10 settembre 2012

Mazz' & Panell

Al bar del campeggio, è sera.
A goderci il fresco dopo la giornata di tintarella vacanziera.
Io e Nina seduti su una panchina dell'area giochi per i bambini. Un occhio alle figlie intente a sfidare le leggi gravitazionali sui castelletti e scivoli mentre il nostro palato si gode la nuova droga dell'estate: la mousse di limone. Una in due.
Relax, risate, cosa facciamo domani, hai visto quello com'è s'è conciato, guarda "tua" figlia appesa a testa in giù, e non ti finire tutta la mousse.
Poi, un urlo. Agghiacciante. Proprio dietro le nostre spalle.
Non ti puoi sbagliare. Un urlo di bambino.
Ci voltiamo di scatto, entrambi. Chi è? Cos'è?

"Noooooo!! Non vengo!! Voglio giocare ancora!! Altri gettoni!!"
Un bipede umano alto un metro e pochi spicci, ad occhio al massimo cinque primavere all'attivo, è a terra, steso, di pancia. Urla e sbatte mani e piedi all'unisono.
"Noooooooo!! Altri gettoni!!!! Altri gettoni!!!"
A poca distanza dall'isterica creatura una donna ricurva, con un'espressione premurosa, ripete "Marco, Marco, Marco".

Signore e Signori.
All'angolo rosso, peso scarsi 20Kili, il campione mondiale di picci, Marco!
All'angolo blu, il genitore del campione, ecco a voi, la mamma di Marco!
Oh, bene. Mi pregusto l'imminente scontro. Punto tutto sulla mamma.
"Marco, dai, andiamo. Non fare così. E' tardi"
Tono di voce troppo conciliante, quasi a giustificarsi.
"Noooooo!! Non vengo!! Voglio altri gettoni!!!"
Marco assesta un bel colpo con un imperativo categorico.
"Mah...a mamma, non ho più soldi. Dai, alzati da terra"
La mamma comincia a barcollare.
"Nuuuuoooooo!!!"
Clamoroso! Marco si esibisce nel "Colpo dell'Esorcista".
Come un'invasato comincia a rotolarsi a terra prima a destra, poi a sinistra gridando e piangendo istericamente.
E' il momento giusto! Dai, dai, mamma di Marco!! Assestagli un bel colpo!
Du' schiaffi, un pizzicotto, un calcio nel culo, una tirata di capelli. Fai qualcosa! Stai per soccombere! Reagisci!! Fallo per la categoria!
"Marco, ti voglio bene, alzati, ti prometto che domani portiamo più soldi per i gettoni..."
Noo!! La mamma si è "azzerbinata". E' al tappeto. Comincia il conteggio. Uno, due, tre...

Marco si alza da terra e scappa via urlando cose incomprensibili.
"Aspetta Marco! Dove vai!!"

E' finita. Sette, otto, nove...
Li vediamo allontanarsi, lui davanti e la mamma dietro che lo rincorre.
Dieci. Knock-out.


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