26 settembre 2015

Inside Out e il mestiere di genitore

Così, ieri pomeriggio chiudo baracca e burattini, mi fiondo giù per le scale dell'ufficio e fuori al cancello trovo tre bellissime donne in auto ad attendermi. Andiamo allora? Un unico e corale "sì!" accompagna l'accelerata dell'auto. Vediamo cosa ci racconterà questa volta la Pixar. Sono proprio curioso.
Dopo aver incrociato i dati di tutti i cinema nel raggio di venti chilometri, scopro che a Casalnuovo, a esattamente otto minuti di auto dal mio ufficio, c'è un multisala con proiettori 4k che ha in programma Inside Out alle 18:30.

Arriviamo in una struttura anni 80 che tutto sembra fuorché un cinema. Alla cassa però prima bella sorpresa. Il costo dei biglietti è molto inferiori rispetto ai multisala che di solito frequentiamo, anche se una vocina comincia a dirmi "ci sarà un motivo...".
Insomma, entriamo in sala e ci è subito chiaro "quel motivo". La sala, come tutta la struttura, è ferma agli anni 80.
I timori di aver preso un pacco svaniscono appena comincia la proiezione. Video e audio sono perfetti. Anche le poltroncine (rosse) alla fine si rivelano comode e confortevoli.
Vai. Si inizia.

Come ormai da abitudine, la Pixar ci propone un cortometraggio come antipasto al film. Questa volta tocca a "Lava", che onestamente non mi ha fatto impazzire ma che ha cercato in tutti i modi di strapparmi (riuscendoci appena) la prima lacrima della serata. Cara Pixar, non giocare sporco. 
E invece la visione del film Inside Out è finita con tutti e quattro in lacrime.
Bello, molto bello. Ho dovuto rivedere la mia personale classifica Pixar che vede saldo e inattaccabile al primo posto quel capolavoro di Monsters & Co. e che adesso vede al secondo posto questa coraggiosa storia, scalzando il pur ottimo WALL•E che fa cadere dal podio Toy Story.

La narrazione di Inside Out è coraggiosa, potente, semplice, geniale. Una piccola rivoluzione nel mondo dei lungometraggi destinati ai più piccoli. Entrare nel mondo delle emozioni, del processo cognitivo e della memoria e raccontarlo con semplicità ma anche con rigore e divertendosi. Un miracolo (ho amato da subito Tristezza, bellissima).
Mi son ritrovato a piangere ridendo. A mia discolpa, va detto che la bambina ragazza protagonista del film ha la stessa età della mia primogenita e quindi mi sono immedesimato tantissimo.

Inside Out ci dice una cosa molto vera e molto bella. Non esiste felicità e basta. Anzi, la felicità non esiste senza il suo contrario, la tristezza. Equilibrio, ci deve essere equilibrio e provare tutte le emozioni (nel film oltre alla felicità e alla tristezza troviamo anche la rabbia, la paura e il disgusto). 
Questa ricerca di equilibrio che è alla base della crescita dei nostri figli, implica la libertà per i bambini/ragazzi di poter rielaborare le loro emozioni e i loro processi cognitivi in autonomia.

E qui arriviamo, secondo me, ad un grande messaggio che ci viene da questo film.
L'eccessiva protezione e l'eccessiva presenza dei genitori nella fase di crescita di un bambino mortifica e altera l'equilibrio tra le emozioni e i processi cognitivi.
Volere a tutti i costi la felicità dei nostri figli intervenendo in prima persona pur di evitare ai nostri amati pargoli tristezza e dolore, è profondamente sbagliato.
Questo ruolo ipertrofico dei genitori ha come speculare ragazzi deboli e confusi.

Noi non ci saremo per sempre. Il più grande regalo che possiamo lasciare ai nostri figli e di averli resi autonomi, forti e in grado di avere tutti gli strumenti morali, culturali e cognitivi per poter affrontare il proprio viaggio. Ma è un viaggio che dovranno fare da soli.
Inoltre, avere anche la serenità e la consapevolezza che errori se ne faranno ma che nulla è irreparabile.

Crescere è come trovarsi davanti una tela bianca. Colori e pennelli li possiamo mettere noi. Ma il quadro lo dipingeranno loro. Da soli.

p.s.
Alla fine del film è accaduta una cosa gravissima. Mi hanno tagliato i titoli di coda, io che li vedo sempre fino alla fine ("hai risparmiato sul biglietto...ecco i risultati") e quindi non so se c'è qualche sorpresa finale. Illuminatemi se lo avete visto fino alla fine dei titoli di coda. Grazie.


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