24 maggio 2014

Europee 2014: Ricomincio da tre

La situazione è la seguente:
Domenica siamo chiamati per eleggere i nostri nuovi rappresentanti al Parlamento Europeo.
Vi consiglio di rileggere (anche più volte) il rigo di sopra.
Fatto? Bene.
Quindi, anche se questa campagna elettorale è stata esclusivamente, e principalmente ad opera di una stampa sempre più vergognosa, indirizzata e riportata ad uno scontro nostrano, domenica andremo semplicemente a decidere chi mandare a Strasburgo.
Invece ci hanno detto che domenica se vince Tizio, allora lui aveva ragione e può continuare a vele spiegate verso la fine della legislatura, se invece dovesse vincere Caio, allora via tutti e si torna al voto.
Perciò tu magari in cabina elettorale pensi di votare qualcuno che ti rappresenti in Europa, magari per una politica dell'immigrazione più concertata, magari per rivedere i vincoli di bilancio, magari per la politica energetica comunitaria, e invece stai votando per l'ennesimo referendum sulle sorti del nostro paese.
Egocentrici che non siamo altro. Poi ci arrabbiamo se ci dicono che siamo provincialotti.

E quindi, considerando e prendendo atto della situazione, io questa volta vorrei fare un appello.
Non pro. Ma contro.
Votate chi vi pare. Ma non date il voto al M5S.
E adesso vi spiego perché.
Nossignore, ricomincio da... cioè, tre cose me so' riuscite ind'a vita, pecchè aggià perdere pure cheste?! Aggià ricominciare da zero?! Da tre!
Ricomincio da tre. Di poche cose sono sicuro. Una di queste è che a noi l'ingresso nella Comunità Europea e l'adozione della moneta unica, ha fatto solo bene.
(chiedete ad esempio a chi è riuscito a stipulare un mutuo con la Lira...)
Chi inneggia all'uscita dall'Euro e ad un ritorno alla svalutazione monetaria, ha la memoria corta o è in mala fede. E non ha manco chiaro gli scenari economici in regime globale.
Attribuire l'origine di tutti i mali all'Euro è come il bifolco che se la prende con la sfortuna avversa pur di non riconoscere i propri demeriti.

Il cavallo di battaglia del M5S, ovviamente, è uscire dall'Euro. Perché?
Perché il M5S è un movimento di pancia. Che detto così sembra un qualcosa prodromico ad una defecazione. Ma voglio dire, invece, che il M5S è una assembramento eterogeneo di malesseri.
Tutto ciò che non ha trovato rappresentanza nei partiti tradizionali, ecco che trova asilo sul Blog di Grillo.
E oggi il malessere diffuso identifica nell'Euro il capro espiatorio.
Senza capire che "IL PROBLEMA" è il debito pubblico italiano. E quello o in Euro o in Lira ci sarà sempre.

Sì, però io sono stanco di questa classe dirigente e votando il M5S penso di poter spazzare via questi incapaci e ladri
E questo è il cavallo di battaglia del convinto elettore M5S.
Io vi posso dare tutte le ragioni di questo mondo. E' vero. Abbiamo una classe dirigente mediocre.
Ma è pur vero che la classe dirigente mediocre è lo specchio di elettori mediocri che li hanno espressi.
E il M5S non sfugge a questa mediocrità. Anzi. Abbassa notevolmente, relativizzando il concetto di cittadino, il livello rappresentativo.
Messora, Becchi, Casalino, Casaleggio e Loretta Napoleoni non sono certo l'avanguardia del Sol dell'Avvenire, eh!
Senza dimenticare che Beppe Grillo nella sua vita non ha mai amministrato manco un condominio.

Domenica salviamo quelle poche cose che ci sono riuscite bene. Ricominciamo da tre.
Non votare per il M5S.

p.s.
Il sottoscritto, prima che rompiate le palle, dichiara di essere notevolmente confuso su chi votare. Ma ha le idee molto chiare su chi NON votare. Ergo, sono indirizzato per votare qualcuno tra PD e quello col nome che sembra un codice fiscale (Tsipras). Inoltre a questo giro mi toccherà votare anche per le amministrative del mio comune (Nola n.d.r.) dove la situazione è deprimente e il M5S si è azzuffato per la presentazione della lista. Buon voto a tutti!


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