.
E lui cominciò a fare una cosa che io detesto tantissimo. Iniziò a rivendicare le proprie origine napoletane, prendendo le distanze dai "paesani cafoni" e a rimpiangere la terra natia.
Ed ecco la solita storia che dalle nostre parti (nel nolano n.d.r.) manca proprio la cultura, che la gente ha una mentalità contadina e poco incline alle novità.
"Specie nel campo della moda".
Sì, perché il neo vicino si era appena dichiarato imprenditore nel ramo tessile. Stilista, per la precisione.
La tentazione di chiedergli "Allora aggiusti le t-shirt??" fu grande.

Invece mi imbarcai in una strenua difesa del territorio nolano, proprio io, oriundo napoletano, così come il mio ospite, cercando di fargli comprendere che le generalizzazioni erano sbagliate. Che nel nolano si sta bene eccetera eccetera.
Poi aggiunsi, illuminato ed impettito dal calzante esempio, che Nola, soprattutto, aveva dato i natali al grandissimo Giordano Bruno.
Mentre enunciavo questa perla di cultura generale, con la coda dell'occhio vidi Nina col vassoio del caffè in mano venire verso di noi girando l'angolo del muro che divide il salone dalla cucina.

Il mio ospite, alle parole "Giordano" e "Bruno", si illuminò all'improvviso. Il suo viso si distese in un'intuizione, l'infusione del Genius Loci era palese. Empaticamente sorrisi anche io con lui, per agevolare il parto, annuendo insieme alla sua testolina mentre dalla sua bocca uscirono queste parole:
"Ah! Giordano Bruno! Il calciatore del Napoli!"
Nell'ordine: Nina trattenne a stento una risata facendo traballare il vassoio con i caffè e con una lesta retromarcia si nascose dietro il muro; il mio sorriso si spense in una smorfia di delusione; ricordo chiaramente di aver avvertito un vento gelido sulle caviglie. Ed era Giugno.
"No, no, stai confondendo con Bruno Giordano, io parlo di Giordano Bruno...il filosofo...il rogo...".
L'enorme punto interrogativo dipinto sul volto del mio ospite, mi convinse nel non insistere ulteriormente.

Oggi è il 17 Febbraio. In questo giorno, nel 1600 a Roma in piazza di Campo de' Fiori, veniva bruciato il corpo di Giordano Bruno. L'altro.

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