13 giugno 2014

Napoli, Via Monteoliveto, ore 9

Napoli, Via Monteoliveto, ore 9. Quaranta gradi all'ombra circa. Un arzillo ultranovantenne, convinto di essere avvocato e vestito di tutto punto, inciampa sul marciapiedi dissestato, cade faccia a terra e smette all'istante di essere arzillo, trasformandosi in un mascherone di sangue in giacca e cravatta. Viene soccorso dai passanti e immediatamente si mette in moto tutto il repertorio della tragicommedia napoletana di strada: il sedicente neurochirurgo, il sedicente anatomopatologo, la sedicente ex-infermiera che si offre di applicare una farfallina, quello che ha visto tutti i telegiornali e dice che comunque bisogna bere tanta acqua e mangiare frutta e verdura. Alla fine, per fortuna, si palesa pure un sedicente possessore di credito telefonico che chiama un'ambulanza. Il nonno, nel frattempo, coccolato e medicato alla bell'e meglio su un pouf di pelle nera sbucato chissà da dove, racconta tutta la storia della sua vita, e novantatre anni sono tanta roba e tante parole. Quando alla fine l'ambulanza arriva, il nonno si fa sorreggere dai paramedici e si rassegna a farsi portare in ospedale. Prima di salire a bordo, però, si gira, guarda i suoi soccorritori e dice: "Scusate, mi dite l'indirizzo preciso? Devo fare causa al sindaco..."
racconto minimo, piccola perla del mio amico Gianni Festa

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