Questa non è una città per biblioteche. Gerardo Marotta sorride amaro mentre mostra i cumuli di scatoloni in cui è costretto il suo patrimonio: duecentomila libri. Sono l’anima e il corpo della biblioteca dell’Istituto italiano per gli studi filosofici. Lui l’ha messa su. E negli anni, per salvarla ha venduto i beni di famiglia e contratto debiti, pagando di tasca propria i costosi affitti dei locali. Ma ora non ce la fa più.
dal Corriere del Mezzoggiorno
23 agosto 2012
Mortificazioni napoletane
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