28 dicembre 2012

Press play on tape

Era il 1985. E quando cominci a scrivere dei post con questi incipit, allora sei veramente vecchio dentro.
Sì, insomma, era un poco di anni fa. Era di questi tempi. Feste di Natale.
I miei cugini sotto l'albero di natale avevano trovato il ColecoVsion che in quel periodo era l'equivalente della Xbox dei giorni nostri. Su quella console ci giravano i giochi più fighi come Smurf, Zaxxon, DonkeyKong, MouseTrap. E poi funzionava a cartucce. Inserivi, accendevi ed eri pronto.
Quell'anno mio padre e mia madre mi fecero trovare sotto l'albero il Commodore 64. Con tanto di mangiacassette al suo seguito (il Commodore 1530 Datasette) che serviva a caricare giochi e programmi. Caricamento mediamente lungo e accompagnato da un stupenda musica d'attesa (che potete riascoltare qui sotto).


Insomma, rispetto al ColecoVision il mio C64 era molto meno figo. Il gioco di punta era Hunchback caricato su una audiocassetta. "Press play on tape"
Il paragone non reggeva.
Però un giorno di quelle interminabili vacanze natalizie, accesi il mio C64, presi il manuale di Basic e scrissi le seguenti righe di codice:
10 CT = 0
20 ?"GIANLUCA"
30 CT = CT+1
40 IF CT < 5 THEN 20
50 END
RUN
Si aprì un mondo.
Ecco, voglio dire che a volte i regali di Natale possono segnare una vita.
E se oggi sono il Nerd che sono, lo devo anche ai miei genitori e a quel regalo sotto l'albero.

4 commenti:

  1. io invece mi comprai da solo un sinclair zx81, ma avevo già una malattia per le calcolatrici in generale: la prima me la regalarono nel 74: era magica!

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  2. Dai che il zx81 non reggeva il confronto con il C64 (e manco con il Vic20). Cominciando dal Basic fino al sintetizzatore dei suoni. Ricordo un mio vicino di casa che aveva lo Spectrum, ma anche quello non poteva competere. Il C64 era troppo avanti. :-)

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  3. Eh, ma il Italia l'Amiga 500 è uscita molto tempo dopo...(comunque vero, l'Amiga così come l'Atari erano anni avanti)

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